ALICE NEL PAESE DEI FARLOCCHI! IL 'DAILY MAIL' STRONCA IL NUOVO CALENDARIO PIRELLI: E' SENZA ESUBERANZA, ANTI-EROTICO E CON VOLTI TRUCI CHE NON ARRAPANO NEMMENO I MECCANICI IN ASTINENZA - UN CAMBIO DI DIREZIONE CHE E' PURO 'POST-PORN': IL NUDO HA STUFATO, LA TRASGRESSIONE SI CERCA ALTROVE ED E' FORZATA

-

Condividi questo articolo


Sarah Vine per “Daily Mail”

 

calendario pirelli 1965 calendario pirelli 1965

Pubblicato per la prima volta nel 1964, il Calendario Pirelli era una celebrazione sessista delle donne sexy, ideate per sollazzare i meccanici e portare un po’ di soldi al marchio.

 

calendario pirelli 1974 calendario pirelli 1974

Terence Donovan si occupò della prima edizione, un semplice e distinto assemblaggio di donne in bikini  e da allora è diventato un rito di passaggio per fotografi e modelle (solo per citarne alcuni Herb Ritts, Patrick Demarchelier, Mario Testino, Bruce Weber, Norman Parkinson, Helena Christensen, Kate Moss, Naomi Campbell, Eva Herzigova, Sophie Dahl, Gisele Bundchen, Heidi Klum).

calendario pirelli 2002 calendario pirelli 2002

 

calendario pirelli kate moss 2006 calendario pirelli kate moss 2006

La lista di chi si è spogliata in nome dell’arte è lunghissima. L’obiettivo è sempre stato il  ‘naughty chic’, la fantasia trasgressiva, ma le cose ultimamente sono cambiate. Ultimamente si vedono rapper e drag queen, l’ultima vera ragazza Pirelli si è vista nel 2015 con gli scatti di Stephen Meisel, con Karen Elson in posa vecchia Hollywood e Gigi Hadid versione dominatrice.  

 

calendario pirelli gigi hadid 2015 calendario pirelli gigi hadid 2015

Nel 2016 Annie Leibovitz non ha volute supermodelle, ma donne note più per il cervello che per le tette. La nudità è diventata ironica, con Amy Schumer in mutande e stiletto, la pancia in vista, Patti Smith con gli anfibi ‘Doctor Martens’, Yoko Ono, Venus Williams, mascolina e muscolare. Non proprio eccitanti per i meccanici.

 

calendario pirelli con helen mirren 2017 calendario pirelli con helen mirren 2017

Nel 2017 le cose non sono migliorate, con attrici serissime tipo Nicole Kidman, Julianne Moore, Uma Thurman, Kate Winslet, Helen Mirren, belle sì, ma non proprio spinte. In questo cambio di rotta c’è qualcosa di bigotto e irritantemente opportunistico, eppure logico. In un mondo saturo di porno, la nudità non sciocca più. La mente ora è più sovversiva, si va in direzione opposta, con il calendario Pirelli post-porn.

british vogue editor edward enninful british vogue editor edward enninful

 

L’interpretazione 2018,  a cura di Edward Enninful, non è sexy, le modelle hanno più vestiti che in inverno e il tema è Alice nel paese delle meraviglie, protagonisti Naomi Campbell, Sean Combs, Ru Paul e altri. Volti cupi, per niente esuberanti. E’ un semplice calendario da attaccare in garage. Al meglio un casino, al peggio un disastro.

 

calendario pirelli 2018 copia 4 calendario pirelli 2018 copia 4 calendario pirelli 2018 copia calendario pirelli 2018 copia calendario pirelli 2018 calendario pirelli 2018 ru paul calendario pirelli 2018 ru paul calendario pirelli 2018 calendario pirelli 2018 copia 3 calendario pirelli 2018 copia 3 calendario pirellicon naomi 1994 calendario pirellicon naomi 1994 calendario pirelli 2018 copia 2 calendario pirelli 2018 copia 2

Mi verrebbe da pensare che Enninful stia dietro le ridicole foto di Beyoncé in velo e bikini. E’ pretenzioso, auto-indulgente, ha uno strano senso dell’umorismo e un orrendo gusto fotografico. Ha licenziato quasi tutto lo staff storico di Vogue inglese, chissà che non sia stata una uscita fortunata. 

calendario pirelli con cindy crawford calendario pirelli con cindy crawford calendario pirelli amy schumer 2016 calendario pirelli amy schumer 2016 calendario pirelli con gisele 2001 calendario pirelli con gisele 2001

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…