a cura di Massimo Riserbo e Falbalà
noemi bacia il fidanzato
ELOGIO DELLA VERGINITA'
Il settimanale berlusconiano "Chi" fa il suo dovere e intervista Noemi Letizia. La ragazza evita di chiamare Silvio "Papi" e ci rassicura tutti: "La verginità per me è importante".
Anche il Tribunale di Brescia fa il suo dovere e restituisce la verginità a due pezzi da novanta. La vittoria in secondo grado per il presidente di Mediobanca e per il Salvatore di Alitalia vale un titolo in prima pagina solo per il Sole di Johnny Riotta e la Repubblica di Eziolo Mauro: "Crac Italcase, assolti in appello Geronzi e Colaninno. La sentenza di primo grado li aveva condannati per bancarotta". Gli altri, nel dubbio, se la cavano con pezzulli di rito nelle pagine economiche.
NOEMI FAMILYSempre a Brescia, ieri hanno assolto anche Cesare Previti dall'accusa di aver diffamato Ilda Boccassini e Gherardo Colombo (Corriere, p.20). Finalmente svelato il vero senso di "Brescia, leonessa d'Italia".
PAPI SILVIO DANCE
Il Nano Ballerino fa il suo solito show in discoteca a Sharm, ospite del finanziere d'assalto Ernesto Preatoni, il mitico "raider di Garbagnate" che guida un impero tra Vaduz, Tallin e l'Egitto. Ma Repubblica non sa bene chi sia l'ospite del premier. Nel pezzo (p.9), lo chiamano prima "Ernesto Priatone" e poi ci spiegano che "con "Preatone l'amicizia sembra ormai consolidata". Anche Priatone-Preatone, con la sua nuova identità, è sicuramente vergine.
Il Corriere, nel dubbio che ci fossero anche delle vergini egizie, non scrive una riga. La Stampa invece fa una gaffe involontaria: buca le danze di Papi Silvio e scrive che non è andato ai funerali di Baget Bozzo "perché indisposto". Invece era ottimamente disposto e ha pure raccontato le solite barzellette sull'Inter.
Biagio Agnes, Giancarlo Elia Valori - Copyright PizziAnche Messaggero e Giornale sorvolano sulle danze di Al Tip Tap. Idem "Libero", che però trova il modo per scrivere che secondo Silvio Re, il sobillatore di Veronica sarebbe un giornalista. E i segugi di Vittorio Feltri lo identificano prontamente in Dario Cresto Dina, vicedirettore di Repubblica. Papi Silvio non conferma, ma pare che "amico Putin" sappia come fare.
A CHE PUNTO E' LA NOTTE
Per fortuna che c'è il Giornale di Paolino Berluschino a spiegarci che fanno veramente nella vita i direttori dei quotidiani italiani, così grondanti di notizie.
"Nel firmamento dell'informazione brilla da quest'anno un nuovo ambito riconoscimento varato dalla scuola di giornalismo presso l'Università salernitana e denominato "Amalfi coast media award". La giuria, presieduta da Biagio Agnes ('cacciato' dal premio Ischia, la vendetta dell'irpino si chiama Amalfi), della quale fanno parte autorevoli direttori di testate nazionali (tra gli altri, Anselmi, Belpietro, De Bortoli, Mieli, Napoletano e Calabresi) ha premiato Gianni Letta "Giornalista nel governo" (p.14).
E' uno scherzo? No, tirate il fiato e immaginatevi la scena.
Gl'incensatissimi direttori della grande stampa libera, gente del rango di Beautifull Calabresi e Flebuccio II la Vendetta, si riuniscono nella giuria di un premio con il nome da golf club per ricchi scemi e premiamo il Grande Mandarino del Governo. Colmo della beffa, tra i diligenti e coraggiosi premianti anche due illustri silurati come Mieli e Anselmi. Neppure in Corea, il governo si toglie sfizi del genere.
A questo punto vogliamo la consacrazione finale. Calabresi, Napoletano e De Bortoli (per gli altri due basta il tele-voto) che si riuniscono a Villa Certosa per il "Sardinia Coast Dance Award" e premiano Papi Silvio "Editore e Ballerino nel governo".
AVVISI AI NAVIGATI
Oltre che con "Mi manda Preatone", sembra ormai consolidata anche l'amicizia del premier con Lucio Stanca (o Standa, o Stampa, come preferite). "Expo, lite su Palazzo Reale. Stanca: quella sede o mi dimetto" (Repubblica, p.14).
C'è che la Mestizia Moratti si vendica della trombatura di Glisenti e spara una richiesta d'affitto da un milione e 150 mila euro. La provincia invece offre una villa a costo zero, ma a Stanca l'idea di non pagare lo stanca. Gli pare "cheap". L'ex ministro e manager Ibm vuole Palazzo Reale. Da notare che contro di lui si è mosso anche il rappresentante in cda di Giulio Tremonti. Pare che Giulio III abbia detto: "Se Lucio va a Palazzo Reale allora io voglio Castel Gandolfo".
LA BELLA POLITICA
"Bertolaso attacca i politici: litigano sulla pelle dei terremotati. Il capo della Protezione civile ai parroci: se non dovessi occuparmi di 80 mila persone li manderei tutti al diavolo" (Corriere, p.25). Con il suo pick-up sembra sempre più Chuck Norris. Anzi, è Chuck Norris che somiglia a Bertolaso.
DISECONOMY
"Benzina, riparte la corsa al rialzo. Il prezzo ai livelli del 2008. I consumatori: rincari in vista dell'estate" (Repubblica, p.25). Petrolieri e concessionari autostradali fanno i furbi come al solito. Qualche giornale (forse) si sveglia. Ovviamente il governo (qualsiasi governo) non si accorge di nulla. Del resto, se fai il ministro mica hai tempo per fare benzina.
Tempo per fare benzina ce l'hanno invece a Termini Imerese, dove gli operai della Fiat hanno piazzato il primo sciopero e avvertono "Questo è solo un assaggio" (Stampa, p.25). I sindacati chiedono un incontro con il governo, ma il ministro Maurizio Sacconi dice di no: "Aspettiamo gli accordi". Ha ragione lui: non si disturba il manovratore Marpionne in manovra. Meglio intervenire dopo, a cose fatte.
Intanto prosegue la fiction di governo "Il peggio è passato". "Produzione industriale giù del 23,8%. E il crollo dell'Iva affossa le entrate" (Messaggero, p.21)
GIUSTO GLI SVIZZERI...
"E gli svizzeri si affidano al sistema dei notai italiani". Il Corriere ci rallegra con questa notizia: "L'Italia diventa un esempio da seguire per la Svizzera. E' successo ieri con la sigla a Roma di un accordo tra il Consiglio nazionale del notariato italiano e la federazione svizzera dei notai: i professionisti italiani metteranno a disposizione dei colleghi elvetici il proprio know-how per informatizzare le procedure della Confederazione in campo immobiliare e in altri settori".
Spiegheranno anche come vendere su "eBay" parrucconi e timbri in ceralacca.
UN PAESE ALLO SBANDO
"Mele portò la coca", il processo all'ex Udc" (Repubblica, p.19). Francesca Zenobi accusa Cosimo Mele di aver portato la droga al festino di Via Veneto all'hotel Flora. E vabbè, della vicenda sappiamo anche troppo. Ma il bello è che Mele ovviamente non può stare a casa e una volta cestinato da Pierfurby Casini, ci pensa il fuoruscito Udc Pionati che a candidarlo. Un po' di allegria ci vuole.
CARO, PRENDITI UNA VACANZA
"Non c'entra niente, ma voglio dire che una giornalista che conduce spesso l'edizione della notte del Tg1, Laura Mombelli, è professionalmente ineccepibile e ha un valore aggiunto determinato dalla sua telegenia e quindi dalla qualità del suo primo piano (...)". I telespettatori che seguiranno il consiglio di Maurizio Costanzo - guardare la Mombelli prima di andare a nanna - "si addormenteranno meglio" (Messaggero, p.27). Specie se non devono aspettare che rincasi Maria De Filippi.
BERTOLASO-CHUCK NORRIS
"Chuck Norris ha dimostrato il principio dei vasi comunicanti. Adesso le piante possono parlare". (da "Chuck Norris ha aperto quella porta", a cura di Mist e Dietnam, edizioni Tea)