BOTTE DA ORBI TRA ‘’IL FATTO’’ E FARINETTI - “HA ASSUNTO MEZZO PD PER EATALY DI GENOVA, E ORA PUNTA A PORTOFINO” - “NON HANNO NOTIZIE PERCIÒ SE LE INVENTANO: CHI CI VA A PORTOFINO D’INVERNO? UNA FOLLIA”

“Stupidaggini enormi sul Fatto, sarò costretto a querelarli”. “Se hanno cambiato norme per far aprire Eataly hanno fatto bene: ci lavorano 120 persone. Vogliono che chiuda?” - E su Berlusconi: “Accanimento contro di lui. Troppo tempo ad occuparsi di Ruby”. “Renzi come Mandela, una dittatura democratica cioè persone che decidono”...

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1. IL FATTO ACCUSA FARINETTI,  LA REPLICA: “NESSUN FAVORE AL PD, LI QUERELO”

Da “la Zanzara - Radio24

 

Oscar Farinetti Oscar Farinetti

Farinetti, Il Fatto la accusa di assumere persone vicine a dirigenti del Pd per facilitare l’apertura dei suoi ristoranti: “Mi viene da ridere, è una stupidaggine enorme, non ho neanche da commentare. Ultimamente faccio fatica a commentare stupidaggini enormi. Non ci riesco. E’ più forte di me. Ma se vanno avanti, li querelo”. Così Oscar Farinetti, padrone e fondatore di Eataly, a La Zanzara su Radio 24.

 

In un articolo Il Fatto Quotidiano aveva parlato dell’assunzione nell’azienda di Farinetti di alcuni parenti di dirigenti e politici regionali del Partito democratico. Si parla della compagna dell’ex segretario Pd Rasetto e del figlio del governatore Burlando: “Non so nulla. Magari a Milano fra 352 dipendenti c’è pure la compagna di un grillino. Forse dovrei aumentare la quota di quelli del Pd visto che hanno preso il 40 per cento alle elezioni…Ma chissenefrega, c’è sempre il sospetto, una roba terribile. Quelli del Fatto vogliono che chiudo Genova? Bene, chiudiamo. Così vanno a casa 120 persone. Abbiamo aiutato a ridare vita al porto antico, un posto dov’erano già falliti tre ristoranti”.

FERRUCCIO SANSA FERRUCCIO SANSA

 

E i permessi?: “Non so perché non me ne occupo. Se l’hanno fatto hanno fatto bene perché grazie a quello si sono creati 120 posti di lavoro”. “Quelli del Fatto – aggiunge Farinetti – pensano che scrivendo queste robe vendono di più. E’ un quotidiano basato su questi scandali. Ne cercano, non ne trovano di più grossi e se li inventano. Ma è una roba piccola per questo Paese. Tra l’altro non devo aprire un altro ristorante in Liguria, figuriamoci a Portofino. Quanti abitanti fa? In inverno non va nessuno, è folle pensare che io possa aprire a Portofino. E’ tutto folle”.

 

“Ho sempre giudicato tutto esagerato, non la penso come Berlusconi ma nei suoi confronti c’è stato un accanimento giudiziario”. Così Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e grande sostenitore di Matteo Renzi, a La Zanzara su Radio 24. “I problemi – dice Farinetti - sono altri. Tutto questo tempo dedicato a Ruby è tempo rubato ad occuparsi di problemi reali. E’ esagerato chiedere 7 anni. Non sono scandalizzato da Ruby ma dalla telefonata alla Questura. Una cosa abbastanza gravina, ma solo sul piano politico.

Eataly Eataly

 

Con i problemi che ha un presidente del consiglio, i casini che ha, amministrare un paese del genere, avere il tempo per liberare da un ufficio di polizia una ragazzina che ha rubato, ecco questo non va bene. Detto questo non ho la libidine di mandare Berlusconi in galera per questo”.

 

Fa bene Renzi a trattare con un condannato?: “Sì, deve parlare con tutti per cambiare legge elettorale e costituzione. Fa un patto non con Berlusconi, ma con un partito che ha preso 7 milioni e 300 mila voti. Che questi vogliano farsi rappresentare da Berlusconi è un fatto loro, ma con questi italiani bisogna parlare”.

 

CLAUDIO BURLANDO CLAUDIO BURLANDO

Il Fatto Quotidiano ha promosso una raccolta di firme perché pensa che la democrazia sia in pericolo con queste riforme: “Sono boiate. Ci sono campioni della perfezione che ti sbattono in faccia la loro idea di perfezione, sicuri di non sbagliare. Li riconosci perché sono immobili, stanno fermi sulla loro idea, non hanno dubbi. Voglio fare un paragone con Nelson Mandela che ha segnato una favolosa dittatura democratica. Renzi non è di quella statura lì, ma sono persone che decidono e cercano di aggiustare la situazione dolorosa di un paese”.

 

2. FARINETTI ASSUME IL PD E SOGNA PORTOFINO

Emiliano Liuzzi e Ferruccio Sansa per “il Fatto Quotidiano

 

La compagna dell’ex segretario Provinciale del Pd, Victor Rasetto. Poi la moglie e la cognata (addetta all’apertura di nuovi negozi) del dirigente regionale, braccio destro di Claudio Burlando, che fa il bello e soprattutto il cattivo tempo nell’urbanistica ligure: Gian Poggi. Perfino il figlio di Claudio Burlando (un ragazzo a detta dei colleghi “corretto e disponibile”, ma il punto non è lui, bensì il padre).

portofino portofino

 

A Eataly di Genova lavora mezzo Pd. Un legame che suscita interrogativi perché lo sbarco di Eataly a Genova, come ricordano le cronache, avvenne grazie a una modifica della norma regionale sul commercio adottata dalla Giunta Burlando.

 

“Con quest’ultimo atto della Regione – spiegò l’assessore regionale Renzo Guccinelli – il Comune può rilasciare le necessarie autorizzazioni, sia edilizie che urbanistiche per consentire a Eataly di aprire. Abbiamo adeguato il quadro normativo a un’offerta commerciale che punta alla valorizzazione delle produzioni locali. L’arrivo di Eataly con i suoi cibi di altissima qualità rappresenta un’occasione straordinaria”.

MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE

 

Eataly fu accolta a braccia aperte: c’è chi racconta che pretese - e ottenne - la realizzazione a spese di una società pubblica di un ascensore per il negozio. Insomma, la Santa Alleanza tra il Pd e Oscar Farinetti è strettissima.

 

La prossima mossa: il sostegno alla candidata Pd alle regionali 2015, quella Raffaella Paita fedelissima di Burlando. Paita è scesa in campo a un anno dalle elezioni: con la sua Leopolda (dal nome ambizioso, “Galattica”). “Vogliamo portare in Liguria la filosofia di Matteo Renzi, fatta di persone nuove”, promette lei.

 

La notizia campeggiava a caratteri cubitali su Repubblica di Genova. Del resto non si tratta di roba da poco per la Liguria: dopo dieci anni di presidenza Burlando, signore della regione dagli anni ‘80, ecco che si prepara a prenderne il posto Paita, suo assessore alle Infrastrutture. Galattica fa capire il modello imprenditoriale di Farinetti, fatto anche di un abbraccio con la politica, con gli organi di informazione. Con il potere.

 

La meta: aprire due nuovi negozi di Eataly, alla Spezia e a Portofino. Niente di illegale, ma questa storia è uno spaccato dei rapporti tra gli imprenditori e i politici renziani. Ecco quindi Farinetti in prima fila con Paita che nei primi discorsi da candidato punta su una parola: “gente”.

berlusconi ruby mubarak f berlusconi ruby mubarak f

 

In Liguria tanti la danno come favorita: è piuttosto giovane (40 anni) e donna, l’identikit perfetto. L’apparato del partito e il suo dominus Burlando stanno dalla sua parte. Oltre a funzionari regionali e architetti di provata fede Pd che hanno approvato o firmato tanto cemento sulle coste liguri. Magari realizzato da imprenditori oggi latitanti. Così come nessuno si stupisce se i renziani liguri sembrano aver arruolato figure come Gregorio Catrambone, protagonista ligure del periodo d’oro socialista degli anni ‘90.

 

Ma le armi di Paita, la lunga militanza politica (quasi ventennale), il sostegno del vecchio establishment di centrosinistra rischiano di diventare la sua zavorra. Non basta uno slogan, “ora tocca a noi”, per diventare nuovi. Non c’è solo Burlando. C’è anche il particolare, non secondario, che Paita sia la moglie dell’ex assessore burlandiano Luigi Merlo, oggi presidente del Porto di Genova. Insomma, due tra le cariche più importanti della regione sotto lo stesso tetto.

Victor Rasetto Victor Rasetto

 

Ma un tassello importante dell’operazione è appunto Farinetti. Che non nasconde il suo entusiasmo: “La decisione di Burlando di non ricandidarsi a presidente della Regione è un segnale enorme di bellezza della sua missione politica”, esordisce il patron di Eataly, glissando sul fatto che dopo due mandati (e oltre trent’anni sulla scena politica cittadina) per Burlando era difficile ricandidarsi, visto che la legge prevede un limite di due mandati.

 

Ma Farinetti aggiunge: “Chi decide di dedicare un pezzo della sua vita alla politica, come Raffaella che ha proprio l’età giusta, ha uno spirito missionario. Bisogna lavorare tanto, guadagnare poco, impegnarsi per gli altri e darsi da fare, è bellissimo”.

 

Raffaella Paita Raffaella Paita

Un innamoramento politico. Ma tra i critici c’è chi arriccia il naso di fronte a questo legame tra gli amministratori che magari devono dare le concessioni alle nuove attività commerciali e gli imprenditori che, come Farinetti, devono realizzarle. Così come quando sui blog degli stessi amministratori locali comparve questo messaggio: “Farinetti, il geniale imprenditore inventore di Eataly, ha dedicato una giornata a Spezia. Prima abbiamo fatto un sopralluogo all'edificio dell'ex dogana in Largo Fiorillo.

 

Lì sul nostro mare potrebbe nascere un Eataly, il tempio dei prodotti alimentari tipici e di qualità, marchio conosciuto in tutto il mondo di grande prestigio e forza attrattiva. A Farinetti piace molto l'idea e pensa che sia possibile realizzarla entro il 2016. Eataly 5terre! Una grande cosa per la città. Farinetti è arrivato in città con Burlando e Paita...”.

 

Amministratori locali che accompagnano un imprenditore in una visita d’affari. Nessuno ha nulla da ridire. Sembra un comunicato stampa di Eataly, invece è un messaggio del sindaco della Spezia, Massimo Federici (Pd, sostenitore di Paita) comparso nel 2013 sulla sua bacheca Facebook. Proprio il sindaco che forse dovrà dire la sua sulla concessione a Eataly.

Luca Baffigo Luca Baffigo

 

La Spezia, ma non solo: il colpo grosso sarebbe Portofino, un’operazione che, per le proteste ambientaliste, finora sembra bloccata. Anche perché l’edificio adocchiato da Luca Baffigo Filangieri, amministratore delegato nonché socio di Eataly Fontanafredda, era il complesso di un monastero del Trecento, gestito dall’Ente Parco. Un immobile straordinario, ristrutturato recentemente con soldi pubblici.

 

Ma il progetto pare essersi arenato perché Eataly avrebbe chiesto di realizzare una strada che raggiungesse il monastero.

 

C’è, però, chi è pronto a scommettere che i sostenitori dell’opera torneranno alla carica, anche perché adesso il sindaco di Camogli e il presidente del Parco (nominato proprio dalla Regione di Burlando e Paita) sono la stessa persona: Francesco Olivari (centrosinistra).

 

Massimo Federici Massimo Federici

Del resto Farinetti in Liguria si è costruito una solida rete di amicizie. A cominciare da Burlando, che le cronache ricordano presente (insieme con l’allora sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e all’epoca presidente della Commissione Ambiente del Senato, Antonio d’Alì) a New York all’inaugurazione del megastore di Eataly.

 

Ma pare che anche con il presidente del Parco di Portofino, Olivari, i rapporti siano ottimi. La politica, ma anche il mondo delle coop (socie di Eataly): l’ex presidente delle Coop Liguri, Bruno Cordazzo (deceduto due anni fa) era vice-presidente di Eataly. Tutti pronti per l’operazione Cinque Terre e Portofino.

 

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