Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
\"Egli è vero che, ogni tre dì e tre notti, sei di queste donzelle servono lo signore in camera e al letto e a ciò che bisogna, e \'l signore fae di loro quello ch\'egli vuole. E di capo di tre dì e di tre notti vegnono l\'altre sei donzelle, e cosìe vae tutto l\'anno di sei in sei donzelle\".
Da \"Il libro di marco Polo detto Il Milione\"
Einaudi editore, 1974. Pag. 79
Lettera 2
Caro Dago, caos Egitto: come faranno adesso quei poveri italiani che, \"non arrivando alla fine del mese\", andavano a svernare a Sharm?
Kevin
Lettera 3
Caro Dago, con il tuo consueto acume hai selezionato per i tuoi lettori l\'interessante articolo con cui Michele Anselmi (sul Secolo XIX e sul Riformista di Stefano Cappellini) da notizia del fatto che il film \"Il Divo\" di Paolo Sorrentino abbia trovato ospitalità sul piccolo schermo. Sarà La7 a trasmettere una pellicola che è risultata quanto meno controversa dagli storici ed invece molto apprezzata dai critici cinematografici. Va segnalato che lo stesso Giulio Andreotti, pur indignato dal lungometraggio, non ha mai intrapreso nessuna azione per censurarlo.
Il diritto d\'antenna ci sta tutto, ci mancherebbe, ma forse ancora di più ci sta tutto un dibattito su Andreotti, la Dc e il governo del Paese dal dopoguerra ai primi anni Novanta. Un\'ondata di anti-politica, non proprio immotivata, si sta abbattendo sulla nostra penisola. Far passare, anche implicitamente o anche involontariamente, che tutto è marcio, sempre, comunque e ovunque, non solo è un messaggio poco positivo ma persino sbagliato nel merito. Andreotti e la classe dirigente democristiana possono avere tante responsabilità negative ma possono portare a testa alta un bilancio finale che è, almeno a mio avviso, assolutamente positivo.
Possiamo essere un Paese civile che rende onore ai suoi padri o dobbiamo per forza aspettare le lacrime dei coccodrilli? Discutere delle misure prese da Andreotti, ripeto da Andreotti, contro la mafia imbarazza ancora qualcuno? In un clima velenoso e torbido come quello in cui fatichiamo a respirare oggi, forse potremmo provare a recuperare un po\' di ossigeno con una pacificazione (almeno televisiva) sul nostro passato recente, fermandoci al 1991 of course. Insomma, viva la libertà televisiva purchè se ne approfitti per costruire e non per distruggere. A La7 la prova del nove: in bocca al lupo!
Paolo Messa, Formiche
Lettera 4
Caro dago, dopo l\'editoriale di Minzolini che ci spiegava perchè bisognasse andare subito alle elezioni in caso di strappo di Fini, facendo molto incazzare il Quirinale, aspettiamo trepidamente il prossimo editoriale che ci spieghi, dal TG1, perchè le elezioni bisogna assolutamente evitarle.....E\' proprio vero che l\'Asino si attacca dove vuole il Padrone.
il cognatodimubarak
Lettera 5
Caro Dago, le proteste che in questi giorni interessano l\'Egitto mettono in evidenza l\'importanza della politica estera, sia per gli aspetti politici-doplomatici che per quelli giornalistici. Su quest\'ultimi aspetto la stampa italiana del resto dovrebbe fare il \"mea culpa\", da oltre un decennio, da quando gli spazi dedicati all\'estero si sono ridotti al lumicino o quasi. Rimangono gli aspetti sulla possibile uscita di scena per l\'attuale leader Mubarak, e la nota di Israele alle diplomazie occidentali evidenzia queso problema.
Naturalmente sono per la democrazia, ma mi fa un certo effetto leggere dichiarazioni dei vertici Usa con prese di distanza dall\'attuale leader. Evidentemente a oltre trent\'anni delle vicende iraniane, con la fine dello Scià e l\'avvento del regime islamico, non sembrano aver modificato scelte sicuramente discutibili. Tra l\'altro solo in questi giorni apprendiamo di una \"dittatura\" in Egitto, anche se Mubarak si trova al potere da trent\'anni con una politica filo occidentale apprezzata da tutti. Adesso con l\'arrivo delle difficoltà si assiste ad \"un fuggi fuggi\", che non onora impegni e trattati, fermo restando che la scelta sul futuro compete al popolo egiziano. Cordiali saluti.
Giovanni Attinà
Lettera 6
Egregio Direttore, L\'informazione è faziosa? A questa domanda si può anche rispondere osservando come certa stampa ha dato notizia delle primarie della sinistra in alcune città italiane. Tutti sanno dei brogli di Napoli, dell\'esito di Bologna e Milano ( in precedenza). Sui risultati di Cagliari chi ha scritto e parlato? Nessuno o quasi. Temo che sia dovuto a scarsa affluenza (5.600 votanti), esito non \"simpatico\" per Bersani: il candidato di Vendola batte quello del Pd.
Si Ritiene Cagliari città secondaria rispetto alle altre? Non direi, quando alle precedenti primarie l\'afflusso fu superiore, le trombe strombazzarono e come, ora che ci sono i trombati cala il silenzio! E che dire di un partito che si candida a guidare l\'Italia, se nemmeno in casa propria ha la leadership? Non chiamiamolo pluralismo democratico, si tratta di sconfitta e si farebbe più bella figura ad ammetterlo, vero on.le Bindi? Grazie per l\'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri - Roseto Degli Abruzzi (Te)
Lettera 7
Caro Dago, a proposito dell\'evasine fiscale (aumentata del 46 % in un anno), una cosa giusta Calderoli l\'ha detta : far votare solo chi paga le tasse (e cioè in maggioranza il reddito fisso ed i pensionati , gli unici che mantengono sulle loro spalle i servizi che lo Stato dovrebbe garantire a tutti i cittadini, anche per quelli che non pagano le tasse cioè i RICCHI EVASORI). Sanita, scuola, viabilita, trasporti, ecc, tutti servizi pagati dai contribuenti citati e di cui per colmo di sfacciataggine usufruiscono anche i ricchi evasori ed i corrotti con barca e villa al mare.
F. Sergi
Lettera 8
Caro Dago, Carla Bruni non si sente piu\' di sinistra, urge trovare un perseguitato politico, di destra, da patrocinare.. Magari un premier ( sempre italiano, nevvero..?)
Gianni Morgan Usai
Lettera 9
Secondo me, D\'Agostino, è tutto finto. Infatti il sesso, se ne fanno ancora, cosa sulla quale ci sono forti dubbi per vie delle prostate scassate, i vecchi flaccidi lo fanno con regolari prostitute, che non ci pensano nemmeno a ricattare i clienti ricchi. Quella a cui partecipano le showgirls è solo una fantastica macchina del fingo, materiale innovativo che come e meglio del fango serve a coprire peggiori magagne. A questo fine, però, tornano utili anche gli showreporters, anche quelli campioni nella nuova disciplina olimpionica, INDIGNAZIONE ACROBATICA, come Natalia Aspesi.
Larry Svizzero
Lettera 10
Caro Dago, l\'età berlusconiana sta clamorosamente dimostrando una cosa. Mai come in questo momento, è presente sulla scena mediatico-culturale un così gran numero di superbe intelligenze, nell\'area liberale. Una lunga serie di giornalisti e intellettuali, da Ferrara a Sgarbi; da Sallusti a Zecchi; e poi vari Sechi, Feltri, Belpietro, ecc., ognuno di quali impareggiabile nei rispettivi campi. Una \"force de frappe\" in grado di sbriciolare, sul piano culturale, qualsivoglia attacco che provenga dall\'area avversa. Ed è propriamente ciò che sta facendo.
Era assolutamente prevedibile che a un\'azione- le riforme portate avanti da Pdl e Lega- sopraggiungesse una reazione. Ma che la parte reazionaria del paese fosse oggi la sinistra, beh,questo lascia addirittura di stucco. Una sinistra caudataria dei giudici non si era mai vista prima. E forse non si vedrà mai in altri luoghi, che non sia questa Italia, infingarda, bacchettona e meschina. Non ci resta che sperare in loro.
Mario
Lettera 11
A.A.A Cercansi imbalsamatori per Faraoni in via di decadimento.
Viper
Lettera 12
Suggestivo l\'articolo col quale Eugenio Scalfari s\'interrogava ieri sui poteri del Presidente della Repubblica. Difficilmente praticabili però, almeno a mio avviso, i due percorsi che egli sembra prefigurare per togliere di mezzo, in maniera certo traumatica ma non anticostituzionale, l\'attuale presidente del Consiglio. Il primo di questi percorsi prevede che il Presidente della Repubblica, preso atto del marasma in cui versa la nazione e dei gravi pericoli che essa corre a causa degli insanabili conflitti istituzionali, affidi a persona da lui scelta il compito di accertare l\'esistenza di una maggioranza parlamentare a lui favorevole. Percorso a mio avviso pressoché impraticabile visto che è ancora in carica un governo che gode della fiducia dei due rami del Parlamento.
Il secondo percorso prevede, per scelta autonoma del Presidente della Repubblica, la nomina diretta di un primo ministro che avrebbe il compito di presentarsi con un suo programma in Parlamento al fine di ottenerne la fiducia. Cammino anche questo impervio, benché esista un precedente risalente ai primi anni della Repubblica quando Luigi Einaudi, come nota lo stesso Scalfari, nominò presidente del Consiglio l\'onorevole Pella senza che questi avesse una preliminare garanzia parlamentare.
A me sembra meno complicata una terza via. Il presidente Napolitano, nella sua veste di garante supremo della Costituzione dovrebbe rimuovere o dichiarare decaduto il primo ministro Silvio Berlusconi perché, nonostante il solenne giuramento prestato all\'atto della sua nomina, egli ha tradito l\'articolo 54 di detta costituzione che così statuisce: \"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di compierle con disciplina ed onore\"
(Gino Spadon)
Lettera 13
I tempi sono più che maturi per aprire delle \"case chiuse\", è ora di proteggere le ragazze e signore, i clienti, di fare una sorveglianza sanitaria e pagare le tasse.
Steve
Lettera 14
Si dica quel che si vuole, ma un sano stile di vita paga sempre, guardate Silvio, o Mubarak, o ancora Gheddafi: non hanno UN capello bianco.
Giuseppe Tubi
Lettera 15
Basta ! Chiudete Kalispera e costringete Signorini a parlare dei problemi che veramente interessano gli Italiani come fanno sulla 7 con omibus o ancora meglio Gad Lerner(lunedi),la Dandini(lunedi) Floris(martedi),Santoro(giovedi),Ilaria D\'Amico(venerdi),la Gruber(tutti i giorni),Andrea Vianello(tutti i giorni),L\'Annunziata(domenica),Fabio Fazio(sabato e domenica),la Costamagna e il suo amico(sabato e domenica).Aspetto con ansia la Gabanelli e Iacona. Sperando nel tar del Lazio vi porgo i miei saluti . Caino(nessuno tocchi) da Bologna
Lettera 16
Caro Dago, avviso ai navigati: un volta si chiamava TOGA PARTY, ora si chiama PUTSCH
johnbelushi
Lettera 17
Egregio signor Dago, relativamente ai tragici che fatti che stanno accadendo in Egitto, voglio segnalarle che su Repubblica non è ancora apparsa alcuna intervista a Roberto Saviano che ci dia la sua lettura di quanto sta succedendo in quelle terre.
Anacleto Mitraglia
Lettera 18
ma non sara\' la Patrizia pugliese era \"spia\" piu\' efficiente degli intercettatori milanesi?
Lei esibi\' la trascrizione di una conversazione post-coitale....col suo \"cliente.\"
o anche i pm hanno intercettato qualcosa del genere, ma si tengono l\'asso nella manica?
dubbioso
Lettera 19
Caro Dago, è da lungo tempo - dai primi anni ‘90 in poi - che D\'Alema dichiara di voler \"salvare l\'Italia\". Ma in tutti questi anni le uniche cose concrete fatte da Baffino sono: l\'acquisto di un appartamento dopo il coinvolgimento in \"Affittopoli\", l\'acquisto di una nuova barca più bella e moderna della precedente e una
vacanza a St.Moritz, paradiso dei miliardari. Francamente nessuna delle tre sembra essere funzionale al raggiungimento dell\'obbiettivo più volte annunciato.
I.O.
Il Mago Otelma e D\'Alema