IO VI TIRO IL COLLO, E VOI MI DITE GRAZIE! - IL CAPO DI GOOGLE NEWS DÀ LEZIONI AGLI EDITORI SU COME ESSERE PIÙ DINAMICI SU INTERNET (E DUNQUE PERDERE ANCORA PIÙ SOLDI): ''UN SISTEMA APERTO, PAGINE CHE SI CARICANO PIÙ VELOCEMENTE'' - MA NON HA NESSUNA PROPOSTA CONCRETA PER RENDERE REDDITIZIE LE NOTIZIE ONLINE (PERCHÉ NON CE NE SONO)

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Eugenio Occorsio per “Affari & Finanza - la Repubblica

 

«Oggi i media sono una presenza costante nella nostra vita. Consumiamo più notizie e informazioni che mai. L' ecosistema della Rete, tanto vasto e aperto, ha favorito l' emergere di innumerevoli nuove voci e consentito alle voci già note di raggiungere un nuovo pubblico globale». Richard Gingras, direttore della divisione "News e social network" di Google, una delle più importanti dell' universo di Mountain View, è in Italia per una serie di conferenze sulle sfide dell' informazione nell' era attuale.

 

richard gingras richard gingras

«Internet ha modificato il rapporto che ci lega ai media», spiega Gingras, che è anche membro del board di una fondazione con ha un nome bellissimo: First Amendment Coalition. È quello della libertà d' espressione. «Noi - dice Gingras - esprimiamo le nostre idee, condividiamo idee con i nostri amici, discutiamo delle nostre opinioni in spazi virtuali e pubblici. Non ci limitiamo a consumare i media: siamo immersi in essi».

 

Lei spesso torna sul concetto di "open web". Perché è importante per i media?

«L' ecosistema mediatico è drasticamente diverso da quello dell' era che ha preceduto l' avvento di Internet. Le aziende mediatiche sorte durante l' epoca pre-digitale si vedono costrette ad adattare i propri prodotti e le proprie strategie alle nuove, svariate opportunità che il mondo digitale offre. Google ha avuto la fortuna di sviluppare prodotti e imprese di successo basati sul web. Google Search viene interpellato notte e giorno da persone che sondano le profondità della rete in cerca di risposte.

richard gingras richard gingras

 

Al tempo stesso, Google convoglia miliardi di utenti verso i siti di grandi e piccoli editori. Google e gli editori sono accomunati da una causa comune: sia l' uno che gli altri attribuiscono una grande importanza a un ecosistema aperto all' espressione e alla conoscenza, dal quale entrambi dipendono.

 

È proprio il ricco ecosistema di conoscenza della Rete che consente a prodotti come Google Search di assumere rilevanza e valore, e ai prodotti che Google pubblicizza di incrementare di miliardi di dollari le entrate di imprese ed editori. È la rete che permette agli editori di trovare e costruire nuovi fruitori per i prodotti già esistenti e, cosa assai importante, di trovare e costruire fruitori per i nuovi prodotti che editori e imprenditori digitali creano».

 

Qual è il contributo che Google può dare alle società dei media nate nell' era "pre-digitale"?

«La salute e la sopravvivenza di Internet in quanto rete aperta rappresentano un interesse comune tanto a Google che agli editori. Come possiamo assicurarci che la Rete aperta, madre di tutte le piattaforme di comunicazione, non perda rilevanza di fronte alle piattaforme di messaggistica e networking, che sono invece "chiuse" e private? Vede, il successo di un editore è legato al livello di coinvolgimento del pubblico.

richard gingras richard gingras

 

Ma in un mondo in cui dominano gli smartphone, la Rete non sempre riesce ad essere veloce e accattivante quanto dovrebbe. Ci sono ricerche che dicono che i l 53% degli utenti abbandona un sito che richiede più di tre secondi per essere caricato. Troppo spesso gli inserzionisti del web sono irriguardosi verso gli utenti. La loro condotta ha indotto milioni di persone a ricorrere agli Ad Blocker, compromettendo un' importante fonte di guadagni.

 

Sono state queste due problematiche ad indurre Google e una trentina di aziende di tutto il mondo operanti nell' editoria e nella tecnologia a dedicarsi a uno sforzo collaborativo denominato Accelerated Mobile Pages Project, Amp: un' iniziativa il cui codice, a cui in molti contribuiscono, è condiviso da tutti».

 

Alla Amp ha aderito nel suo piccolo anche Repubblica. Qual è il primo bilancio dell' iniziativa?

«In un solo anno sono già stati compiuti molti progressi. Le pagine Amp sono dieci volte più piccole e quattro volte più veloci delle pagine web tradizionali. Gli editori che hanno adottato e ottimizzato le pagine Amp hanno visto aumentare il numero dei loro visitatori e la tendenza di questi a tornare. Il Washington Post ha registrato tra coloro che accedono alle sue pagine Amp un aumento dei lettori "ricorrenti" del 23% rispetto a coloro che seguono le sue pagine in formato tradizionale.

 

Vediamo inoltre forti segnali che i formati pubblicitari supportati dall' Amp possano portare a un incremento delle entrate pubblicitarie. Stando ad alcuni risultati preliminari, l' 80% degli editori riscontra un incremento della visione degli spazi pubblicitari, mentre il 90% riscontra una crescita nella percentuale di click. E siamo solo agli inizi. Il progetto Amp è un grande esempio del modo in cui i media e le imprese che si occupano di tecnologia possono collaborare e contribuire a una causa comune».

 

google news google news

Quanto è importante per gli editori raggiungere un pubblico nuovo e reinventare le modalità di utilizzo delle notizie?

«La rivoluzione digitale ha cambiato il modo in cui comunichiamo, in cui ci esprimiamo, in cui impariamo a conoscere il mondo che ci circonda. Le difficoltà non mancano ma rimango ardentemente ottimista riguardo al futuro dell' informazione. Gli strumenti e le competenze da cui poter trarre vantaggio sono innumerevoli, e insieme alla grande quantità di realizzazioni digitali eccellenti ci inducono a supporre che giornalismo e media stiano per vivere una rinascita creativa. Tale rinascita è importantissima! Occorre creare modi innovativi per la fruizione delle informazioni.

 

GOOGLE NEWS GOOGLE NEWS

Esplorare nuovi modelli di giornalismo. Definire nuove tipologie di media. Sviluppare modelli di business. Tutto ciò è necessario per raggiungere i nuovi utenti che ogni giorno ridefiniscono la fruizione delle notizie. E mentre continuiamo a compiere passi in avanti, non vedo l' ora, e Google non vede l' ora, di continuare a collaborare, contribuire e fare da traino all' innovazione e alla sperimentazione che hanno un ruolo cruciale nella costruzione di un successo duraturo».

 

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