Marco A. Capisani per \"Italia Oggi\"
le vendite dei quotidiani da Italia OggiSi salvano solo due dei principali quotidiani italiani nel mese di ottobre: aumentano le diffusioni di Avvenire (+1,2%) e Messaggero (+0,8%). Tutti gli altri grandi giornali della Penisola mantengono il segno negativo davanti. Dopo un settembre da dimenticare, in cui erano tutte le testate a perdere copie, il clima non migliora di molto, mitigato solo in parte dall\'attualità dello scorso mese che ha visto sulle prime pagine dei giornali divorzi tra alleati di governo, elezioni di medio termine negli Usa e verifica del conseguente gradimento interno verso il presidente Obama, il giallo Scazzi, la partita Italia-Serbia ma anche le vicende Fiat e Unicredit.
Ferruccio De Bortoli e Enrico Cisnetto phMArinoPaoloniChe i lettori si siano un po\' stancati dei tormentoni mediatici a partire da quelli politici, scoppiati già dalla scorsa estate? Non a caso tra i due quotidiani che consolidano le diffusioni c\'è il giornale della Conferenza episcopale italiana (Cei), che dedica spesso la prima pagina a giornali o interpreta l\'attualità con una chiave di lettura più pastorale. A vantaggio di Avvenire c\'è, poi, la fine del periodo di confronto con i mesi del 2009, quando era alla ribalta la vicenda sulla presunta omossessualità del suo direttore Dino Boffo. Il giornale dei vescovi guadagna l\'1,2% e, rispetto allo scorso settembre, si riporta anche sopra la soglia psicologica delle 100 mila copie.
EZIO MAURO - Copyright PizziTrend positivo anche per il Messaggero, che guadagna 1.550 copie pari al +0,8%, nonostante nell\'ottobre 2009 ci fosse sotto riflettori primarie del Pd e il caso Marrazzo. Due casi molto sentiti dai lettori del quotidiano capitolino, visto che il primo interessava i palazzi romani e Marrazzo era il presidente della Regione Lazio. Il risultato positivo arriva comunque dopo un lungo periodo di stabilità, nonostante la media negativa del mercato.
BelpietroIn calo, invece, il Corriere della sera (-8,3%), così come la diretta concorrente Repubblica (-5,1%). La differenza tra le due testate si assottiglia intorno alle 18.600 copie. Il segno meno è influenzato razionalizzazione dei canali distributivi (fenomeno che si avvia verso la fine) sia da un notiziario più ricco nel 2009 con, per esempio, il disastro di Messina e il dibattito sul Lodo Alfano. Senza dimenticare che, nel caso specifico del Corsera, il mese di ottobre è iniziato con due giorni di sciopero della redazione, di cui un venerdì, giorno in cui esce in abbinata il Magazine.
sallustiIn casa Rcs, anche la Gazzetta dello sport contrae le diffusioni (-8,2%), scendendo dalle precedenti 327.496 alle attuali 300.718 copie.
In calo anche i due quotidiani che continuano a puntare molto sul dibattito politico: il Giornale che lascia sul terreno il 4,7% e Libero a -13,7%. Il quotidiano di via Negri scende dalle 207.717 copie dell\'ottobre 2009 alle attuali 197.984, mentre la direzione è passata da Vittorio Feltri ad Alessandro Sallusti e per il neodirettore editoriale Feltri si continua a parlare del lancio di un nuovo giornale, un Fatto quotidiano di destra.
MARIO CALABRESI - copyright PizziGiù dell\'1,9% è la Stampa di Torino, diretta da Mario Calabresi che vuole puntare di più sulle inchieste multimediali e ha già ridisegnato l\'organico considerandone uno di 190 giornalisti a fine stato di crisi. Il caso Unicredit ha forse aiutato, infine, il Sole 24 Ore a contenere il calo diffusionale al -1%. Il giornale di Confindustria perde a ottobre, comunque, altre 2.778 copie.