IL FUTURO DEI VIDEOGAMES - ARRIVA OGGI IN ITALIA “PLAYSTATION NOW”, IL SISTEMA DI “CLOUD GAMING” CHE PERMETTERÀ, PAGANDO 15 EURO AL MESE, DI GIOCARE A 600 TITOLI CHE ARRIVANO ANCHE DALLE PRECEDENTI VERSIONI DELLA CONSOLE E CHE SARANNO DISPONIBILI ANCHE PER I PC - E’ UNA SPECIA DI NETFLIX DEI VIDEOGAMES - CI SONO VOLUTI CINQUE ANNI PER AVERE PLAYSTATION NOW IN ITALIA E LA DECISIONE È ARRIVATA IN BASE ALLE ATTUALI CONDIZIONI DEL NOSTRO SISTEMA DI INFRASTRUTTURE…

-

Condividi questo articolo


Lorenzo Fantoni per www.lastampa.it

 

Dopo un’attesa durata cinque anni e una fase di test di durata un mese oggi arriva in Italia PlayStation Now , la piattaforma di cloud gaming di Sony che permetterà ai possessori di una PlayStation 4 di giocare oltre 600 giochi e a quelli PC di giocare per la prima volta alle esclusive dell’azienda giapponese direttamente in streaming, sfruttando la propria connessione internet e i server targati PlayStation. Un vero e proprio Netflix dei videogiochi targato Sony.

PLAYSTATION NOW PLAYSTATION NOW

 

Come funziona

La connessione minima richiesta per utilizzare PlayStation Now è di 5 megabit, che ovviamente rappresentano una soglia minima di sufficienza che basta giusto se nessun altro in casa sta sfruttando la banda larga. Ci si può iscrivere con un abbonamento a cadenza mensile da 14,99 € o annuale da 99,99 €, che vengono scalati dopo i sette giorni di prova gratuita.

 

Puoi essere il primo a saperlo. Scopri le nostre inchieste

Chi gioca su PlayStation 4 può decidere se farlo in streaming o scaricando il titolo in locale sulla console. Avere il gioco sul proprio hard disk permette di poter sfruttare anche tutti i contenuti aggiuntivi del titolo, il 4K e l’HDR se disponibili, mentre se si gioca in streaming ci sono solo i 720p, e la possibilità di avere i salvataggi direttamente sulla propria console. Con una connessione abbastanza potente è possibile scaricare un gioco mentre se ne prova un altro.

PLAYSTATION NOW PLAYSTATION NOW

 

L’utenza PC invece potrà solo giocare in streaming con una risoluzione a 720p, salvataggi in cloud e nessuno accesso a eventuali espansioni del titolo. In questo caso è possibile usare i gamepad PlayStation connessi via cavo o altre eventuali periferiche compatibili, tra cui anche quelle della concorrenza.

 

Questa è senza dubbio la caratteristica più interessante del servizio, visto che permetterà anche a chi non ha mai avuto una PlayStation in casa di provare titoli anche abbastanza recenti, come la saga di Uncharted. L’obiettivo neanche troppo nascosto di Sony è che questa funzione sia un po’ un Cavallo di Troia e spinga qualche utente PC a comprare la console.

 

In ogni caso per giocare online con i titoli PlayStation Now non sarà richiesto anche l’abbonamento a PlayStation Plus, che invece resta indispensabile per chi vuole farlo con i giochi che ha comprato.

 

Il catalogo

PLAYSTATION NOW PLAYSTATION NOW

Al momento è possibile scegliere tra circa 600 giochi a cui via via se ne aggiungeranno sempre di nuovi. Ovviamente sarà molto difficile poter giocare ai titoli più attuali, ma per gli amanti del retrogaming sarà possibile scovare anche titoli della PlayStation 2 e 3, oppure rigiocare il primo Red Dead Redemption. Si tratta insomma di una soluzione ideale per chi cerca un amplissimo catalogo che spazia dai titoli per famiglia a quelli più ricchi di violenza e azione senza la fretta dell’ultima novità e pagando poco più di un gioco in tutto l’anno.

 

La prova

Abbiamo ovviamente testato PlayStation Now in condizioni ottimali, ma dalla prontezza dei comandi è difficile avvertire la differenza tra gioco in remoto e locale. La questione è diversa per quanto riguarda l’aspetto visivo, visto che ovviamente un titolo in locale può girare a una risoluzione maggiore, ma per tutti i titoli più vecchi non rappresenta un problema. L’interfaccia del menù è abbastanza semplice, anche troppo, sarebbe stato bello poter cercare i giochi non solo in base al genere, al nome o alla classificazione d’età, ma anche in base all’anno o al sistema di riferimento, così da aiutare chi cerca vecchie gemme in un catalogo sempre più grande. Nel frattempo, le PlayStation 4 vendute hanno toccato quota 91 milioni.

 

PLAYSTATION NOW PLAYSTATION NOW

L’arrivo in Italia

Ci sono voluti cinque anni per avere PlayStation Now in Italia e la decisione è arrivata in base alle attuali condizioni del nostro sistema di infrastrutture, che ha permesso alla banda larga di entrare in sempre più case. Attualmente tre case su quattro in Italia sono connesse con una velocità media di 15 megabit, che vengono utilizzati soprattutto per fruire di serie tv e altri contenuti on demand.

 

“Playstation Now è per noi un modo di offrire al giocatore ancora più scelta di contenuti – spiega Marco Saletta, general manager di Sony Interactive Entertainment Italia, da poco anche nuovo presidente di Aesvi, l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi nel nostro Paese – la strada che stiamo percorrendo è quella di dare libertà assoluta al giocatore di scegliere il prodotto che preferisce. Per noi la console rimarrà un dispositivo centrale ancora per molti anni, la disponibilità di banda larga ora c’è, ma l’hardware casalingo garantisce ancora molte cose: stabilità, gioco online, qualità visiva. Oggi è rischioso pensare di poter fare senza console, puntando solo sul cloud”.

 

“In questo scenario sempre più variegato la vera concorrenza è ormai sui contenuti, vincerà chi saprà fornire forse non la tecnologia migliore, ma i contenuti più avvincenti”.

 

Ma quali sono le aspettative per il mercato italiano? “Onestamente siamo molto curiosi e non abbiamo particolari aspettative, perché sappiamo che è un mercato un po’ strano. I primi mesi ci serviranno per gestire la domanda e la nostra capacità di gestirla, potremo capire quali titoli saranno i più richiesti e quali no. La nostra idea è quella di aggiungere una decina di titoli ogni mese e adesso inizieremo una lunga fase di studio”.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…