''VORREI SAPERE SE A VERONICA LARIO È PIACIUTA LA MIA INTERPRETAZIONE'' - ELENA SOFIA RICCI DOPO IL NASTRO D'ARGENTO: ''UNA MATTINA MI CHIAMA IL MIO AGENTE PER DIRMI CHE SORRENTINO VOLEVA INCONTRARMI. PENSAI A UNO SCHERZO'' - ''CI HO MESSO MOLTO CUORE, FACENDO APPELLO A QUEI MOMENTI DELLA VITA CHE MOLTI DI NOI CONOSCONO, COME L'AFFRONTARE IL FALLIMENTO DI UN MATRIMONIO NEL QUALE SONO NATI DEI FIGLI''

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Giuseppe Fantasia per www.huffingtonpost.it

 

veronica lario elena sofia ricci veronica lario elena sofia ricci

Lo dirà il futuro se "Loro", il doppio film di Paolo Sorrentino su Silvio Berlusconi, potrà essere considerato uno spartiacque nella sua carriera, perché nel frattempo, in realtà, una come Elena Sofia Ricci c'è sempre stata. La sua è stata una carriera costruita senza pregiudizi tra cinema, teatro, televisione e radio, "sempre guidata dalla voglia di sfuggire alle etichette".

 

Ce lo ribadisce anche quando la incontriamo a Taormina dove, nella magica cornice del Teatro Antico, ha ricevuto un Nastro d'Argento per la Migliore Attrice Protagonista. "Non mi è mai piaciuto fare sempre le stesse cose e mi sono sempre divertita a mio modo nel crearmi percorsi ad ostacoli", spiega. "Loro è stata una di quelle sfide che piacciono a me, perché mi ha messo in difficoltà e in discussione. È stata una maniera per farmi alzare l'asticella e fare un salto più alto del solito".

 

veronica lario elena sofia ricci veronica lario elena sofia ricci

Per una come lei - che tornerà presto in tournée in "Vetri rotti" di Arthur Miller tenendo in cantiere anche la preparazione di una particolare regia teatrale - il successo è arrivato qualche giorno dopo l'annuncio della messa in onda su Rai1 nella prossima stagione di "Che Dio ci aiuti 5" ("un set che è come una famiglia"), ma nel frattempo c'è anche un soggetto scritto da lei che potrebbe diventare un film, "una storia molto nera", come la definisce fissandoci con i suoi occhi verdi come il vestito, un thriller psicologico su una donna affetta da una rara psicopatologia che vorrebbe realizzare come autrice e interprete, ma non come regista.

 

elena sofia ricci elena sofia ricci

Prendere parte ad un film così importante come "Loro" è stato un lavoro di cambiamento e di crescita. Come è andata con Sorrentino?

 

"Ero tornata a teatro, presa tra prove e tournée, ma una mattina mi chiama il mio agente per dirmi che Paolo voleva incontrarmi. All'inizio non ci ho creduto, ho pensato ad uno scherzo, ma poi, in realtà, era tutto vero. Ho fatto un provino in cui mi disse anche che era un fan di un mio vecchio film, "Ne riparliamo lunedì", una commedia degli anni Novanta. Di lì a poco mi rivelò che la parte sarebbe stata mia, ma non pensavo che sarebbe arrivata un'opportunità così straordinaria e diversa, in un'età in cui, i bei ruoli da protagonista diventano molto meno frequenti. Di questo gliene sarò eternamente grata. È una persona molto esigente sul set, ma ci siamo subito trovati".

 

 

 

stefano mainetti ed elena sofia ricci stefano mainetti ed elena sofia ricci

Nel film interpreta Veronica Lario, l'ex moglie di Berlusconi: come si è preparata per quel ruolo?

 

"Intanto ho letto e riletto "Tendenza Veronica", il libro scritto dalla Latella in cui si racconta di lei e di quel particolare periodo della sua vita, al centro di un altrettanto particolare periodo della storia politica italiana. La difficoltà più grande è stata proprio quella di dover interpretare non un personaggio, ma una persona realmente esistente che brilla per la sua assenza, la sua discrezione e la sua riservatezza, una donna che ha lasciato a suo modo un segno nella vita del nostro Paese".

 

Cosa ha provato?

 

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"Un grande senso di responsabilità, questo sicuramente, anche perché c'erano forti aspettative e sapevo che la gente era pronta a sparare a zero su di lei. L'ho fatto con rispetto e pudore, come se stessi ballando un tango con Sorrentino di cui ho seguito tutte le indicazioni che mi venivano date: un ballo inaspettato ma di quelli che non puoi decidere di non ballare.

 

Per arrivare ad essere lei nella maniera più credibile, ci ho messo molto cuore, facendo appello a quei momenti della vita che molti di noi conoscono, come l'affrontare il fallimento di un matrimonio nel quale sono nati dei figli, recuperando il senso della propria dignità. In certi tratti si possono riconoscere molte donne, ma anche molti uomini, che forse sono stati dalla sua parte".

 

Vi siete mai incontrate?

elena sofia ricci elena sofia ricci

 

"Purtroppo no. Non l'ho mai incontrata se non una volta, di sfuggita, in un hotel dove mi salutò con un cenno del capo. Mi piacerebbe sapere se è stata contenta della mia interpretazione o se ha il rimpianto di non essersi rivista nel volto di altre mie colleghe. La ringrazio comunque per essere venuta al mondo, perché se non fosse stato così, io non avrei mai avuto quella parte".

 

Il mondo che ci circonda è ossessionato dalla bellezza: lei si piace?

 

"Come ogni donna, ho le mie fragilità, ma sicuramente mi piaccio più oggi che quando avevo vent'anni, perché quando si è giovane, la percezione è sfalsata. Non fumo né bevo e vado a letto presto, ho una mia disciplina che aiuta".

 

Cosa pensa del movimento #Metoo e perché non ha firmato la lettera del "Dissenso Comune"?

elena sofia ricci al elena sofia ricci al

 

"Lo scandalo è esploso all'improvviso ed è stato sicuramente un bene per attirare l'attenzione su certi temi, ma non si può generalizzare e ci sono moltissime sfumature. La lettera non l'ho firmata perché nessuno me l'ha chiesta, ma tanto si sa che sono dalla loro parte. Nessuno ci ha provato con me, ma detesto l'abuso di potere".

 

Cosa consiglia di fare in proposito?

 

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"Occorre un lavoro di tipo culturale, bisogna educare i ragazzi. Come dico alle mie figlie (Emma, avuta da Pino Quartullo nel 1996 e la tredicenne Maria dal compositore Stefano Mainetti, ndr), il punto di riferimento è il rispetto per se stessi. Se non lo facciamo, non succederà mai nulla; se non ce l'hai, non lo avranno verso di te neanche gli altri".

 

Ha ancora senso oggi parlare di femminismo?

 

"Femminismo è una parola che mi fa paura quanto la parola maschilismo. La cosa che fondamentale è l'esistenza delle persone. Esistono le persone che vanno rispettate, non dimentichiamolo mai".

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