IL CINEMA DEI GIUSTI - PASSI PER LA MUMMIA IN VERSIONE FEMMINA, LA BONISSIMA SOFIA BOUTELLA, PASSI PER TOM CRUISE IMBOLSITO. MA NON SI PUÒ PRETENDERE DI FAR PASSARE UN CLASSICO HORROR COME “LA MUMMIA” PER UN FILM DI ZOMBIE! - INSERENDOCI ANCHE RUSSEL CROWE COME DOTTOR HENRY JEKYLL (JEKYLL? QUEL JEKYLL?) - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

LA MUMMIA LA MUMMIA

Passi per la Mummia in versione femmina, la bonissima Sofia Boutella, passi per Tom Cruise imbolsito che deve anche questa volta salvare il mondo non si capisce bene perché (è il prescelto, ma de che?), passi per l’archeologa bionda, Annabella Wallis, innamorata di Tom, ma non si può pretendere di far passare un classico horror come La Mummia per un film di zombie… Inoltre inserendoci dentro Russel Crowe come Dottor Henry Jekyll (Jekyll? Quel Jekyll?) e perfino un amico del protagonista, Jake Johnson, che sembra uscire da Un lupo mannaro americano a Londra. No.

 

LA MUMMIA LA MUMMIA

L’idea del reboot di un classico della Universal, La Mummia, per la nuova linea Dark Universal, poteva non essere male, ma il trattamento finale, con l’indecisione tra l’horror serio e l’horror comicarolo, la regia confusa da baracconata in digitale di Alex Kurtzman, e il copione scritto veramente da troppe mani, storia di Kurtzman, John Spaiths, Jenny Lumetg, sceneggiatura di David Koepp, Christopher McQuarry, Dylan Kussman, rendono il film, come hanno scritto in parecchi, “narrativamente incoerente e pieno di cheese and camp”, cioè di cazzatone ridicole.

 

LA MUMMIA LA MUMMIA

“Posso dire una cosa in favore della Mummia. E’ lungo solo 110 minuti, 20 minuti in meno dei Pirati”, scrive gentilmente A.O.Scott. Ma di fatto è ormai certificato come “il peggior film che abbia mai girato Tom Cruise”. Cosa che lo rende, in realtà, piuttosto stracult, se non fosse proprio brutto. Certo, è anche “big, dumb, freaky fun”, con questa Mummia bona che si sposta in Inghilterra per ottenere la sua vendetta succhiando via anima e sangue da chi incontra e si vuole assolutamente accoppiare con Tom Cruise sorvegliato a vista dall’archeologa bona che lavora per Russell Crowe, davvero troppo sovrappeso, che tiene il mostro dentro di sé chiuso dentro il suo corpaccione grazie a una iniezioncina. Boh? Ma che film stiamo vedendo?

 

LA MUMMIA LA MUMMIA

Ho speso 14 euro e 60, magnum compreso, al The Space per un vederlo in un 3D inutile se non dannoso, e non ho neanche un grande momento sexy con la Mummia Sofia Boutella o un vero momento horror. Sono fintissimi anche i topi che saltano addosso a Tom Cruise ripresi da qualche vecchio film di Dracula. Da rimpiangere La Mummia del 1999 con Brendan Fraser… Ora.

 

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Sofia Boutella, che recitava senza parole e senza gambe in Kingsman, ha la grazia di una vera eroina di horror di serie B alla Veronica Carlson. Quando si trasforma da mummia alla Mattarella in femmina c’è anche qualche sprizzo di animazione a passo uno (credo) che mi prende. E’ buona anche l’idea che Tom Cruise e il suo socio, Jake Johnson, vadano in giro nel deserto dell’Iraq in mezzo alla guerra, di oggi, alla ricerca di tesori del passato.

 

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Ma la confusione tra grandi mostri del passato e generi è palese e produce solo una grande caciara. Per non parlare delle battute che circolano “I tempi sono cambiati”, dice la Mummia che si rende conto che non siamo più nel mondo dei faraoni. Ma che ne sa, ma che mummia è? O: “Ci voleva un mostro per combattere un mostro!”. Capirai! Insomma, ridateci Boris Karloff, ridateci Christopher Lee. Ridateci Franco Franchi mummia in un vecchio film di Fulci che al poliziotto Nino Terzo che gli chiede i documenti risponde “Mummia sono!”. E ridateci i 14,60 euro che ho speso, Magnum compreso. In sala.

 

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