1- PASSI PER IL FILOSOFO VITO MANCUSO, MA DOPO LA FUGA DI ROBERTO SAVIANO NELLE SPIRE DELLA FELTRINELLI, UN ALTRO DOLOROSO ADDIO PER LA MONDADORI DEL CAIMANO INFOJATO - 2- NON DITE ALLA \"MARINA ARMATA\" DI SEGRATE, CHE IL PROSSIMO ROMANZO DEL FASCIOCOMUNISTA ANTONIO PENNACCHI, VINCITORE DEL PREMIO STREGA DELLO SCORSO ANNO CON \"CANALE MUSSOLINI\", SARÀ PUBBLICATO DALLA BALDINI-CASTALDI DALAI EDITORE - 3- L’ACCORDO APPENA FIRMATO PREVEDE ANCHE CHE ALESSANDRO DALAI PUBBLICHI \"UNA NUVOLA ROSSA\", IL ROMANZO DEL TIPINO FINI PENNACCHI EDITO NEL ’98 DALL’EDITORE DONZELLI - 4- E ORA , SOTTO A CHI LASCIA! CHI SARà IL PROSSIMO AUTORE A DEBURLOSCONIZZARSI?) -

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Cristina Taglietti per il Corriere della Sera

ANTONIOANTONIO PENNACCHI VINCITORE fer15fer15 editore alessandro dalai tiziana ferrario

Pennacchi e Mondadori verso il divorzio? Per ora è una pausa di riflessione, anche se Berlusconi, secondo l\'autore di Canale Mussolini, non c\'entra niente. Di certo c\'è che lo scrittore di Latina pubblicherà i prossimi due libri con Dalai. Contratto firmato ieri, dopo sei mesi di trattative. «Sono molto contento - si limita a commentare Alessandro Dalai - è un grande autore che si viene ad aggiungere a Faletti, Brizzi, Geda e altri che abbiamo in catalogo» .

«PeròMondadori è una cosa, Berlusconi un\'altra» si affretta a precisare lo scrittore che sull\'antiberlusconismo ha fondato un partito mettendosi alla guida, a Latina, di una lista «fascicomunista» (con Futuro e Libertà) che dovrebbe sostenere il candidato sindaco Pd.

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«Io Berlusconi non lo posso vede\', contro di lui faccio un comizio pure domani in piazza (oggi per chi legge, ndr), ma la casa editrice è un\'altra cosa. Io sono come l\'ortolano, vendo la mia merce a chi la compra. Questa l\'ha comprata Dalai. Quando stavo in fabbrica a fare l\'operaio mica dovevo essere del partito del padrone. Io in Mondadori non lavoro con Berlusconi ma lavoro, benissimo, con Ricky Cavallero e con Antonio Franchini e scrivo quello che mi pare» .

E al momento progetti con loro, che tra l\'altro l\'hanno portato alla vittoria dello Strega con Canale Mussolini, ce ne sono? «Stiamo a vedere, la vita è lunga. Se non muoio domani può essere di sì. La verità è che io non ho mai avuto un editore fisso, sto sul mercato, come sempre» .

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Partiamo dalla fine. «La fine è questa: che Dalai pubblicherà due miei libri. Il primo è la riedizione di Una nuvola rossa, che uscì nel 1998 da Donzelli. È un giallo, anzi un antigiallo, sul feroce delitto di due fidanzatini e si basa sull\'effetto Rashomon: la stessa storia viene raccontata da punti di vista diversi, tutti mentono, pure quelli che credono di dire la verità. Il risultato è l\'inconoscibilità della verità, che rimane inafferrabile. Ci rimettiamo un po\' le mani e lo ripubblichiamo. L\'altro invece è una storia di fantascienza, una fantascienza sociologica non di quelle alla Robocop o quelle cose apocalittiche. È un\'operazione sperimentale, a costruzione collettiva, che facciamo con l\'Anonima Scrittori. I primi due capitoli sono stati pubblicati sul sito di Anonima Scrittori, ma il libro intero esce da Dalai» .

ANTONIOANTONIO PENNACCHI VINCITORE

Uscite previste: settembre per Una nuvola rossa, primi mesi del 2012 per il nuovo romanzo. L\'inizio, invece, è ormai noto, lo stesso Pennacchi, dopo la vittoria dello Strega nel 2009, ha avuto modo di ricordarlo. «Sì perché dopo lo Strega, tutti hanno cominciato a cercarmi. Nell\' 86 ho scritto Mammut e ho impiegato 8 anni per trovare chi me lo pubblicasse. Ho ricevuto 55 rifiuti da 33 editori. Sì perché a quelli più grossi l\'ho mandato più volte, cambiando il titolo. E mi hanno sempre detto no. Alla fine l\'ha pubblicato, nel 1994, Donzelli. E ora l\'ha riedito Mondadori» .

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La casa di Segrate ha pubblicato anche Il fasciocomunista nel 2003, romanzo a cui si è ispirato il film Mio fratello è figlio unico. «Ma anche in questi ultimi tempi i miei libri sono usciti con marchi diversi. Fascio e martello. Viaggio per le città del duce, per esempio, è stato pubblicato da Laterza, così come Le iene del Circeo. Vita, morte e miracoli dell\'uomo di Neanderthal. L\'autobus di Stalin era uscito da Vallecchi. La verità è che prima dovevo cercarli io, adesso mi cercano loro. Come gli agenti letterari. Prima non mi voleva rappresentare nessuno, adesso mi vogliono tutti. Ma io adesso ho Simone Morandi, che mi ha presentato mio figlio. È un ragazzo giovane, intraprendente, bravissimo. Le trattative le fa lui»

 

 

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