1. ELKANN MICA MOLLA LA FISSA DEL “CORRIERE DELLA SERA” E SPEDISCE DUE AVVOCATI DA DE BORTOLI CON UN’OFFERTA PAZZESCA PER TOGLIERE IL DISTURBO DA VIA SOLFERINO 2. ORA IL PALLINO È NELLA MANI DEL DIRETTORE CHE HA DAVANTI DUE STRADE: ACCETTARE LA DOVIZIOSA OFFERTA E DIMETTERSI. OPPURE, ED È QUESTA LA STRADA CHE SEMBRA PERCORRERE, ALLEARSI CON IL DUO DELLA VALLE-CAIRO PER SBATTERE AL MURO IL “POVERO IMBECILLE” (COPY SCARPARO) CHE VUOLE IMPORRE IL “FAMIGLIO” CALABRESI 3. OVVIAMENTE, LA MOSSA DI DE BORTOLI NON POTEVA NON ESSERE IN DUPLEX CON IL SUO “PADRINO” ABRAMO BAZOLI CHE SAREBBE PRONTO A FARE UN PATTO PURE CON IL DIAVOLO (DELLA VALLE) PUR D’IMPEDIRE ALLA FIAT-CHRYSLER (AZIONISTA DI MAGGIORANZA RELATIVA IN RCS), LA NOMINA DEL DIRETTORE DELL’EX PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO 4. IN CASO DI STALLO, TRA I PAPABILI IL NOME DI ROBERTO NAPOLETANO (CHE SMENTISCE)

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Vianello Mucchetti DeBortoli DeBenedetti Bazoli GeronziVianello Mucchetti DeBortoli DeBenedetti Bazoli Geronzi

Se anche dopo la pubblicazione del "Il Direttore", il thriller scritto per Chiarelettere dal suo ex amico Luigi Bisignani, resta il mistero su come cinque anni fa Flebuccio de Bortoli arrivò alla guida del "Corriere della Sera" dopo aver rinunciato alla presidenza della Rai offertagli da Berlusconi, rischia di trasformarsi in un casalingo "giallo" alla Fruttero & Lucentini la sua uscita da via Solferino.

DELLA VALLE ELKANNDELLA VALLE ELKANN

L'ingarbugliata vicenda si snoda, infatti, tra la Torino degli Agnelli, che vorrebbero imporre alla direzione il loro Mariopio Calabresi oggi alla "Stampa" ma non ha i consensi nel consiglio di amministrazione di Rcs per farcela; Milano in cui opera il presidente di Intesa Abramo Bazoli con il suo alone miracoloso di eterno "padrino" di via Solferino; Firenze dove, stando alle ultime voci, si sarebbe rafforzato, complice l'amore comune per squadra di calcio la Fiorentina (e tanto altro), l'asse Renzi-Della Valle per impedire al nipote dell'Avvocato il blitz sul Corrierone.

de bortolide bortoli

Il che rivelerebbe che lo scarparo di Casette d'Ete non si sarebbe messo "l'anima in pace" come rivelato invece da Yaky Elkann nella sua recente uscita pubblica. Anzi.

Visto che non ha il consenso nel cda di Rcs, è di queste ore il nuovo tentativo del rampollo Fiat di convincere Flebuccio a girare i tacchi da via Solferino. La trattativa viene portata avanti da due avvocati del clan Agnelli che hanno il mandato di offrire una buonuscita extra da poter trasformare De Bortoli in un lingotto.

GIOVANNI BAZOLI E ROMANO PRODI FOTO LAPRESSEGIOVANNI BAZOLI E ROMANO PRODI FOTO LAPRESSE

A questo punto, il pallino è nella mani del direttore che ha davanti due strade: accettare la doviziosa offerta e togliere il disturbo. Oppure, ed è questa la strada che sembra percorrere, allearsi con Della Valle-Cairo per sbattere al muro dell'arroganza il "povero imbecille" torinese (copy Della Valle) che vuole imporre il "famiglio" Calabresi.

renzi e della valle mani in tascarenzi e della valle mani in tasca

Ovviamente, la mossa di De Bortoli - che si è messo nelle mani di un famoso giuslavorista milanese con cui spesso passa le vacanze in barca - non poteva non essere in duplex con l'arzillo vecchietto di Banca Intesa che sarebbe pronto a fare un patto pure con il diavolo allo scopo d'impedire alla Fiat (azionista di maggioranza relativa in Rcs) la nomina del direttore dell'ex primo quotidiano italiano.

ROBERTO NAPOLETANOROBERTO NAPOLETANO Mario Calabresi E JOHN ELKANNMario Calabresi E JOHN ELKANN

Anche in caso di vittoria, con Flebuccio che si dimette e intasca, a Torino oggi sono più disponibili a fare un passo indietro sulla candidatura unica di Calabresi e a vagliare altre opzioni. Da escludere l'arrivo dell'attuale direttore del Tg1, Mario Orfei, che potrebbe essere interessato all'offerta dell'Rcs per traslocare alla Gazzetta dello Sport - Andrea Monti lo danno in uscita -, tra i soliti papabili il più quotato, sotto tutti i punti di vista, è Roberto Napolitano che dopo il Messaggero sta facendo molto bene anche al Sole24Ore e ha buoni rapporti sia con Torino, sia con Montezemolo.

Del resto il nome di Napoletano - che nei giorni scorsi ha seccamente smentito eventuali candidature - già era emerso con forza cinque anni fa prima del salto mortale di Ferruccio de Bortoli dalla Rai al ritorno miracoloso in via Solferino.

 

 

 

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