uomo con chignon
Dot Wordsworth per “The Spectator”
Per provare che nella moda niente è troppo ridicolo, gli uomini indossano falsi chignon, venduti su internet dai 9 dollari in su. I colori sono biondo, castano e nero. Attualmente, nella battaglia fra i generi, l’uomo è attaccato a sempre più cose. A circa metà del diciottesimo secolo la sua virilità ha cominciato a svanire, passando dalla condizione dell’esser uomo al mero possesso del pene. Ora sembra più che altro sinonimo di corsetto.
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Nel 1968 la tracolla da uomo appariva la naturale progressione del dolcevita. Recentemente il “mankini” ha reso sgradevolmente memorabile il Borat di Sacha Baron Cohen, ma nemmeno questa sua presa in giro era stata in grado di estinguere totalmente la virilità. Sul dizionario spunta l’espressione “moob”, tette maschili, non dovute ai poderosi pettorali ma ai fattori ormonali. Scrive un lettore: «Barbe e chignon sono tutti tentativi del maschio di attrarre le femmine. E’ la biologia, bellezza. E’ l’uomo che si vuole differenziare, rendersi desiderabile e non essere percepito come una minaccia dalla donna che vuole conquistare».
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