FANTA-MANIACI, IN PIEDI: OGGI E’ L’“ALIEN DAY”! - NEL MONDO SI CELEBRA IL FILM DI RIDLEY SCOTT CON EVENTI E MARATONE AL CINEMA - I FAN DOVRANNO ASPETTARE L’11 MAGGIO QUANDO USCIRÀ “ALIEN: COVENANT”, NUOVO PREQUEL DOPO “PROMETHEUS” CHE RIALLACCIA I FILI DELLA SAGA (VIDEO)

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Fulvia Caprara per “la Stampa”

 

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

Per quasi 40 anni la domanda di fondo non ha avuto risposta, adesso l' attesa sta per finire. Parola di Ridley Scott che, in Alien: Covenant (nei cinema dall' 11 maggio con anteprime il 10) riallaccia i fili del saga, ambientando il racconto a dieci anni di distanza dai fatti di Prometheus e garantendo orrore allo stato puro, proprio a partire da quel quesito irrisolto: «Finora nessuno si è chiesto chi ha creato Alien e perché. Si è detto che potevano averlo inventato mostri, divinità, oppure ingegneri dello spazio. Ma non è così, il nuovo film capovolge la prospettiva».

 

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

Alla quiete irreale che aleggia a bordo della nave colonizzatrice Covenant, diretta verso un pianeta dall'atmosfera idilliaca, si contrappone l' oscurità di una minaccia spaventosa, la tensione della fuga, l'incontro faccia a faccia con un mostro invincibile: «Spero che il film faccia sentire gli spettatori davvero a disagio, che aumenti le pulsazioni dei loro cuori, che secchi loro la gola e che, allo stesso tempo, li renda incapaci di staccare gli occhi dallo schermo. Oggi è difficile spaventare la gente, ma si possono creare incubi, ed è una buona cosa».

 

FASSBENDER ROBOTIZZATO

Incubi che, come accadde per il primo Alien , nel 1979, e poi nel secondo, Alien Scontro finale, diretto nell' 86 da James Cameron, affondano le loro radici nella nostra interiorità e nell'evolversi del contesto sociale in cui viviamo. Il prototipo, tra i capolavori della fantascienza mondiale, affidava per la prima volta a una donna, alla fine di anni segnati dal movimento femminista, il ruolo dell' eroe che si contrappone alla bestia e lotta per salvare i propri compagni.

 

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

Nella figura dell'ufficiale di volo Ellen Ripley, interpretata da Sigourney Weaver, in tanti lessero il frutto delle battaglie per la parità dei sessi. Solo le donne, capaci di generare, possono guardare in faccia i nostri timori più occulti. Una verità confermata nei vari capitoli della serie, sempre sotto la spinta ancestrale che motiva il successo degli horror e dei fantasy, la necessità di rappresentare l' ignoto, di dare forma e corpo alle nostre paure.

 

Anche in Alien-Covenant la missione è compiuta. Si vedrà un nuovo, raccapricciante, modello di Xenoformo, si vedrà il capitano Oram (Billy Cudrup), insieme alla moglie biologa Karine (Carmen Ejogo) fare rotta verso il pianeta «Origate - 6» con la navicella spaziale che dà il titolo al film carica di embrioni per ripopolare la meta.

 

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

Si vedranno il Capitano Jacob (James Franco) con la compagna Daniels, interpretata da Katherine Waterston, vice-comandante di Oram, destinata in qualche modo a richiamare la figura di Ripley, e si vedrà, nel doppio ruolo dell' androide più evoluto Walter e del suo predecessore David, il fascinoso, qui robotizzato, Michael Fassbender: «Walter è lì per proteggere e servire - spiega l'attore - come un bravo poliziotto. È estremamente razionale e libero dalle emozioni anche con chi, come Daniels, cerca in lui un' impossibile corrispondenza emotiva».

 

Per Waterston, che Scott ha scelto dopo averla vista in Vizio di forma di Paul Thomas Anderson, l'eredità di Weaver poteva essere un carico pesante: «Ridley è un regista che ha sempre ritratto le donne in un modo onesto e credibile, e poi è attratto da questo tipo di personaggi». La sua Daniels non è nata eroina, ma è costretta a diventarlo, man mano che gli eventi diventano più drammatici: «Sa riflettere in modo chiaro nei momenti di crisi, per questo mi è stato più facile calarmi nei suoi panni. Non è nata per combattere, e io non credo che esistano persone così».

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

 

Mentre sulla nuova avventura, girata in 74 giorni tra Australia e Nuova Zelanda, si concentra l' attenzione dei fan sparsi per il mondo (oggi è l'«Alien day», e il vecchio titolo sarà proiettato nella versione rimasterizzata in 6 città d' Italia, seguito da un saluto del regista e da un breve assaggio della nuova opera) Ridley Scott sta già progettando altri due prequel, senza escludere la possibilità che Sigourney Weaver torni a far parte della squadra, magari in forma digitalmente riveduta e corretta.

 

ALIEN COVENANT ALIEN COVENANT

La mitologia di Alien continua, anche se, come dice l' autore, «il sottotesto è sempre lo stesso. Persone costrette in un luogo oscuro e pericoloso, in attesa di sapere chi morirà per primo e chi invece sopravviverà». In fondo in fondo, una condizione psicologica universale, l' incubo dell' essere vivi, sapendo che a un certo punto finirà.

 

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