Vittorio Feltri per \"Libero\"
Sentite cos\'ha scritto Lucia Annunziata, noto personaggio televisivo e giornalista ora alla Stampa di Torino: «... è difficile non ammettere che l\'arresto di Dominique Strauss-Kahn ci riempie di gioia». Credo che anche il lettore si ponga la domanda che mi sono posto io: ma cosa ha fatto a Lucia, questo socialistone in manette, per suscitare in lei tanto entusiasmo? Che abbia tentato di stuprarla?
Nell\'articolo simile ipotesi non è confermata. Semplicemente l\'Annunziata detesta gli uomini infoiati e nel mazzo ci mette anche il sessantaduenne Dominique, benché fino adesso, per quanto lo abbiano arrestato, non esistano prove di colpevolezza. Le accuse contro di lui si basano soltanto sulla denuncia della presunta vittima di aggressione a sfondo sessuale. Troppo poco per condannarlo prima ancora si sia svolto il processo di primo grado.
L\'editorialista aggiunge una nota femminista: il candidato all\'Eliseo, dato l\'incidente di cui è stato protagonista, dovrà ritirarsi dalla competizione per questioni di decenza e cedere il passo a Martine Aubry, che fino a ieri era una comparsa. Sicché, considerata la crisi di leadership di Sarkozy, prossimamente assisteremo a una gara per la presidenza circoscritta a due donne: appunto la Aubry e la figlia di Le Pen, Marine. Ecco perché Lucia è tutta contenta.
Naturalmente per lei c\'è una analogia tra Strauss-Kahn e Berlusconi: sono due vecchi porci, quindi indegni di ricoprire cariche istituzionali. È una opinione. Ma segnalerei che il francese è imputato di stupro (e il reato è da verificare); l\'Italiano invece di concussione (manca però il concusso) e di \"utilizzazione finale\" di mignotta minorenne (che tuttavia nega di essere tale e anche di essersi coricata col premier).
Due situazioni diverse che hanno in comune (oltre alla gnocca) il fatto di non essere ancora state giudicate da un tribunale legittimo (non mediatico), per cui non si può dire che si abbia a che fare con criminali. Sono cittadini innocenti fino a prova contraria.
Queste ovvie riflessioni non importano a Lucia: lei preferisce il linciaggio preventivo di chi sia uno sporcaccione sospetto, in modo che le signore abbiano la strada spianata per fare carriera politica. Sono le nuove frontiere della cultura giuridica di sinistra. L\'Annunziata è comunque in buona compagnia. Nelle pagine del Corriere della Sera svetta nel medesimo argomento un articolo di un principe della penna, Pierluigi Battista.
Il quale afferma, col suffragio di citazioni letterarie, che sessantadue anni, pur non essendo terza età, «un tempo, quando non erano disponibili pilloline azzurre, inauguravano mentalmente un rettilineo di quiete e di saggezza; con parecchie ammaccature e dolori artritici, con qualche svampitezza, ma con convenzionale, sebbene malinconica, tranquillità d\'animo».
Adesso tutto è cambiato. «La pillolina azzurra», sentenzia Battista, «sembra sfidare il destino, rendendo i nuovi vecchi nevrotizzati, incontenibili, praticamente smaniosi». Dominique dovrebbe riconoscersi in questo simpatico ritrattino. Non solo lui, immagino, ma tutti quelli che hanno superato la sessantina.
Vorrei subito dire a Pierluigi: pensa per te. Non so quanti anni tu abbia, ma avendoti incontrato, credo che la tua età non sia distante dal «rettilineo di quiete e di saggezza». E quando lo avrai imboccato ti renderai conto che è un bellissimo viale con un solo difetto: è troppo corto.
Non parlo per sentito dire. Ho sessantotto anni e ho imparato che non è il Viagra a trasformare un uomo in satiro. Satiri si diventa per altri motivi che non dipendono dall\'ingestione di una pasticca che modifica soltanto la circolazione del sangue e non incide minimamente sulla nascita del desiderio, semmai aiuta a soddisfarlo. Se ingoi la pillola azzurra non hai neppure una erezione, se non c\'è qualcuno che si impegna, con molta buona volontà, a provocarla.
Ma dove vivi Battista? Scendi dalla pianta letteraria, e cammina un po\' tra noi. Ti accorgerai che il mondo è più complesso, delle parole che servono a riempire di stupidaggini e pregiudizi tre cartelle. Se non sei uno stupratore puoi prendere un vagone di Viagra e non lo sarai lo stesso. A sessant\'anni, la tua mentalità sarà come era a quaranta. Ammaccature, svampitezze, nevrosi e smanie sono problemi che riguardano alcune persone, non necessariamente ultra-sessantenni.