1- NUN SE PO' VEDE'. NO. IL POVERO ROBERT REDFORD COI CAPELLI ALLA PAOLO GARIMBERTI E IL TRUCCO ALLA MALGIOGLIO CHE CORRE INSEGUITO DALL'FBI CON LE MANINE SULLA PANZETTA, IL GIUBBOTTO DI PELLE, I RAY-BAN E IL CAPPELLO DA BASEBALL E' FUORI TEMPO MASSIMO PER FARE QUESTO RUOLO DI VECCHIO MILITANTE RIVOLUZIONARIO - 2- E NON SI DIMENTICA LO SCAMBIO DI BATTUTE TRA LA STRARIFATTA JULIE CHRISTIE E ROBERTINO. "SEI PIÙ VECCHIO", FA LEI. "E TU SEI UGUALE", FA LUI. DI UGUALE HANNO SOLO LO STESSO CHIRURGO PLASTICO. POI LEI ATTACCA UN PIPPOTTO RIVOLUZIONARIO ("MI COSTITUIRO' QUANDO LO FARANNO I POLITICI E LE CORPOTAZIONI") E FINISCONO A FARE SESSO - 3- OTTIMO PER ARTICOLI DI MONDA E RAMPINI SU ‘’REPUBBLICA’’, MA SONO TROPPO IMPEGNATI CON OBAMA E CI DOBBIAMO ACCONTENTARE DI MALTESE. MI SA CHE LA RIVOLUZIONE È FINITA -

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The Company You Keep di Robert Redford.

Marco Giusti per Dagospia

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Nun se po' vede'. No. Il povero Robert Redford coi capelli alla Paolo Garimberti e il trucco alla Malgioglio che corre inseguito dall'FBI con le manine sulla panzetta, il giubbotto di pelle, i ray-ban e il cappello da baseball e' fuori tempo massimo per fare questo ruolo di vecchio militante rivoluzionario scoperto dopo 30 anni di una nuova vita.

E di una nuova identita'. E' infatti diventato un tranquillo avvocato vedovo con figlioletta bionda quando l'arresto di un'altra vecchia militante del gruppo degli Weatherman, Susan Sarandon, grandissima, e l'arrivo di un giovane giornalista ficcanaso, Shia LaBoeuf, ciuffo alla Muccino e vestiti alla giornalista giovane del ‘'Fatto'', gli fa capire che e' meglio darsela a gambe.

Robert Redford sul set di the company you keepRobert Redford sul set di the company you keep

Nella fuga e nel meccanismo tipico di questi film con l'innocente inseguito (vuole dimostrare la sua innocenza) veniamo in contatto con gli altri rivoluzionari nascosti, tutti meno imbarazzanti e pittati di Robert Redford. E' la parte migliore del film, basterebbe vedere il gran numero di Susan Sarandon in carcere davanti a Shia LaBoeuf, o l'arrivo di Julie Christie troppo rifatta che ha lasciato sei vite e sei mariti o Richard Jenkins che fa il professore universitario che sveglia i suoi studenti solo quando parla del Movimento (e poi tornano su Facebook).

Shia LaBeouf The Company You KeepShia LaBeouf The Company You Keep

Magari di questi Weatherman ce ne sono un po' troppo in giro e si riconoscono subito, manca solo Furio Colombo, e non si capisce come abbia fatto l'FBI negli ultimi trent'anni a non riconoscerli. Comunque non e' solo un'invasione di vecchi volti amati dal pubblico degli anni ‘60 e ‘70, e' anche l'idea di un'America diversa che il cinema di quel tempo ci aveva dato. E uno degli aspetti più carini e' la parata di foto di Redford e Christie giovani e militanti.

Civile politicamente, funzionante come thriller, e' qualcosa che, come dimostra "Romanzo di una strage", e' ancora per noi impossibile da mettere in scena mischiando politica e azione. Ottimo per articoli di Monda e Rampini su ‘'Repubblica'', ma sono troppo impegnati con Obama e ci dobbiamo accontentare di Maltese. Mi sa che la rivoluzione e' finita.

ROBERT REDFORD THE COMPANY YOU KEEPROBERT REDFORD THE COMPANY YOU KEEP ROBERT REDFORD SUL SET DI THE COMPANY YOU KEEPROBERT REDFORD SUL SET DI THE COMPANY YOU KEEP

Detto questo le corsette di Redford sono uno dei momenti più' trash della Mostra. E non si dimentica lo scambio di battute trta Julie e Robert. "Sei più vecchio", fa lei. "E tu sei uguale", fa lui. Di uguale hanno solo lo stesso chirurgo plastico. Poi lei attacca un pippotto rivoluzionario ("mi costituiro' quando lo faranno i politici e le corpotazioni") e finiscono a fare sesso. Julie guarda il bosco dalla finestra e Robert mostra i petto nudo steso sul letto. Sì. I tempi sono cambiati.

 

 

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