L’EROS DEI GIUSTI - SOLO UN PAESE EVOLUTO SA OMAGGIARE IL GRANDE PORNO - AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK RETROSPETTIVA SU RADLEY METZGER, 85 ANNI DI CINEMA E SCOPATE

“Esotika Erotika Psicotika” è una curiosa versione dei “Sei personaggi in cerca d’autore” e secondo Wahrol “un oltraggioso capolavoro kinky”. Con “Little Mother” raccontò la storia di Evita Peron, ma in Croazia (!). E poi “The Opening of Misty Beethoven” e “The Tale of Tiffany Lust”, capolavori del genere...

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Marco Giusti per Dagospia

 

therese and isabelle therese and isabelle

Gloria a Radley Metzger e al suo “doppio” Henry Paris, il nom de plume con cui firmava gli hard. Il regista di capolavori soft e porno come “Esotika Erotika Psicotika”, “Camille 2000”, “Carmen Baby”, “Therese and Isabelle” e “The Opening of Misty Beethoven” a 85 anni viene omaggiato con una retrospettiva di otto film al Film Society of Lincoln Center di New York.

 

Si vedranno oltre ai quattro nominati prima, anche “Little Mother”, la versione alla Metzger della vita di Eva Peron, “Score”, il suo primo hard del 1974, “The Image” e “The Cat and the Canary”, il suo unico giallo normale con gran cast, Honor Blackman, Edward Fox e Olivia Hussey.

therese and isabelle therese and isabelle

 

Preceduta da dotti saggi di studiose femministe, come Linda Williams, che ha recentemente pubblicato una raccolta di saggi sul tema, “Porn Studies” e si è specializzata nel porno negli ultimi vent’anni, la riscoperta di Radley Metzger, per noi europei, non è certa una cosa nuova, visto che il regista e produttore non solo ha bazzicato molto l’Italia e l’Europa, ma, assieme a Jesus Franco, Max Pecas e pochi altri forma una specie di élite del cinema erotico, indistinguibilmente soft o porno, che si è sempre segnalato per temi bizzarri, accuratezza delle inquadrature, eccessi intellettualistici e vero lavoro sulla costruzione delle star.

 

the lickerish quartet (1970, 88 minutes) the lickerish quartet (1970, 88 minutes)

Metzger, anche se nato a New York, aveva la fissazione per il cinema d’autore e per la cultura europea. Da giovane era stato montatore e regista di trailer per la Janus Film, la casa di distribuzione americana che lanciava, spesso rimontandoli, i film europei d’autore, da Fellini a Bergman (ma anche il recente “La grande bellezza” è distribuito dalla Janus Film). Lavorò pure al doppiaggio di “… e Dio creò la donna” di Roger Vadim con Brigitte Bardot. Nel 1960 si mette in proprio e fonda la Audobon Films, che rimonta e distribuisce film europei.

 

the lickerish quartet (1970, 88 minutes)) the lickerish quartet (1970, 88 minutes))

Scopre il porno soft lanciando in America il film scandalo svedese “Io sono una donna” di Mac Ahlberg con la bellissima Essy Persson, divinità del sesso che Metzger vorrà coprotagonista nel 1968 del suo “Thérese and Isabelle”, sua personale versione di un romanzo lesbo chic di Violette Leduc. Come regista inizia nel 1961 insertando anonimamente film europei. Ecco così “Dark Odissey”,  o “La baia del siderio” di Max Pecas, poi “Dictionary of Sex” con Pierre Brice. Il suo primo vero e proprio soft è “The Dirty Girls” del 1965 con Reine Rohan, seguito da “Gatte in calore” (“The Alley Cats”) con Anne Arthur e Uta Levka, che sarà protagonista anche di “Carmen Baby”, versione porno della Carmen di Merimée.

the lickerish quartet (1970, 88 minutes) the lickerish quartet (1970, 88 minutes)

 

Da regista Metzger si diverte a mettere in scena grandi storie classiche europee, “La Carmen”, ma anche “La Signora delle camelie” di Alexandre Dumas, ambientandole oggi in Germania, a Parigi o a Roma. È per noi italiani un assoluto divertimento vedere la sua “Camille 200” interpretata da Daniéle Gaubert e Nino Castelnuovo come Marguerite e Armand, in mezzo alla Roma del 1969, fra orge, droghe e artisti eccessivi dell’epoca di Schifano. In “The Lickerish Quartet”, che da noi si intitolò “Esotika Erotika Psikotica”, e che Andy Wahrol definì “un oltraggioso capolavoro kinky”, Metzger mette in scena Pirandello e i suoi “Sei personaggi in cerca d’autore”.

the lickerish quartet (1970, 88 minutes) the lickerish quartet (1970, 88 minutes)

 

Nel film ci sono Frank Wolff, l’italiana Silvana Venturelli, Paolo Turco e la musica di Stelvio Cipriani. Il film è un delirio, ma è di grande eleganza di regia e di fotografia. I film di Metzger sono curatissimi formalmente, anche i suoi hard successivi e la presenza di ragazze bellissime rende il tutto qualcosa di più di un porno soft o hard  da exploitation. In “Little Mother” ambienta in Croazia la storia di Evita Peron con attori tedeschi, Christiane Kruger, Siegfried Rauch oltre che il futuro produttore Mark Damon.

the image (1975, 89 minutes) the image (1975, 89 minutes)

 

Nel 1974 passerà all’hard, cambiandosi appunto il nome in Henry Paris, ma mantenendo la bellezza di ripresa e il gusto dei suoi soft. Sarà un passaggio naturale a quel tempo e otterrà grandi successi internazionali con “The Private Afternoons of Pamela Mann” con Barbara Bourbon e Derby Lloyd Rains, “The Opening of Misty Beethoven” con Constance Money, uno dei capolavori dell’hard mondiale, che diventerà anche un musical nel 2004.

 

score (1974, 90 minutes) score (1974, 90 minutes)

Alla fine degli anni 70 tornerà al cinema normale con “Il gatto e il canarino” in versione inglese, gran cast e grande scenografia, ma nessuna vera ispirazione. Nel cinema normale, infatti, Metzger sembra uno dei tanti registi del tempo, è nell’erotico che eccelle. Ci tornerà col suo tardo capolavoro “The Tale of Tiffany Lust” del 1981, mentre nel 1986 scriverà per la regia di Gèrard Lobeau “Les fantomes de Miss Jones”.

score (1974, 90 minutes) score (1974, 90 minutes)

 

La rassegna andrebbe presentata anche da noi, in Italia, se l’hard non fosse ancora visto come un qualcosa di vergognoso, un oggetto da nascondere, anche se poi ne eravamo grandi produttori e distributori e la maggior parte delle commedie degli anni ’70 avevano doppie versioni per l’esportazione, anche le più impensabili. Credo che l’attività di Metzger, come quella di molti produttori e distributori di porno, sia stata molto più vasta di quelle che riportano le biografie. E ci sarebbe qualcosa da dire anche su come i film europei fossero massacrati nelle versioni americane. Ma questa è un’altra storia.

 

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