1 - QUOTIDIANI, VENDITE A PICCO. MA "IL FATTO" VOLA
Da "il Fatto quotidiano"
Continua senza sosta l'emorragia di lettori in Italia. Quotidiani, settimanali e mensili hanno registrato tutti il segno meno davanti alla voce "copie vendute". Tutti tranne il Fatto Quotidiano che, invece, registra un +18 per cento, e Avvenire, che limita le perdite con una modesta crescita dello 0,6 per cento.
L'indagine, condotta dalla Ads (Accertamenti diffusione stampa), si riferisce al periodo maggio 2010-aprile 2011 confrontato con lo stesso periodo dell'anno precedente. I due principali quotidiani italiani, Corriere della Sera e Repubblica, perdono rispettivamente il 3,4 e il 4,4 per cento (490.350 copie di vendita media il primo e 445.822 il secondo). La Stampa di Torino registra una perdita del 6,3 per cento e non va meglio neanche al Sole 24 Ore (in campo economico Milano Finanza sale del 2,8 per cento) e al Messaggero di Roma, con cali del 3,5 e del 3,7 per cento. Batosta anche per Il Giornale e Libero.
Il quotidiano di Alessandro Sallusti arretra del 4,2 per cento, mentre quello diretto da Maurizio Belpietro perde il 2,8 per cento. E mentre l'Unità (nel periodo preso in considerazione dall'indagine il giornale era ancora diretto da Concita De Gregorio) registra una perdita del 18,1 per cento, scendendo a 42.700 copie, il Fatto Quotidiano guadagna il 18 per cento, con una diffusione media di 68.869 copie. La Gazzetta dello Sport, invece, lascia sul terreno il 4,8 per cento.
EZIO MAURONon se la passano meglio i settimanali: L'Espresso e Panorama perdono rispettivamente l'8,9 e il 12,1 per cento. Per quanto riguarda le riviste femminili, oltre alle riviste Mondadori (vedi servizio a lato), Gioia perde il 15,1 per cento, mentre Novella 2000 è in calo del 9,4 per cento. Male anche Anna, che accusa una perdita del 7,3 per cento.
MARIO CALABRESIIn controtendenza Diva e Donna, che guadagna il 7,8 per cento, Top che sale del 8,7 e Vero che vola a +14,7%. Anche in ambito locale la musica non è diversa: mentre il Mattino cala del 2,3 per cento, il Secolo XIX subisce un vero e proprio tracollo, con una perdita del 14,6 per cento. Male anche il Resto del Carlino (-4,9 per cento) e La Nazione (-5,9 per cento).
2 - MONDADORI TRACOLLO IN EDICOLA
Da "il Fatto quotidiano"
Fatto Quotidiano a parte l'editoria italiana non se la passa bene. I dati diffusi dall'Associazione "Accertamenti diffusione stampa" (periodo considerato: maggio 2010-aprile 2011, rispetto alla stagione precedente) scattano una foto drammatica della situazione in edicola.
Particolarmente penalizzati nelle vendite sono le riviste patinate del gruppo Mondadori: il settimanale Panorama ha perso il 12,1 per cento rispetto alla stagione precedente, assestandosi a 356.499 copie di diffusione media. Il diretto concorrente L'Espresso perde invece l'8,9.
Tracollo anche per l'ammiraglia al femminile di casa Mondadori, Grazia, in calo dell'8,9 per cento, a 209.791 copie. Non va bene nemmeno Donna moderna, che lascia sul terreno il 5,7 per cento. Per Men's health, rivista al maschile, la perdita è ancora più consistente: -21,3 per cento.