DOVE C’È LENZUOLA, C’È IL CAV! - BERLUSCONI SI SCOMODA PER FIRMARE LA PREFAZIONE AL LIBRO “LE LENZUOLA DEL POTERE” DI MICHELE CASCAVILLA E ROBERTO ALESSI - GIRA E RIGIRA IL BANANA FINISCE PER PARLARE DI SE STESSO E DELLA SUA STORIA DI IMPRENDITORE (MA OMETTE LE “SUE” LENZUOLA...)

Condividi questo articolo


Introduzione di Silvio Berlusconi al libro “Le lenzuola del potere” di Michele Cascavilla e Roberto Alessi

 

MICHELE CASCAVILLA ROBERTO ALESSI - LE LENZUOLA DEL POTERE MICHELE CASCAVILLA ROBERTO ALESSI - LE LENZUOLA DEL POTERE

Questo libro racconta una bella storia. La storia di un imprenditore, di un uomo del fare, di una persona coraggiosa che in Italia sceglie un mestiere difficile ed entusiasmante, quello di creare un’impresa. La sua storia, le sue parole, mi ricordano un altro giovane imprenditore, che operava nella Milano degli anni 60, non nel tessile ma nell’edilizia, e che aveva un sogno: costruire delle case, dei quartieri, un’intera città che non fosse solo un tetto sulla testa delle persone, che diventasse un luogo bello, accogliente, pieno di verde, di servizi, di spazi per i bambini e gli anziani.

 

Quel giovane si vide chiudere parecchie porte, altre riuscì ad aprirle ricorrendo a tutta la sua determinazione, a un po’ di improvvisazione e di faccia tosta, a una certa necessaria dose di fortuna. Quel giovane naturalmente ero io. Ricordo benissimo, come se fosse oggi, l’ansia prima di un appuntamento con un potenziale finanziatore, o con un potenziale cliente. Ricordo la soddisfazione, che non è solo economica, nel vedere le mie idee realizzarsi e avere successo.

SILVIO BERLUSCONI E MICHELE CASCAVILLA SILVIO BERLUSCONI E MICHELE CASCAVILLA

 

La storia di Michele Cascavilla è una storia di questo tipo. È la storia di un uomo che crede in quello che fa, crede nella qualità del prodotto e del lavoro, che mette le sue energie e le sue capacità al servizio di un’impresa, con intelligenza e con spirito di sacrificio. Impresa significa investimenti, posti di lavoro, denaro che circola, produzione di ricchezza per tutti, non solo per l’imprenditore.

 

Molti imprenditori anzi rinunciano a ogni piacere che potrebbero trarre dal denaro, perché lo scopo del loro agire non è il denaro ma l’azienda. Sono queste donne e questi uomini che fanno grande il nostro Paese, nonostante tutte le difficoltà che rendono spesso eroico il tentativo di fare impresa in Italia. Sono queste aziende che fanno del Made in Italy un brand di assoluta eccellenza proprio nel campo delle cose belle, dei prodotti di qualità, tessuti, moda, arredamento, enogastronomia, design.

MICHELE CASCAVILLA E ROBERTO ALESSI MICHELE CASCAVILLA E ROBERTO ALESSI

 

Fare impresa in Italia significa scontrarsi ogni giorno con problemi fin troppo noti, dalle infrastrutture carenti a una pressione fiscale esorbitante, dalla burocrazia che soffoca alla giustizia inefficiente e spesso arbitraria, dal costo del lavoro a un sindacato spesso miope e poco collaborativo.

 

Ma significa anche credere in un paese meraviglioso, capace di realizzare cose straordinarie, significa trovare i migliori collaboratori del mondo, significa attingere a un patrimonio di stile, di creatività, di tradizione senza uguali, significa avere fiducia in un Paese che è capace di fare cose straordinarie in momenti straordinari.

MICHELE CASCAVILLA MICHELE CASCAVILLA

 

Per questo mi piace ricordare che Cascavilla, non ancora imprenditore, all’epoca manager di un marchio prestigioso, ebbe una parte in un momento drammatico ma anche straordinario della storia del nostro Paese e dei miei governi: partecipò alla scommessa di allestire in pochi giorni, all’Aquila sconvolta dal terremoto, il G8, grazie al quale i potenti della Terra videro con i loro occhi il disastro, e si impegnarono a collaborare alla ricostruzione.

 

I riflettori del mondo intero in quell’occasione si accesero sul martirio della città abruzzese e del suo territorio. All’Aquila - nell’allestire a tempo di record le strutture per il G8 e poi nel fornire una casa dignitosa e sicura a chi l’aveva persa - il nostro Paese ha compiuto un’impresa eccezionale. Sono molto orgoglioso di aver guidato questa impresa come Presidente del Consiglio, e sono grato a tutti coloro che hanno collaborato a renderla possibile. Michele Cascavilla è una di queste persone. Questa prefazione è anche un modo per dirgli grazie.

ROBERTO ALESSI E LA MOGLIE BETTA GUERRERI ROBERTO ALESSI E LA MOGLIE BETTA GUERRERI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."