a cura di Minimo Riserbo e Falbalà
marco manciniCHAPEAU!
"Berlusconi: sì al segreto di Stato sui rapporti tra 007 e Telecom. La risposta del premier al giudice su Mancini, imputato per i dossier illegali". Scoop del "Professore", alias Liscia, gassata o Ferrarella?, in prima sul Corriere. Il Banana ha quindi preso carta e penna per coprire lo scandalo sullo spionaggio, e lo ha fatto a nome della nostra cara Repubblica fondata sul silenzio.
Molto illuminante il seguente passaggio dell'articolo: "In più, e a sorpresa, quando la difesa di Cipriani gli aveva chiesto se mai avesse intrattenuto rapporti con Marco Tronchetti Provera, all'epoca dei fatti presidente e maggiore azionista di Telecom ma mai indagato dalla Procura, Mancini aveva nuovamente risposto "segreto di Stato". Affermazione alla quale aveva fatto seguito un comunicato dell'imprenditore, che affermava "di non aver mai avuto rapporti con il signor Mancini".
Una sola domanda dai curatori di questa modesta rassegna: ma se lo scandalo dei dossier illegali fosse capitato in casa Fininvest, Berlusconi e Confalonieri avrebbero avuto la stessa sorte di Tronchetti Dovera?
BERLUSCONI E CONFALONIERIAVVISI AI NAVIGATI
Finite ufficialmente le vacanze, si torna alle cose serie: "Vertice con Ghedini ad Arcore" (mini riquadrino sul Corriere, p.17). Ma ci pensa Sara Nicoli del Cetriolo Quotidiano a scodellare la prossima spledida agenda del Capo: "Ecco il lodo B.: presidenzialismo e responsabilità civile per i magistrati (p.3). Sembra già letta, questa. Tipo sul "Piano di rinascita nazionale?".
Intanto Repubblica (p.15) lancia per il Lazio l'economista Loretta Napoleoni, che si dichiara "pronta alle primarie". Intervistata con tutti gli onori da Giovanna Vitale, attacca senza giri di parole la Polverini: "So che è una sindacalista di destra. Incarna quella figura di politico contro la quale combatto da trent'anni: il politico illusionista, capace solo di fare gli interessi propri e dell'élite che l'ha scelta". E tanto per fare un esempio, suggerisce agli elettori (e ai giornalisti) di andare a chiedere ai lavoratori di Alitalia chi è davvero la Polverini.
GHEDININessun uomo del Pd avrebbe avuto il coraggio di parlare così chiaramente.
LA BELLA POLITICA
"Rifiuti e debiti tra i roghi di Palermo. Le aziende siciliane sono in rosso di 880 milioni". Inchiesta del Corriere sull'Italia che i tiggì non fanno vedere, ma poi ecco un sottotitolo che spiega la sveglia: "E la Regione cancella i termovalorizzatori". Qualcuno doveva costruire qualcosa? (p.24)
Ed è molto probabile che qualcuno debba costruire qualcosa anche in Puglia, dove "i democratici giocano la carta Boccia" (Stampa, p.9), già trombato alle scorse primarie. La rissa è pronta, con Vendola che insiste: "Ritirarmi? Mai?". In effetti, Acquedotto da privatizzare a parte, perché mai dovrebbe andarsene?
LORETTA NAPOLEONIULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
Hanno finto di sgridarlo un po' per gli attacchi ai Tipini Fini, il Feltruiskaider, e allora lui oggi cambia un l'oggetto delle sue amorevoli attenzioni: "Casini, che banderuola. Meglio dialogare con Rutelli. Il leader Udc ha tradito il documento fondativo del partito che prevedeva la collocazione nel centrodestra" (Giornale, p.1). Dentro, nel ritratto di pagina 4, il genero di Calta-papà viene trattato meglio: "Casini, il damerino dei valzer politici che fa solo giravolte".
Oggi qualche colonnello della Pdl si incaricherà come sempre di "prendere le distanze". Intanto ecco il titolone del Corriere: "Feltri anti Fini. Ma il Pdl lo "scarica". C'è sempre qualcuno che abbocca (p.17).
UN PAESE ALLO SBANDO
"Senatori a vita, ipotesi De Rita con Veronesi e Armani. Il centrodestra sostiene lo stilista, l'oncologo è gradito al Pd. Il fronte cattolico per il sociologo" (Corriere delle élite, p.16). Vadano e vedano che spettacolo è il Parlamento. Alla fine ognuno ha il presidente che si merita. E loro, i tre Grandi Padri, avrebbero Renato Schifani.
DISECONOMY
Il deficit pubblico aumenta di 31 miliardi, ma la notizia passa in secondo piano rispetto all'inflazione bassa. I giornali, a parte Repubblica, si inchinano di fronte a Giulio Tremonti, non a caso scelto come "uomo dell'anno" da Johnny Riotta & (misteriosi) friends (Giornale, p.11, e Cetriolo riprendono oggi la Dagospiata di ieri).
Impressionante, sul tema deficit, come la Stampa di Torino abbia puntato tutto e solo sulla stasi dei prezzi.
Intanto la crisi vera esplode nei call-center, simbolo del nuovo che avanzava sotto lo scintillio della famosa flessibilità. "Barricate al call center: "sequestrati" i dirigenti. A Milano la protesta degli 800 operatori dell'azienda Omnia da due mesi senza un soldo in busta paga" (Corriere, p.23). I manager si rifiutano di incontrare i lavoratori, scatta l'assedio. Arrivano i carabinieri che mediano (ormai siamo a questo) e i dirigenti accettano l'incontro.
FRANCESCO BocciaFREE MARCHETT
"L'auto corre a dicembre, +17,7%. Due milioni di vetture vendute nel 2009. La Fiat supera l'anno nero e conserva un terzo del mercato". Repubblica in festa (p.22), anche perché "il Fisco risarcisce il Lingotto". Ma soprattutto, il grande Salvatore Tropea ci fa sapere da fonti certe: "Cresce il fronte del rinnovo delle misure di sostegno alle quattro ruote". Meno male, eravamo parecchio in ansia.
Più diretta e trasparente la Stampa: "Gli incentivi evitano il crash dell'auto" (p.24). Evviva la faccia, almeno!
Franceso Rutelli e Barbara PalombelliOLIMPIADI CHE CAZZATA!
Alberto Custodero, pur stando a Roma, racconta su Repubblica (p.20) quello che tutti i piemontesi sanno, ma non leggono mai: "La cattedrale olimpica abbandonata. Torino 2006: trampolini, pista di bob, slalom del Sestrière. "Impianti milionari nel degrado".
CARO, PRENDITI UNA VACANZA
Non è un periodo fortunato per Riotta, il very american journalist scelto da Donna Emma per guidare il giornale dei possidenti. Fotonotizia in prima pagina sul secondo dorso: "Sotto accusa i resort del Credit Suisse. Alcuni investitori immobiliari hanno avviato un'azione legale contro Credit Suisse che, a loro avviso, avrebbe frodato gli investitori di alcuni resort, incluso lo Yellowstone club attualmente in bancarotta". Il Cs avrebbe gonfiato il valore degl'immobili, insieme a una società "che fa capo al gruppo Exor".
Exor, Exor, Exor... Il nome ci dice qualcosa, dev'essere un'omonima delle controllante di Fiat. Nel dubbio il Sole tace.