a cura di Massimo Riserbo e Falbalà

AVVISI AI NAVIGATI
Tutti uniti dietro al Conducadòr Marpionne, dopo qualche incertezza iniziale. "Fiat-Chrysler, pressing sulle banche americane. Montezemolo: siamo ottimisti (ma non spingeva per Opel?). Passera: ha il nostro appoggio". Se il gran capo di Intesa Sanpaolo se ne esce così, significa che forse un po' di ragione ce l'hanno anche a Bruxelles: al Lingotto servono soldi freschi. Altro che le panzane che ci hanno rifilato per settimane i giornali su salvataggi "a costo zero".

influenza suina

Niente crisi a costo zero, invece, per i pensionati di domani. Ce lo ripete  Emma Marcegaglia, molto gentilmente intervistata da Repubblica ("La crisi frena, guardiamo avanti: cambiare le pensioni, via le province", p.11). L'incipit ci consegna il ritratto di una donna che punta il dito sui i veri responsabili della recessione, i banchieri: "Ha trascorso gli ultimi sei mesi in trincea, schierata con le migliaia di piccoli imprenditori a combattere contro il congelamento del credito da parte dei banchieri e contro la cautela del nostro governo...". Poi, ovviamente, si dimenticano di farle qualsiasi domanda sui banchieri.

ZITTO, O TI ROVINIAMO
E' invece un vero capolavoro di messaggeria trasversale e non l'intervista del nuovo boss di Unipol, Carlo Salvatori, ingiustamente relegata a pagina 6 di Affari&Finanza. Decide di dire la sua sul predecessore Consorte, che gli ha fatto lo sgarro di criticare il bilancio in assemblea. Alzata del giornalista: "Consorte sostiene di essere uscito dalle pendenze giudiziarie". Schiacciata di Salvatori: "Risulta finora una sentenza di patteggiamento relativamente ai reati di truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Non sono un giurista, ma un patteggiamento mi pare che equivalga a un'ammissione di colpevolezza, ancor più se comporta il rimborso alle parti offese di almeno 10 milioni di euro".

Marchionne Montezemolo

Finita qui? Manco per niente: Consorte faccia silenzio perché "quei 10 milioni sono solo una parte di quei 25 milioni che le cronache hanno definito consulenze (..) e la società valuterà le più opportune azioni da intraprendere".

SE PECORA TI FAI IL BISCIONE TI DIVORA
"C'è da stropicciarsi gli occhi: la lettura dei giornali domenicali è un tintinnare di calici al presidente del Consiglio. Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero, La Stampa: la ola per il premier è un girotondo che dà le vertigini". Esultano al Giornale del Partitone Uno (p.5), ma sotto sotto sono un po' preoccupati. Di essere scavalcati a destra. Chi legge questa modesta rassegna, però, non si stropiccia più gli occhi di fronte a nessuna ola.

GIORNALE LUCE
Poi, però, una va avanti nella lettura della Gazzetta di Arcore e capisce che per gli inseguitori della grande stampa borghese, come si diceva una volta, c'è ancora un po' di strada da fare. Ecco due titoli splendidamente retrò: "Cinico espansionismo. La Cina conquista il mondo sfruttando la crisi" (p.15). Altro capolavoro a pagina 24: "Contro la crisi rilanciamo il matrimonio tra italiani". Solidarietà al compagno dal cranio catramato: impiega 15 anni a mettersi il fazzoletto da partigiano, e le sue iene dattilografe lo pugnalano alle spalle con titoli da Ventennio proprio nel giorno del trionfo.

Yaki Elkann

MA FACCE RIDE!
"Ho disertato il Consiglio dei ministri all'Aquila per contestare la mancata candidatura di Pomicino". Il ministro Rotondi al Giornale (p.11). Il guaio è che non se n'era accorto nessuno.

UN PAESE ALLO SBANDO
Silvio Berlusconi al Salone del mobile: "I designer italiani arrederanno il G8" (Giornale, p.3). Ormai, se lo invitano a "Roma Sposa" c'è il rischio che dica: "Le belle spose italiane allieteranno il G8".

CARO, PRENDITI UNA VACANZA
Roberto Gervaso risponde a un lettore del Messaggero, terrorizzato all'idea che la moglie possa fargli le corna addirittura con una donna (Messaggero, p.15). Dopo aver sentenziato che "sposare una bella donna è sempre un errore" e aver detto che non ha nulla contro i gay, il nostro tuttologo crolla nel finale: "Io ho sempre amato le donne e, per mia fortuna, nessun Adone mi ha mai circuito. La stessa cosa auguro a lei".

Carlo Salvatori

Ma la dura realtà, fuori dal mondo di Gervaso, è che il sesso ha a che fare con la febbre suina. Infatti il buon Alberto Flores d'Arcais (Repubblica, p.2) scivola su un inglesismo e oggi parla di "polluzione". Si aprono scenari che inquieterebbero ancor di più Gervaso e i suoi lettori. Maiali che si rotolano nelle lenzuola facendo sogni osceni. Poi, per carenza di Napisan nelle lavatrici dei messicani, scatta il contagio.