GORDON BROWN ROSICA, A STEVE JOBS NIENTE TITOLO - NEL 2009, L’ALLORA PRIMO MINISTRO LABURISTA IMPEDÌ AL CREATORE DI APPLE DI DIVENTARE BARONETTO - MOTIVO? SI ERA RIFIUTATO DI PRESENZIARE ALLA CONFERENZA DEL PARTITO - DOMANI IL LANCIO ANTICIPATO DELL’IPAD 2: POCHE NOVITÀ, MOLTI MIGLIORAMENTI. PIÙ SOTTILE, PIÙ POTENTE, CON FOTOCAMERA. - GOOGLE RISPONDE COI TABLET ANDROID, PIÙ ‘APERTI’ MA ANCORA TROPPO COSTOSI - PANICO A CUPERTINO: IL DESIGNER DEI MEJO PRODOTTI APPLE (DA IMAC A IPHONE) POTREBBE LASCIARE…

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1 - GORDON BROWN HA IMPEDITO A STEVE JOBS DI DIVENTARE BARONETTO...
Dal \"Daily Telegraph\": http://bit.ly/hRBtIc

JobsJobs

Nel 2009, il primo ministro laburista Gordon Brown, ha bloccato la procedura per nominare il fondatore di Apple Steve Jobs, Knight of the British Empire (cavaliere dell\'impero britannico), l\'onorificenza che permette chi la riceve di fregiarsi del titolo \"sir\".

Il motivo? Jobs si rifiutò di parlare a una conferenza del partito laburista. Lo rivela un ex parlamentare al \"Telegraph\". Era lui ad aver proposto il creatore di Apple per il titolo di baronetto, per i suoi servizi alla tecnologia. Nel 2005 era stato nominato baronetto Bill Gates, fondatore di Microsoft e rivale di Jobs.

UnUn cliente gioca con liPad in un Apple store

La procedura era stata avviata, e Apple era stata messa al corrente della proposta. Ma la mancata pertecipazione al congresso del Labour - che sarebbe stato un colpaccio per Brown, sempre a caccia di una popolarità mai raggiunta - ha messo una pietra tombale sopra l\'onorificenza.

Una portavoce di Brown ha affermato: \"Brown non ha bloccato l\'investitura di Steve Jobs\", senza voler aggiungere altro.


2 - APPLE SVELA L\'IPAD 2 PER FRENARE GOOGLE...
Riccardo De Paolo per \"Il Messaggero\"

Apple sa come fa parlare di sé i media. Impone la massima segretezza su ogni nuovo prodotto in arrivo, con ossessione quasi maniacale, per poi lasciar filtrare ad arte indiscrezioni che rimbalzano immediatamente su ogni sito web, per alimentare una vera e propria \"febbre\" globale sull\'evento commerciale. Era già successo con l\'iPhone 4, inavvertitamente lasciato su un tavolo da un informatico distratto: la sua foto era stata diffusa con clamore e in anteprima in tutto il mondo, suscitando l\'indignazione (vera o presunta) e gli anatemi (questi sì, assolutamente reali) di Steve Jobs.

googlegoogle tablet

Oggi la notizia è: arriva l\'iPad2. E cosa c\'è di meglio di una serie di foto spuntate come per magia su un sito russo, di una presunta \"tavoletta\" di nuova generazione, per alimentare la curiosità mondiale? E l\'annuncio di un nuovo \"evento Apple\", ossia la conferenza stampa per lanciare un prodotto, previsto per domani?

Ad alimentare le speculazioni, anche il logo scelto sugli inviti: un calendario che indica il 2 marzo con, appena visibile, lo schermo di un iPad o di un iPhone, sullo sfondo. Visto che il nuovo iPhone è uscito da poco, ovvio pensare al nuovo \"tablet\". Sul quale, ovviamente, i \"rumors\" sono già numerosissimi. Così come si discute sulla presenza, o meno, di Jobs all\'evento. Il guru di Apple, almeno ufficialmente, è in permesso per malattia.

Il sito specializzato Gizmodo non ha dubbi. Il successore dell\'iPad avrà certamente due webcam, una di fronte e una sul retro, per effettuare videoconferenze e scattare fotografie. Pressoché certa anche, stando al Wall Street Journal, una riduzione dello spessore, e del peso. Le voci parlano anche di un nuovo \"chip\" dual core, per reggere alla concorrenza delle nuove \"tavole\" Android che supportano l\'alta definizione, e probabilmente ci sarà anche un processore grafico, che migliorerebbe ulteriormente le performance.

jonathanjonathan ive steve jobs mac

Si parla poi di uno slot per schede di memoria SD (ipotesi, questa, tutta da verificare, visto che finora Apple fa pagare a caro prezzo ogni modello con maggiore memoria); un miglioramento del supporto reti GSM/CDMA; un retro piatto (e non più bombato); uno schermo ad alta risoluzione, forse del tipo Retina utilizzato nell\'iPhone.

Fin qui le voci, e sembra anche che la Bbc si stia attrezzando per seguire l\'evento con la partecipazione del regista Stephen Fry, noto fan dei prodotti della mela morsicata.

Apple sembra dunque voler giocare d\'anticipo (le previsioni precedenti davano il lancio di iPad 2 entro giugno) per attaccare i nuovi \"tablet\" con sistema operativo Android, che Google sta cercando di imporre sul mercato. La guerra tra l\'azienda di Cupertino e il motore di ricerca di Mountain View si gioca anche e soprattutto sui contenuti. Apple sostiene il suo sistema \"chiuso\", non modificabile dall\'utente, con i suoi \"store\" dedicati. Google ha creato, sulla base di Linux, un sistema \"aperto\" che i vari costruttori (e gli utenti più che esperti) possono modificare a piacimento.

Ma così non sarà per la nuova versione di Android, appositamente pensata per i Tablet, la 3.0 o \"Honeycomb\" - in italiano \"favo di miele\". Questo perché Google punta anche a commercializzare i contenuti, in concorrenza con Apple. Con qualche vantaggio anche per gli editori. Vediamo perché.

Apple offre una piattaforma molto diffusa e l\'utente può, una volta scaricata l\'applicazione gratuita e terminato il periodo di prova, abbonarsi a giornali o riviste usando la propria carta di credito tramite iTunes. Ma la percentuale incassata da Cupertino è alta, pari al 30%. Google, invece, ha lanciato One Pass, un sistema di accesso che qualunque utente può utilizzare (da una o più macchine) per ottenere contenuti. E chiederà soltanto il dieci per cento per singoli acquisti di copie o abbonamenti. Inoltre, Google fornirà agli editori il controllo sui dati dei consumatori, cosa che Apple non fa.

jonathanjonathan ive e steve jobs con il primo imac

Il nuovo sistema di pagamento sarà incorporato in tutte le \"tavole\" Android, annunciate in questi mesi. Molte disporranno del nuovo chip \"dual core\" Nvidia Tegra2, con processore grafico incorporato capace di riprodurre (e filmare) in hd. E\' il caso del Motorola Xoom, ma anche del nuovo Samsung Galaxy tab con schermo a 10,1 pollici, di Acer Iconia tab da 7 o 10 pollici, per dirne solo alcuni. Interessante anche il tablet di Htc, Flyer, a sette pollici. E per chi non volesse usare Android, c\'è il tablet Windows di Asus, con regolare chip Intel, o altri competitor come Hp e Blackerry.

3 - APPLE, IL GURU DEL DESIGN POTREBBE LASCIARE - JONATHAN IVE È L\'UOMO CHE DAL \'96 HA DISEGNATO GLI OGGETTI DELLA MELA DI MAGGIOR SUCCESSO: IPOD, IPHONE E IPAD...
Elmar Burchia per \"Corriere.it\"

La notizia che in questi giorni non fa dormire sogni tranquilli ai responsabili di Cupertino è questa: «Jonathan Ive potrebbe lasciare Apple». \"Jonathan Chi?\" potrebbe chiedersi qualcuno. Accanto a Steve Jobs il quarantaquattrenne londinese è una delle persone chiave all\'interno della Mela morsicata. Nato nell\'Essex, è l\'uomo che dal 1996 ha disegnato i dispositivi di maggior successo di Apple: iPod, iPhone e iPad.

GORDONGORDON BROWN

Il designer industriale, considerato uno dei migliori in circolazione, vorrebbe dedicarsi alla famiglia e ai figli, riferisce la stampa britannica. Si tratterebbe di un\'uscita di scena molto redditizia: Ive tre anni fa ha ricevuto un pacchetto di azioni che oggi valgono non meno di 30 milioni di dollari.

I DUE LEADER
Le condizioni di salute di Steve Jobs hanno messo in ansia tanti fan. E in allerta gli azionisti. Se il futuro nell\'azienda dell\'amministratore delegato appare per il momento incerto, anche i piani del guru del design restano avvolti da una densa nebbia. Secondo quanto scrivono diversi organi di informazione, come il Sunday Times, Jonathan Ive «avrebbe intenzione di trasferirsi nel suo paese Natale», in Inghilterra, e abbandonare dunque la California. Il gregario fidato di Jobs, che possiede case a San Francisco e sulle isole Hawaii, vorrebbe trascorrere più tempo nella sua residenza vicino Milverton, nel Somerset. La richiesta di trasloco sarebbe avrebbe ricevuto però dall\'azienda un secco no, giustificato con l\'impossibilità di gestire il normale flusso di lavoro per via telematica, riporta ancora il giornale britannico, il cui articolo è stato liquidato da Cupertino come pure «speculazioni».

iphoneiphone 4

GREGARIO DI JOBS
Mercoledì Apple dovrebbe presentare il successore della sua tavoletta iPad e nello stesso giorno .Ive riceverà circa 21 milioni di euro, somma stabilita tre anni fa per contratto. Il patrimonio complessivo dell\'inglese salirà, secondo le stime, a oltre 90 milioni di euro. Di certo una buona base di paretnza per mollare tutto e dedicarsi ad altro. Un presentimento lo si aveva peraltro avuto già a maggio scorso: «Apple è nata con un obiettivo, che non era quello di far soldi», spiegava il 44enne.

Nei blog si ritiene che un eventuale ritiro di Ive possa essere messo in relazione con una partenza definitiva di Jobs. Entrambi sono perfezionisti e da anni collaborano fianco a fianco. Se si dimostrassero vere le indiscrezioni dei media, per Apple sarebbe una perdita pesante. Anche perchè assieme a Tim Cook, attualmente responsabile delle operazioni, Ive è visto da molti quale un possibile prossimo leader per la guida della società. I piani per la successione di Steve Jobs alla guida di Apple restano per ora un segreto.

IphoneIphone

VISIONARIO
Proprio grazie al talento di Jonathan Ive è nato il primo pc \"cool\", quell\'iMac che somigliava a un uovo trasparente. Il manager visionario, ormai una vera icona nel mondo del design, è dietro alle linee, adesso familiari a tutti, di iPod, iPhone e iPad. Seppure lontano dai riflettori ha rivoluzionato i gadget tecnologici e imposto ogni volta un nuovo fenomeno di costume. Le idee, aveva rivelato in passate interviste, nascevano spesso davanti ad una pizza. Se Jobs si presenta sempre con l\'immancabile dolcevita nera e jeans, il guardaroba di Ive è zeppo di maglie col cappuccio.

È entrato in Apple a 25 anni, già a quei tempi una società celebre, benché con diversi problemi. A 29 anni l\'allora capo Gil Amelio lo inserisce alla direzione del gruppo di design. Quando nel 1996 il consiglio di amministrazione decise di riprendere il fondatore Jobs per guidare la società, Ive temette in un primo momento per il suo posto. Pare che gli occhi di Steve Jobs fossero puntati su nomi quali Giorgetto Giugiaro, Richard Sapper (creatore del Thinkpad di Ibm) ed Ettore Sottsass, allora designer per Olivetti. Ma Jobs ben presto riconobbe di avere all\'interno della società un formidabile talento. E di Apple lo fece diventare l\'anima.

 

 

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