DAGO PASTORALE AMERICANA
Marco Molendini per “Il Messaggero”
«Non faccio il critico cinematografico», avverte subito Roberto D' Agostino, che stasera debutta nelle vesti del presentatore di un ciclo cinematografico su Cielo, il canale digitale terrestre di Sky (che va in onda anche sul satellite) intitolato, come il libro di Philip Roth, Pastorale americana.
E, infatti, l' ambizione del pacchetto di dieci film è quella di essere rappresentativi della società statunitense in un momento storico come quello attuale, in cui si sta per eleggere il nuovo presidente. Rappresentativi della società statunitense ma non solo, perché come dice l' inventore di Dagospia, il portale di riferimento che racconta gli angoli nascosti della nostra attualità: «Tutto parte dalla società americana».
DAGO PASTORALE AMERICANA
IL CICLO E, allora, ecco che il ciclo comincia con un film intimista come The Hours «che parte dal disastro interiore della protagonista per guardare al mondo che la circonda». Alcuni dei titoli scelti, toccano direttamente il tema delle elezioni. Come Game Change «che rievoca il cambio di strategia dei repubblicani, quando capiscono che Obama ormai è lanciatissimo e cercano Sarah Palin, la mamma di tutti i Trump». Ma non solo.
TAKING CHANCE
Tra i film c' è Taking Chance. Il ritorno di un eroe «dove c' è Kevin Bacon, ma protagonista della storia è una bara con dentro il corpo di un ragazzo di 19 anni caduto in Iraq. Una storia che ti fa capire quando il valore negli Stati Uniti del concetto di patria e della bandiera, da noi invece considerati stucchevoli».
GAME CHANGE
Fra i dieci titoli, non da box office, alcuni mai andati neppure in sala, si spazia dall' avvento di facebook con The social Network alla pioniera dell' erotismo Bettie Page «che negli anni 50 ha cambiato l' immaginario maschile, creato le pin up, il burlesque e giocato col bondage diventando il modello di riferimento per Madonna, Katy Perry, Miley Cyrus». Le presentazioni di D' Agostino sono incorniciate in un luogo speciale, il Vittoriano, «dove è in corso la mostra di Hopper con i suoi quadri a fare da specchio alle storie».
Il 9 novembre Roberto torna anche su Sky Arte con il nuovo ciclo di Dago in the sky, programma che esplora quel territorio contemporaneo compreso tra la fine del medioevo analogico e il nuovo Rinascimento digitale.
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