1965, LE DISAVVENTURE DI DAGO E RENATO, NON ANCORA ZERO, FINITI AL POLICLINICO DI ROMA IN SEGUITO A UN INCIDENTE STRADALE, UNO FU OSPEDALIZZATO NEL REPARTO UOMINI MENTRE L’ALTRO FU RICOVERATO IN QUELLO FEMMINILE - I 60 ANNI DEL Grande Vecchio dei Sorcini CELEBRATI STASERA A ROMA CON DALLA, PANARIELLO, MANNOIA, CARRà...

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1- ARCHEO - 1965, LE DISAVVENTURE DI DAGO E ZERO
Correva a fortissima velocità l\'anno di grazia 1965. \"Bandiera Gialla\", Piper Club, Carnaby Street. Anche la 500 del nostro amico Felice, con a bordo io e Renato, andava a tutto gas per le strade di Roma. Quando arrivammo all\'incrocio di Via Sicilia, un disgraziato non si fermò allo stop e travolse l\'automobilina scaraventadola dentro un negozio, dalle porte di cristallo, che portava l\'insegna \"Pompe funebri Zega\".

renatorenato zero

La 500 ribaltò spaccandoci le corna. Uscimmo dal finestrino - all\'epoca eravamo sottili come acciughe - coperti di sangue e di schegge di vetro. Ma vivi. A dispetto dell\'insegna del negozio. Primi soccorsi a una fontanella, poi arrivò l\'autoambulanza.

Al Policlinico Umberto Primo, successo l\'irreparabile: io fui destinato al reparto uomini, Renato a quello femminile. Attenzione, non era ancora Zero (fu ribattezzato così dal suo primo produttore, Gianni Boncompagni) ma semplicente Fiacchini, figlio di un carabiniere che amava la musica beat, ballare al Piper con l\'amica del cuore Loredana Berté e frequentare il programma \"Bandiera Gialla\".

renatorenato zero

Ma Renatino era già avanti di qualche Bowie. Circolava in tutine e pellicce, capelli lunghi e occhi cerchiati, stivaletti e collant. E fu così che gli infermieri del Pronto Soccorso divisero i nostri destini di \"vittime di incidente stradale\". E ieri, al TG5 delle 13, il Grande Vecchio dei Sorcini lo ha ricordato così: http://www.youtube.com/watch?v=YL3N25cT-6U

2 - ZERO CANTA ROMA PER 12 MILA SORCINI
Marinella Venegoni per \"La Stampa\"

renatorenato zero

I sessant\'anni come inevitabile bilancio di un passato ormai definitivo, ma anche come ponte sul futuro. Ognuno li compie come può. Renato Zero, che li festeggia oggi, ha scelto la grandeur, e ieri sera ha debuttato in Piazza di Siena nel cuore di Villa Borghese, dentro un simpatico freddo cane popolato di un esaurito di 12 mila persone, nel primo di otto concerti che vogliono lasciare il segno nella storia sempre in movimento dei live italiani.

GIANNIGIANNI BONCOMPAGNI ROBERTO DAGOSTINO

Ogni appuntamento sarà infatti popolato di ospiti della più varia estrazione: stasera, con probabili candeline&dintorni, ci saranno Giorgio Panariello, lo Zero più Zero di Zero, che guarda caso compie pure lui gli anni oggi (50, però), Fiorella Mannoia con la quale si parlerà anche del sostegno all\'Aquila, Lucio Dalla; nei giorni successivi, senza date certe (ché sarebbe troppo facile) ecco la mitica Raffaella Carrà, Andrea Bocelli, il maestro Armando Trovajoli, Gigi D\'Alessio e Paolo Mengoni che dice di ispirarsi al padrone di casa. Loredana Berté non è nell\'elenco.

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Lei, l\'amica amatissima con la quale l\'adolescente Fiacchini condivise ogni avventura, i 60 li ha compiuti dieci giorni fa senza botti, aspettando di festeggiare stasera qui, anche nel ricordo di Mia Martini nata come lei il 20 settembre. Ma Renato giorni fa le ha spiegato al telefono che il debutto sarebbe stato «d\'impronta serissima», e che a lei era riservata la terza serata: «Embé? Mi metto er tailleur», ha detto lei. Pare che lui sia stato irremovibile, ma venerdì la Berté ha un impegno di lavoro. Non l\'ha presa bene. Le cronache ci diranno come proseguirà la storia della turbolenta amicizia.

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Ieri, la «serata d\'impronta serissima»: accompagnata dall\'Orchestra Universale Italiana diretta da Renato Serio, dalla sua band, da allievi della Scuola di Danza del Teatro dell\'Opera, e dal Coro di Santa Cecilia. Tre ore di show, aperto da una ballad inedita, Roma, gelosamente custodita fino a pochi attimi prima, e capitata a fagiolo dopo il «SPQR» di Bossi (al quale farà breve cenno più tardi dicendo ai sorcini entusiasti: «Non perdetevi, rimanete lì con quella romanità che ci viene rimproverata, e io oggi dico: \"Viva l\'Italia\"»); sullo schermo scorrono i Rascel, le Ferri, i Sordi e i De Sica, con grandi applausi del pubblico (i filmati di Ligabue han fatto scuola).

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Chiuso in un provvidenziale cappottone nero luccicante, con il cappello militaresco della banda, il Festeggiato ha proseguito con Siamo eroi a cappella con il celebre coro. Via via, fra un Niente Trucco Stasera e un Mi vendo, gli interventi di Ron (insieme hanno scritto Gli Ex, che hanno cantato), Monica Guerritore che con Zero in pigiama ha partecipato a Letti scritta per Bindi, Cecilia Gasdia in Ha tanti cieli la luna, Dormono tutti con gli allievi del Balletto e Carla Fracci, Mario Biondi e Stefano Di Battista in Non smetterai mai più. Verso il finale, nuovo inedito (La mia generazione) e trionfo. Poi, tutti a farsi un punch caldo.

RenatoRenato Zero

 

 

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