DA DOMANI ‘L’UNITÀ’ NON SARÀ IN EDICOLA: IL CDR HA PROCLAMATO SCIOPERO A OLTRANZA E DENUNCIATO L’AZIENDA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE - LA FRASE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO: ‘QUANDO LA SCURE SI ABBATTERÀ SU DI VOI, LA MORTE AVRÀ LA MIA FACCIA’ - IN BALLO 20 LICENZIAMENTI SU 28

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maria elena boschi unita maria elena boschi unita

 

Da www.unita.tv

 

Da mercoledì 17 l’Unità non sarà in edicola. Il Cdr ha proclamato uno sciopero da domani a oltranza per comportamento antisindacale dell’azienda, con contestuale avvio dell’azione legale a tutela della redazione davanti al giudice del lavoro. Le due iniziative sono state annunciate nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede nazionale della Fnsi, cui hanno preso parte il segretario nazionale dei giornalisti Raffaele Lorusso, il segretario generale dell’Associazione stampa romana, Lazzaro Pappagallo, il legale della Fnsi, Bruno Del Vecchio, oltre al Cdr e giornalisti del quotidiano fondato da Antonio Gramsci.

caro segretario la rubrica di renzi su l unita caro segretario la rubrica di renzi su l unita

 

“Lo scopo di questo incontro – ha esordito il segretario generale Raffaele Lorusso – è quello di richiamare l’attenzione dei colleghi e dell’opinione pubblica su quello che sta accadendo a l’Unità. Qualche mese fa, come denunciato dal Cdr, l’amministratore delegato aveva risposto ad una sollecitazione del Comitato di redazione con la frase: “Quando la scure si abbatterà su di voi, la morte avrà la mia faccia”.

 

caro segretario la rubrica di renzi su l unita caro segretario la rubrica di renzi su l unita

Un paio di settimane fa, alla richiesta dei colleghi di sapere quando sarebbe stato corrisposto lo stipendio, la risposta è stata: “Quando convincerete le vostre colleghe a ritirare le azioni di pignoramento”. Questo si chiama ricatto. A l’Unità si è superata ogni misura. Per questo abbiamo dato mandato ai legali di procedere per comportamento antisindacale. Un’iniziativa che serve a ristabilire delle corrette relazioni industriali tra azienda, dipendenti e rappresentanza sindacale».

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I giornalisti del Cdr hanno denunciato i 15 giorni di tentativi di parlare con l’azienda per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati, la spada di Damocle di 20 licenziamenti (su 28 dipendenti) che pende da mesi sulle teste dei redattori, l’assenza di un piano industriale ed editoriale.

 

“All’azienda abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere risposte. Se non arriveranno, per la prima nella storia del giornale, daremo vita ad uno sciopero ad oltranza”, ha spiegato il Comitato di redazione.

 

sigfrido ranucci l unita sigfrido ranucci l unita

“I comportamenti tenuti dall’azienda – ha rilevato l’avvocato della Fnsi, Bruno Del Vecchio – configurano quello che nello Statuto dei lavoratori è definito come “antisindacale”. Ma oltre questo c’è da considerare un aspetto più generale che riguarda il rispetto delle regole. Le regole esistono, esiste il contratto di lavoro e questo prevedere chiare prerogative in capo al Cdr. In questo caso è palese la violazione di queste regole da parte dell’azienda. Andremo davanti al giudice per riaffermare il rispetto delle regole”.

massimo pessina massimo pessina

 

Oltre all’azione legale e allo sciopero ad oltranza, il Cdr ha quindi indicato le prossime iniziative che i giornalisti de l’Unità intendono intraprendere: “Chiederemo un incontro urgente ai presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, coinvolgeremo Cgil, Cisl e Uil, chiederemo al ministro Lotti di intervenire. Stiamo lottando per il nostro giornale, ma anche per tutti i giornalisti e per difendere un principio fondamentale del diritto del lavoro. Ci mobilitiamo perché il caso l’Unità non si trasformi in un pericoloso precedente”.

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