FOREVER YOUNG - L’EPOCA DA INCUBO IN CUI TUTTI SONO COETANEI DI TUTTI - PADRI CINQUANTENNI CON LA TARTARUGA, MADRI CHE SI VESTONO E TRUCCANO COME LE FIGLIE: LE DISTANZE TRA LE GENERAZIONI SI SONO ASSOTTIGLIATE - MA COSÌ AL CARISMA E ALL’AUTOREVOLEZZA (ANCHE A SCUOLA) ABBIAMO PREFERITO LA COMPLICITÀ - MA IN QUESTO MODO I GIOVANI NON ASCOLTANO PIU’ NESSUNO...

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Estratto dell’articolo di Mauro Covacich per www.corriere.it

 

antonella mosetti scopre il culo della figlia asia antonella mosetti scopre il culo della figlia asia

[…] Risulta difficile per chiunque, ormai, stimare l’età di una persona. La cura del corpo, la sua meticolosa manutenzione, ma soprattutto i nuovi comportamenti volti, diciamo, a valorizzarlo, rendono pressoché invisibile il passaggio da una fase dell’esistenza all’altra. Le donne, in particolar modo, sembrano muoversi in una dimensione mentale che le rende indistinguibili dalle loro figlie e dalle loro madri; un fluido di aspettative, volizioni e impulsi assolutamente invariato dalla pubertà in poi.

 

asia nuccetelli e antonella mosetti 1 asia nuccetelli e antonella mosetti 1

Si vestono allo stesso modo, si truccano allo stesso modo e frequentano gli stessi social network. Ma si tratta di un fenomeno via via anche maschile. Nonni giovanotti, nonne eterne ragazze, genitori di cinquantenni con la tartaruga, a loro volta padri di mocciose sciantose, eccetera eccetera: insomma, diverse generazioni fuse in una plaga di coetanei. Il che ha migliorato solo in apparenza la qualità della vita, diffondendo uno stato perenne di ansia riguardo al proprio aspetto, ovvero al rischio, sempre dietro l’angolo, di un’improvvisa inadeguatezza alle richieste del mondo.

 

Le cose poi si complicano ulteriormente di fronte al cosiddetto processo educativo. Difficile educare una figlia se, quando ti confessa di essersi fatta un tatuaggio, tu ti scopri l’anca e gliene mostri uno più grande del suo (come nello spot pubblicitario). Certo, avrebbe dovuto chiederti il permesso, e tu ora dovresti farglielo notare, però così almeno te la compri, le dai prova della tua complicità. La complicità tra genitori e figli sembra l’ultima via praticabile di fronte alla scomparsa dell’autorevolezza.

niccolò bettarini niccolò bettarini

 

In una plaga di coetanei come si fa a essere autorevoli? L’autorevolezza nasce dal carisma, e il carisma dal ruolo, dalla distanza, dalla differenza costitutiva della figura dell’adulto. Ma se l’adulto somiglia così tanto al ragazzo che è stato, allora può tutt’al più puntare sulla complicità, sull’amicizia. Ed ecco i padri amici dei figli, le madri delle figlie.

 

Lo stesso vale per i nonni e le nonne, la cui saggezza un tempo pioveva dall’alto, o perlomeno da fuori campo, perché i vecchi erano allenatori, o al massimo capitani non giocatori, e ora invece stanno lì a zampettare insieme agli altri, in attacco, in difesa, e tutti gli vogliono un gran bene, ma nessuno è interessato a prestargli ascolto. […]

 

FRANCIA - UNO STUDENTE MINACCIA L INSEGNANTE CON UNA PISTOLA FRANCIA - UNO STUDENTE MINACCIA L INSEGNANTE CON UNA PISTOLA

[…] Gli insegnanti, […] non hanno più la distanza, né il distacco che un tempo assicurava loro il carisma necessario a rendere interessante il sapere, quindi abbassano lo sguardo, o peggio, alzano la voce. Come i genitori e come i nonni, hanno perso il loro fascino, in altre parole, il loro segreto (è questo che dice la persona affascinante: ho un segreto per te).

 

In una plaga di coetanei forse aumenta la complicità, ma svanisce il segreto. Dove non c’è differenza, non c’è segreto. E dove non c’è segreto, non c’è desiderio. Accade senza che sia colpa di nessuno. A un certo punto l’età non conta più ed è quasi impossibile indovinarla. Questo fatto […] impedisce a un ragazzo di ascoltare con interesse anche se a parlare è il suo professore, soprattutto se è il suo professore.

 

[…] Era un’insegnante di storia quella aggredita in una scuola della Brianza. Chissà quante volte avrà spiegato il discorso di Mussolini dal balcone di piazza Venezia, il 10 giugno del 1940. I suoi alunni si sono difesi a colpi di sedia […] La storia non serve più. Perché mai dovremmo attardarci a studiare il passato, se la vita umana non ha più età?

 

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