Paolo Lepri per il "Corriere della Sera"
CARLO PEDERSOLI BUD SPENCER CON MOGLIEGridavano «altrimenti ci arrabbiamo» , proprio come il titolo di uno dei film più famosi di Bud Spencer, i manifestanti che sono scesi in piazza lunedì a Schwäbisch Gmünd, cittadina del Baden Württemberg che si trova a cinquanta chilometri da Stoccarda. E avevano ragione, perché la volontà popolare va rispettata. In un referendum online la maggioranza dei cittadini votanti si era espressa per dedicare all'attore italiano il nuovo tunnel stradale appena finito di costruire.
Niente compromessi, come quello annunciato ieri al termine del consiglio comunale, dove quarantadue consiglieri si sono espressi a favore e sette contro: dare il nome dell'eroe di Piedone lo sbirro alla piscina del paese. Come andrà a finire? È quasi scontato. I tedeschi sono obbedienti, quasi tutti i partiti sono decisamente per l'opzione di riserva e, in fondo, il partner di Terence Hill è stato anche un grande nuotatore.
0ba36 bud spencerLe immagini della manifestazione, precedute da un fitto tam tam su Facebook, sono finite perfino sul compassato Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il sindaco, il cristiano democratico Richard Arnold, si è difeso sostenendo che nella consultazione su Internet avevano votato anche tanti forestieri. Una verifica finale è prevista a settembre, ma per i «ragazzi del tunnel» la sconfitta, come dicevano, sembra molto probabile. Sempre che non intervengano i Verdi a mettere i bastoni tra le ruote. In un primo tempo la portavoce locale, Brigitte Abele, aveva detto che sarebbe stato difficile ignorare i risultati del referendum.
Ma l'impressione è che questa cittadina, famosa per i lavori artigianali in argento, sia destinata a tornare alla sua tranquillità. Non è nemmeno brutta, Schwäbisch Gmünd, con la sua storica piazza del mercato, il municipio, le verdi colline che la circondano. L'unico legame con il mondo del cinema che aveva avuto fino ad oggi era stato quello di essere il luogo dove fu battezzato l'attore Peter Ustinov (il Nerone di Quo vadis?) figlio di un russo tedesco che lavorava a Londra per i servizi segreti britannici.
sw80 bud spencerMa c'è chi racconta che Bud Spencer (che prima di prendere il suo nome d'arte dalla birra Budweiser e da Spencer Tracy si chiamava Carlo Pedersoli ed è stato il primo atleta italiano a scendere sotto il minuto nei cento metri stile libero) un giorno abbia fatto una gara nella piscina di Schwäbisch Gmünd. Anzi, tra i «ragazzi del tunnel» meno giovani c'è chi dice di averlo conosciuto e di avergli stretto la mano. Metteteci questo e aggiungete il vero e proprio culto che esiste per lui in Germania, dove per esempio c'è un gruppo musicale che si chiama Spencer &Hill, e si spiega la rivolta che ha scosso il Baden Württemberg.
bud-spencer-autobiografiaL'autobiografia Mein Leben, meine Filme ha venduto oltre centomila copie ed è stata per settimane in testa alla classifica dei bestseller. Non è difficile vedere in giro ragazzi con la sua faccia sulla maglietta o addirittura tatuata sulla pelle. E lui che pensa di questa storia del tunnel? Sembra che abbia fatto sapere di essere molto onorato di vedersi intitolata anche la piscina. «Se non avessi fumato, nei cento stile libero- ha detto spesso - sarei stato tra i primi tre nel mondo».
crb32 bud spencerIn Germania lo amano e lui ricambia questo amore. Ha anche avuto una bambinaia tedesca. Ma in realtà le tremila lettere che questo gigante ottantunenne (che nella sua lunga vita ha fatto anche lo scaricatore di sacchi di farina al porto di Buenos Aires e il tecnico per la costruzione di strade nella giungla amazzonica) riceve ogni mese gli arrivano da tutto il mondo. «Perché - ha detto in una recente intervista - io e Terence Hill, un amico con il quale non abbiamo mai litigato, abbiamo scoperto il comic western. Ce lo hanno copiato poi gli americani.
Nacque ispirandosi al cinema muto, alla gestualità di Chaplin e Buster Keaton che fanno ridere senza parlare. Con quella vai ovunque nel mondo, la comicità "di parola"rischia di farti rimanere nei confini. Poi è piaciuto il mio personaggio, perché ognuno di noi ha qualcuno a cui darebbe un cazzotto in testa e io lo faccio in modo comico» . E poi la gente, come insegna questa vicenda, ha soprattutto molto bisogno di sorridere.