INFORMAZIONE, COME IN CIELO COSI’ IN TERRA - NON PIÙ SOLO PAPA E CHIESA, L’EMITTENTE DEI VESCOVI, “TV 2000”, SI APRE ALLA POLITICA - IL DIRETTORE BRUNELLI: «È NORMALE PER UN TG OCCUPARSI DI NOTIZIE MA NON AVREMO NESSUNA LINEA POLITICA: NON ABBIAMO INTENZIONE DI ORIENTARE IL NOSTRO PUBBLICO…”

-

Condividi questo articolo


Serena Sartini per “il Giornale”

 

LUCIO BRUNELLI LUCIO BRUNELLI

Tv 2000, la televisione dei vescovi, cambia pelle. Già da qualche anno, l'emittente che fa capo alla Conferenza episcopale italiana ha subìto una vera e propria rivoluzione: non più chiusa all' informazione ecclesiale, ma aperta alle questioni sociali, economiche e politiche dei giorni d' oggi. Un cambiamento di mentalità partito con i due direttori nominati all' indomani dell' elezione di Papa Francesco, dopo l' improvviso licenziamento di Dino Boffo. Paolo Ruffini, direttore di rete, e Lucio Brunelli, direttore dell' informazione.

 

L' ultimo caso simbolo di un cambiamento editoriale è l' intervista realizzata da Tg2000 al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, sul tema dello ius soli.

tv 2000 tv 2000

Una intervista che è stata ripresa dai principali quotidiani italiani, sintomo che la tv dei vescovi «fa notizia».

 

«Il rinvio del Senato sullo ius soli è certamente un atto di paura grave», ha sottolineato il ministro. Non solo Papa e Chiesa, dunque. «Facciamo i giornalisti, stiamo sulla notizia, e sugli argomenti più caldi dell' agenda del Paese», fanno notare dall' emittente di via Aurelia.

 

Lucio Brunelli Lucio Brunelli

«Nessuna linea politica, nessuna intenzione di orientare il nostro pubblico», riferiscono, sottolineando che la scelta degli ospiti è trasversale. Prova ne è una intervista a Ingrid Betancourt, la politica colombiana, tenuta prigioniera per sei anni dalle Farc. Fondatrice del partito di centrosinistra, ha sostenuto campagne sui preservativi e su temi etici in controtendenza rispetto alla chiesa. Ma ciò non ha impedito alla tv dei vescovi di ospitare la donna a conclusione della visita di Papa Francesco in Colombia. Proprio all' emittente della Cei ha raccontato la sua conversione e l' esperienza del perdono.

Paolo Ruffini Paolo Ruffini

 

Due giorni fa l' intervista a Delrio. Certamente il tema dei migranti è un tema di particolare attenzione da parte della televisione dei vescovi, argomento a cui tiene molto anche Papa Francesco. «Considero normale per un tg che si occupa delle notizie del giorno ha detto al Giornale Lucio Brunelli - intervistare anche esponenti politici o cariche istituzionali.

 

Questo ovviamente non significa condividere ogni loro parola o sposare la linea politica dell' intervistato. Ma aiutare il pubblico a farsi una idea più chiara e motivata delle diverse posizioni su materie importanti. Certo abbiamo il nostro sguardo sulla realtà, e i nostri principi mi sembrano chiari su questioni che riguardano il bene comune. Il tg di Tv2000 si è sempre caratterizzato per un approccio di servizio.

 

Lucio Brunelli Lucio Brunelli

Non amiamo i pastoni e la politica di palazzo ha uno spazio ridotto rispetto ad altri telegiornali. Dico spesso sorridendo, ma non è solo una battuta, che abbiamo l' editore più libero che si possa avere». Tra le ultime interviste anche il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, quello della Difesa, Roberta Pinotti, l' ex premier Romano Prodi, il deputato del M5s e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

 

Paolo Ruffini, ex direttore di Rai3 e successivamente al comando di La7, nipote del cardinale Ernesto Ruffini (che fu arcivescovo di Palermo), ha studiato all' Istituto dei gesuiti Massimiliano Massimo a Roma. Da sempre legato alle tematiche religiose. Ancora più addentro ai temi vaticani è Lucio Brunelli, ex vaticanista del Tg2, amico intimo di Papa Bergoglio, già prima della sua elezione. Inizia la sua carriera giornalistica nel mensile cattolico 30 Giorni di Giulio Andreotti, vicino a Comunione e Liberazione. Fu proprio lui a svelare i voti segreti del Conclave del 2005 che vide eletto Joseph Ratzinger e da cui emerse che il contendente del Papa tedesco era il gesuita Bergoglio, eletto poi otto anni dopo.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...