1. GIUSEPPE CRUCIANI: “STA CROLLANDO IN QUESTE SETTIMANE TUTTO QUEL MURO DI IPOCRISIA CHE HA SEMPRE ACCOMPAGNATO L'AMBIENTE DI SINISTRA DEL CINEMA ITALIANO E AMERICANO”
2. "SI VIENE A SCOPRIRE CHE GLI STESSI CHE ACCUSAVANO PRIMA BERLUSCONI E ADESSO TRUMP DI ESSERE DUE SESSISTI, MASCHILISTI, PORCI, MAIALI E QUANT'ALTRO, ERANO I PRIMI A USARE IL LORO POTERE PER TOCCARE IL CULO (SE NON PEGGIO), OVVIAMENTE SENZA IL CONSENSO”
3. DOPO I SOSPETTI SUL PRESUNTO MOLESTATORE ITALIANO, IL CINEPANETTONE DI BRIZZI È IN BILICO MA E' UN BUSINESS TROPPO IMPORTANTE PER RISCHIARE DI ESSERE TRAVOLTO...

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1 -TOH, I PORCELLONI STANNO A SINISTRA

Giuseppe Cruciani per Libero Quotidiano

 

fausto brizzi fausto brizzi

Al netto delle accuse contro Fausto Brizzi (regista renzianissimo, più volte alla Leopolda, creatore del camper delle primarie 2012), sta crollando in queste settimane tutto quel muro di ipocrisia che ha sempre accompagnato l' ambiente de sinistra del cinema italiano e americano.

 

Per intenderci: si viene a scoprire che gli stessi che accusavano prima Berlusconi e adesso Trump di essere due sessisti, maschilisti, porci, maiali e quant' altro, erano i primi a usare il loro potere per toccare il culo (se non peggio) alle attrici o aspiranti tali, ovviamente senza il loro consenso. Prendiamo l' America. Fino all' altro ieri la Hollywood democratica e perbene si apprestava all' impiccagione in pubblica piazza di Donaldone, dipinto come un animale affamato di sesso, uno che adora afferrare le donne direttamente dalla patonza.

 

fausto brizzi fausto brizzi

Per aver detto, in un' intervista di vent' anni prima rispolverata ad hoc, che si sarebbe volentieri schienato Lady Diana, Trump è stato trattato come una specie di maniaco. Poi si viene a scoprire che il mondo cinematografaro americano è pieno di sepolcri imbiancati, in alcuni casi di arrapati seriali e probabili pedofili, e le stelle democratiche lo sapevano e non dicevano niente. Ma anche l' Italia non è da meno.

 

WEINSTEIN WEINSTEIN

Dove sono le associazioni tipo "Se non ora quando", le femministe organizzate, i registi sempre pronti alla mobilitazione, i vari Virzì e Comencini? Dove sono i Moretti in piazza, gli Zagrebelsky e le dieci domande di Repubblica? Come mai non abbiamo sentito gli attori impegnati, da sempre abituati agli appelli e alle campagne buoniste e progressiste in diversa dei diritti? Non si vedono, stanno tutti zitti e coperti.

 

Avete notato qualche presa di posizione forte di quel mondo, una ribellione, un agitarsi dell' indignazione? No, se ne parla poco e sempre sottovoce, anche con un po' di vergogna. Eppure quando si trattava di fare il mazzo all' uomo di Arcore che (secondo loro) disprezzava il genere femminile col suo harem (mai un' accusa di molestia, però) erano tutti lì, pronti a puntare il fucile.

 

MATTEO renzi CON FAUSTO brizzi MATTEO renzi CON FAUSTO brizzi

Bastava una mezza intervista, un' intercettazione, una spifferata di qualche procura, una Minetti sculettante, per inchiodare e ridacchiare su quel porcello di Silvio. Da un mese Dino Giarrusso de Le Iene (uno che prima di arrivare in tv nel programma di Parenti ha lavorato nel mondo del cinema e conosce bene i suoli polli) conduce un' inchiesta sulla porcilaia di produttori e registi di casa nostra (altre rivelazioni sono attese nelle prossime ore) e cosa è successo? Nulla.

 

BRIZZI RENZI BOSCHI BRIZZI RENZI BOSCHI

Si fosse trattato del Berlusca possiamo immaginare le conseguenze. Da noi funziona così: se uno del giro viene accusato scatta la corsa a difenderlo, parte la solidarietà dei colleghi, come nel caso di Tornatore. In una conversazione su Facebook, Ludovica Rampoldi, moglie del produttore di Paolo Sorrentino, nonchè sceneggiatrice di Gomorra e altre serie, scrive: «Come se non fossimo, tutti, persone orribili». A cosa si riferisce? Agli scandali sessuali di casa nostra? A Weinstein?

 

BERLUSCONI 80 BERLUSCONI 80

 Probabilmente sì. A rispondergli Umberto Contarello, sceneggiatore della Grande Bellezza: «E per questo sublimi». A cosa si riferiscono? Agli scandali sessuali di casa nostra? A Weinstein? Probabilmente sì. Lo stesso Contarello sostiene: «Non esiste possibilità per tracciare confini nella sanguinaria guerra di sesso e potere, di libido del corpo e libido del potere, se non la violenza fisica non concordata.

 

In tutti gli altri casi tra adulti nulla è mai nettamente distinguibile... Il gioco del sesso è sempre gioco di potere pertanto basato sull' ambiguità, che comporta l' illecito dell' usurpazione e quello della astuta accondiscendenza. Ma non si ritratta nulla, mai, di questo gioco, pena la fine del gioco». D' accordo, ma non sentite puzza di autoassoluzione?

 

2 - IL REGISTA BRIZZI SOTTO ACCUSA "MI DIFENDERÒ NELLE SEDI OPPORTUNE" E IL SUO CINEPANETTONE È IN FORSE

Fulvia Caprara per La Stampa

 

fausto brizzi x fausto brizzi x

La sorte del cinepanettone 2017 è in bilico, e questa, seppur risibile, resta, nella ridda delle voci, delle dichiarazioni preventive, delle difese e delle accuse, l' unica notizia certa sul caso del presunto molestatore italiano. Ieri mattina Fausto Brizzi, regista di «Poveri ma ricchissimi», sequel del campione d' incassi «Poveri ma ricchi», ha diffuso, attraverso il suo legale Antonio Marino, un comunicato in cui chiarisce la propria posizione.

 

«Ho appreso con grande sconcerto dagli articoli apparsi sulle pagine di alcuni quotidiani dell' esistenza di ipotetiche segnalazioni di molestie fatte da persone di cui non viene precisata l' identità. Posso solo affermare, con serenità e sin da ora, che mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi». E ancora: «Procederò pertanto, in ogni opportuna sede, nei confronti di chiunque abbia affermato o affermi il contrario».

 

POVERI MA RICCHISSIMI DI FAUSTO BRIZZI POVERI MA RICCHISSIMI DI FAUSTO BRIZZI

Il fiume delle illazioni è però inarrestabile e il film di Natale è un business troppo importante per rischiare di esserne travolto. Sull' uscita, fissata per il 14 dicembre, non sono ancora state prese decisioni definitive. Dalla Warner, che distribuisce la pellicola in Italia, si attendono novità entro 48 ore. Da Wildside, la casa produttrice di cui Brizzi è stato socio al 5% fino a pochi giorni fa, prima di decidere di uscire dalla società per evitare rischi di strumentalizzazioni, si viene a sapere che il debutto nelle sale di «Poveri ma ricchissimi» per il momento resta invariato.

 

ASIA ARGENTO CARTABIANCA ASIA ARGENTO CARTABIANCA

Il battage pubblicitario, che richiede tempi lunghi, interviste e presentazioni pubbliche è già fortemente penalizzato visto che il regista ha scelto di sospendere ogni attività lavorativa e imprenditoriale, chiedendo a tutti «il rispetto della massima privacy». E di certo l' ombra lunga delle allusioni e delle smentite, insieme alla voce secondo cui l' attrice Claudia Zanella, moglie dell' autore, avrebbe da giorni abbandonato il tetto coniugale, potrebbe danneggiare un film fatto apposta per ridere.

 

NERI PARENTI . NERI PARENTI .

Alla dichiarazione di Brizzi, Asia Argento risponde con un tweet battagliero: «Querelaci tutte! Non ci fai paura». Ma c' è anche chi lo difende a spada tratta come il mago dei cinepanettoni Neri Parenti: «Frequento Brizzi da 20 anni, ho lavorato con lui come sceneggiatore da 10, quindi a questa cosa non ci credo. Ha tutta la mia solidarietà fino a quando o non ci saranno delle prove più certe o ci sarà un atto di confessione come è successo con Kevin Spacey».

 

nancy brilli nancy brilli

L' attrice Nancy Brilli, che ha recitato diretta da Brizzi in «Maschi contro femmine» e in «Ex», si dice «sbalordita. Conosco Brizzi come persona corretta, un bravo regista e produttore. Un amico che si è comportato sempre correttamente, in modo impeccabile, e sul set nessuna si è mai lamentata. Se certe cose non sono vere è giusto che si difenda». Le fa eco Lodovica Comello, nel cast di «Poveri ma ricchi» e di «Poveri ma ricchissimi»: «Con me è stato sempre gentile, ma distaccato e professionale, non mi ha mai dato modo di pensare a un atteggiamento inappropriato».

fausto brizzi claudia zanella fausto brizzi claudia zanella

 

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