CHI TROVA UN GOVERNO, TROVA UN TESAURO! L’IPOTESI DI UN "GOVERNISSIMO DELLA CONSULTA": TUTTI I PARTITI DENTRO GUIDATI DA UN GIURISTA PER REALIZZARE UNA RIFORMA ELETTORALE MAGGIORITARIA A PROVA DI BOMBA – TRA I NOMI SUL TAVOLO IL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE TESAURO MA ANCHE CASSESE E SILVESTRI

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Fabio Martini per la Stampa

 

tesauro tesauro

In queste ore le febbrili trattative tra i partiti dicono che il «governo del Presidente», appoggiato dall' esterno da tutti i partiti, è la soluzione che segretamente piace ai Cinque Stelle e (anche) alla Lega, che i tempi sono ancora lunghi e dunque di «governissimo» si potrà parlare seriamente soltanto fra qualche settimana, quando si saranno consumati tutti gli altri tentativi. Ma in attesa che l'«ora X» arrivi - ammesso che arrivi - nei riservati conversari si sta cercando il profilo «giusto» per sopportare il peso di una formula così impegnativa.

 

Scovare un presidente del Consiglio a tempo che vada bene a Matteo Salvini, a Luigi Di Maio, a Silvio Berlusconi ma anche a quel che resta del Pd è un' impresa hard, che sta ancora al primo step: meglio un economista, un magistrato o costituzionalista?

Sembra un sofisma da «retroscenismo» dei giornali, ma invece rappresenta un bivio che i nuovi capi politici del Paese si stanno ponendo e infatti nelle ultime 48 ore ha preso quota l' idea che la figura di sintesi migliore sia rappresentata da un giurista con competenza sul sistema costituzionale e dotato di un certo know how politico. Una sorta di «governo della Consulta».

 

MATTARELLA MATTARELLA

Nei giorni scorsi era stato sondato il primo scenario: quello di un economista e aveva preso corpo l' ipotesi di Carlo Cottarelli, che aveva incontrato l' informalissima seppur moderata simpatia dei Cinque Stelle, di Forza Italia e del Pd ma non della Lega. E in queste ore i detrattori stanno prevalendo per via di uno di quei pregiudizi che in Italia, dopo la stagione-Monti, rischiano di appesantire il cammino di tutti gli economisti.

 

In attesa di nuovi eventi, l' ex dirigente del Fondo monetario internazionale sta dimostrando stile davanti all' infittirsi delle voci sul suo conto: ieri, a Milano, durante la presentazione del suo ultimo libro, a chi gli chiedeva scherzosamente se in serata avesse presentato la sua opera al Capo dello Stato, Cottarelli ha risposto sorridendo: «Non credo», escludendo che il libro sia un programma di governo.

«Meglio non ripeterlo, con tutte le voci che ci sono... Ho cominciato a scriverlo un anno fa. Ci sono cose che, magari, avrei voluto vedere nei programmi elettorali, ma ho visto altre cose».

 

tesauro tesauro

E così, visto che non ha preso quota l' ipotesi, circolata nei giorni scorsi, di Raffaele Cantone, presidente dell' Autorità nazionale anticorruzione, le attenzioni si sono spostate sulla figura del giurista. Per una ragione semplice: la mission di un ipotetico governo a tempo, sostenuto da tutte le forze politiche, avrebbe il preminente obiettivo di realizzare una riforma elettorale maggioritaria, a prova di bomba.

 

Ecco perché in queste ore circola l' ipotesi di un ex presidente, o di un ex giudice, della Corte Costituzionale. Tra tutti i papabili quelli ritenuti maggiormente attrezzati dal punto di vista della sapienza politica sono tre. Il primo è Giuseppe Tesauro, che oltre ad essere stato presidente della Consulta, è stato direttore dell' Istituto di Diritto internazionale a «La Sapienza» di Roma, direttore della Scuola di specializzazione delle Comunità europee, presidente dell' Autorità garante della concorrenza e del mercato.

cassese cassese

 

Circolano anche i nomi di un altro ex presidente della Consulta, Gaetano Silvestri (molti anni fa è stato iscritto ai Ds), che guidò la Corte quando venne bocciato il Porcellum nel 2014, e di Sabino Cassese, già giudice costituzionale e ministro col governo Ciampi.

 

 

 

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