CAMPO DALL’ORBO - TRAVAGLIO: “IL DG DICE CHE IN RAI ‘SANNO FARE INFORMAZIONE’ MA I TG PAIONO CINEGIORNALI CON MATTEO AL POSTO DI BENITO - VUOLE UNA TV PER LA LEGALITÀ E CORTEGGIA MINOLI, CELEBRE PER LA SOBRIA GESTIONE DEI 18 MILIONI DI EURO PER TELECELEBRARE I 150 ANNI DELL'UNITÀ D'ITALIA”

“Minoli, celebre per aver chiuso la fiction Agrodolce dopo che il produttore Luca Josi aveva rifiutato di far scegliere le comparse alla mafia. Legalità come se piovesse. Non a caso Campo Dall’Orto si consulta spesso con Ettore Bernabei, che nel 1980 finì nei guai per i fondi neri dell'Iri ed è pure casualmente il suocero di Minoli”… -

Condividi questo articolo


MARCO TRAVAGLIO AL MARE MARCO TRAVAGLIO AL MARE

Marco Travaglio per il “Fatto Quotidiano”

 

Chi vede la Rai infilare un flop via l' altro, chi si domanda perché usa i nostri soldi per comprare format demenziali da privati italiani e stranieri, chi cerca un po' di servizio pubblico in diretta sui grandi eventi d' attualità e lo trova su La7 da Mentana, chi si ostina a non capire come mai le tre reti Rai - quando finalmente si accorgono della strage di Parigi, un paio di giorni dopo trasmettono tutto il giorno le stesse immagini e notizie ma con tre inviati&troupes, insomma chi paga il canone (prossimamente in bolletta) e non ne vede francamente il motivo, ha finalmente di che rincuorarsi e rallegrarsi.

 

Il direttore generale Alessandro Campo Dall' Orto, detto Leopoldo per la costante presenza alle Leopolde renziane, ha "iniziato la costruzione delle architravi per la grande trasformazione con cui porteremo la Rai nel mondo di oggi". Lo dice lui ad Aldo Cazzullo sul Corriere, quindi dev' essere vero. Per chi non avesse colto il senso delle architravi per la grande trasformazione, Cdo fa "qualche esempio": "Ho istituito una direzione creativa che contaminerà tutte le attività e una direzione digitale che farà della Rai una media company". Perbacco.

 

RENZI CON ANTONIO CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA RENZI CON ANTONIO CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA

Siccome "ci vuole più tempo a costruire una macchina nuova che a mettere il carburante in una vecchia", "stiamo costruendo una macchina del tutto nuova". Per chi non avesse capito il concetto di macchina tutta nuova, ecco un altro esempio: "In passato ad esempio designer, creativi, artisti lavoravano per la tv pubblica: dobbiamo ricominciare".

 

Ecco: arrivano designer, creativi e artisti. Buono a sapersi. E i tg che paiono i Cinegiornali Luce con Matteo al posto di Benito? "Mi pare che l' informazione la sappiamo fare bene". Ci mancherebbe. Purtroppo "la Rai è ferma al modello tv, e basta" e questo per una tv non va niente bene. Sia chiaro: "Il tema è partire dal prodotto". Però i programmi vanno "pensati fin dalla loro origine per tutte le destinazioni possibili, dalla tv allo smartphone a internet, cercando di rendere evento tutto ciò che lo può essere". Rendere evento?

 

CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI

Urge un altro esempio: "Lavorare sulla comunicazione e il coinvolgimento delle persone". Giusto: lavorare e coinvolgere. Segue esempio: "Prenda le Olimpiadi: cominciano il 5 agosto, ma la promozione partirà a Natale". Geniale: a Natale. "Prenda la storia di Lea Garofalo, donna coraggiosa e poco conosciuta, che abbiamo raccontato martedì scorso". Ecco, noi prendiamo anche quella, però la Rai l' ha raccontata mercoledì scorso, non martedì.

 

Curioso che il Dg non lo sappia, perché poi attacca una pippa sul raffronto tra Lea e il duo Ballarò & Dimartedì, odiatissimi dall'amico Matteo che già ebbe modo di deriderli ("fanno meno ascolti di Rambo"). Convinto che Lea sia andata in onda martedì, Campo Dall' Orbo ridacchia: "Quasi il 20% di ascolti: quasi il doppio dei due talk show in programma contemporaneamente". Ne avesse azzeccata una: Lea non ha fatto quasi il 20 (quasi il doppio della somma Ballarò+Dimartedì, che però erano la sera prima e han totalizzato il12,79).

 

ANTONIO CAMPO DALL ORTO ANTONIO CAMPO DALL ORTO

Ma molto più modestamente il 16,23, che è quasi il doppio dei talk del mercoledì: Speciale Virus (Rai2, 5.42) e La Gabbia (La7, 4,1). Ora, per carità, nessuno dubita che Lea sia campodallortianamente "un evento destinato a rimanere nell' immaginario di chi l'ha visto". Purtroppo nell'immaginario di Cdo non ne è rimasta neppure la data.

 

Oppure ci è rimasta, ma Leopoldo - nell' ansia di compiacere l' amico Matteo e la sua allergia a Ballarò e a Rai3 - ha voluto comunque dare una lezione a Giannini: che però martedì è andato benissimo, grazie anche alla drammatica attualità del tema terrorismo, mentre mercoledì Speciale Virus sullo stesso argomento è andato maluccio, più che doppiato da Chil' ha visto? (Rai3, 11,97%).

 

RENZI E CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA RENZI E CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA

Però la Sciarelli è una colonna della vecchia Rai3 da smantellare, mentre Porro va su Rai2 ed è un cocco dell' amico Matteo, che ci va sempre a pasturare. Di Rai3 Cdo salva solo Severgnini ("mi è piaciuto", anche se fa meno di Ballarò ed è sempre battuto da Quinta colonna su Rete4) e soprattutto Fazio, altro pascolo dell' amico Matteo. È grazie a Fazio ("la formula del sabato funziona") se "i talk stanno migliorando: più comprensibili".

 

E per Cdo la comprensibilità viene prima di tutto. Per questo parla così: "La Rai deve aiutare a costruire il futuro, lo sviluppo sociale... L' alfabetizzazione digitale degli italiani: l'agenda digitale europea impone di ridurre entro il 2020 i 'digital divide' al 15% della popolazione... La mia indicazione è privilegiare contemporaneità e ambizione internazionale".

andrea camilleri antonio campo dall orto andrea camilleri antonio campo dall orto

 

Così tutti capiscono. Chiarezza e coerenza: "Stiamo facendo tutto quello che serve per diffondere in Rai la cultura della legalità. Andremo avanti dritti... All' insegna della massima trasparenza, per supportare le tantissime persone perbene che lavorano giorno e notte per la tv pubblica". Dev'essere per questo che sta corteggiando per una bella direzione Giovanni Minoli, celebre per la sobria gestione dei 18 milioni di euro spesi per telecelebrare i 150 anni dell' Unità d' Italia e per aver chiuso la fiction Agrodolce dopo che il produttore Luca Josi aveva rifiutato di far scegliere le comparse alla mafia. Legalità come se piovesse.

Andrea Vianello Ettore Bernabei Andrea Vianello Ettore Bernabei

 

Non a caso Leopoldo Cdo si consulta spesso con Ettore Bernabei, che nel 1980 finì nei guai per i fondi neri dell' Iri ed è pure casualmente il suocero di Minoli: "Bernabei mi ha raccontato com' era la sua Rai". Un solo canale di proprietà del governo, anzi della Dc, anzi premier Fanfani. L' amico Matteo ha già l' acquolina in bocca.

 

giovanni minoli giovanni minoli

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…