A cura di Minimo Riserbo e Falbalà
1 - MOLESTIE TELEFONICHE...
Effetto Ripubblica sul titolo Telecom, e al Corriere sì incazzano. "La febbre di Telecom infiamma la Borsa. Nozze con Telefonica? Palazzo Chigi: nessun incontro, nessun contatto. Il titolo guadagna il 6%, passa di mano oltre il 3% del gruppo. E la Consob ha avviato accertamenti a 360 gradi sui movimenti del titolo in Borsa" (Corriere, p.26).
C'è da dire che ieri, in due paginate di elucubrazioni telefonico-bancarie, Ripubblica non aveva trovato spazio per scrivere che esiste ancora la golden share in mano a Tremendino Tremonti. Oggi però se ne ricorda e mette il freno a mano alla sua maniera: "Telecom-Telefonica, il governo frena ma la Borsa ci crede". Capito? E' il governo che frena. Ma chi comanda è altrove e ce lo rivela sempre il giornale di Eziolo Mauro: "Il dossier sui tavoli di Passera e Geronzi" (p.1 e p.4)
CORRADO PASSERADi somma utilità, invece, il lavoro fatto a Madrid da Gian Antonio Orighi, che sulla Stampa racconta vita e miracoli di Borya Prado Eulate, "l'avvocato che tira i fili di Spagna e Italia. Guida Endesa e Mediobanca Espana" (p.32). Bel personaggio, Borya.
2 - AVVISI AI NAVIGATI...
Mentre sulla giustizia "l'opposizione è divisa" (Corriere, p.1) e l'Udc vota allegramente i codicilli preparati da Nosferatu-Ghedini e Angelino Jolie, il leader dell'Italia dei Valori (bollati) è costretto sulla difensiva. Per rompere l'assedio, Tonino si fa intervistare da Felice Cavallaro, che ieri ha pubblicato la sua foto con Bruno Contrada, per dire che non ha venduto Mani Pulite a nessuno:
"Ho sempre difeso lo Stato. Per me Contrada era un poliziotto. "La Kroll? Mai avuto a che fare nemmeno con la Cia" (Corriere, p.5). Il suo problema si chiama Mario Di Domenico, avvocato ed ex co-fondatore del movimento dipietrista, in lite da anni con lo statista di Montenero e autore di un libro in uscita dal titolo "Il colpo allo Stato" (Koinè).
3 - NELLE MANI GIUSTE
"Alfano: no alla legge anti-pentiti, ma il pdl non ha ritirato il testo. Alle dieci di mattina Maroni impone lo stop: "Finchè resto ministro quella roba non passa" (Repubblica, p.9). "Quella roba" se l'era preparata il senatore avvocato calabrese Giuseppe Valentino, indimenticabile sottosegretario alla Giustizia ai tempi di Castelli. Ovviamente, ha fatto tutto da solo e nessuno ne sapeva niente.
E' un peccato, perché proprio ieri Ciancimino jr ha mosso altre accuse al noto bibliofilo meneghino Marcello Dell'Utri: "Teneva i contatti con Provenzano" (Repubblica, p.12).
4 - PAPI DAVIDE...
"Energia, trasporti, chimica. I dossier italiani sotto esame". "Americani e israeliani chiedono fermezza" con l'Iran e "Roma dovrà scegliere se rischiare tagli dolorosi". Il Corriere delle banche (p.9) mette finalmente in fila i nomi delle principali aziende tricolori che fanno affari con Ahmadinejad: Eni, Tecnimont, Montedison, Ansaldo, Fiat, Fata. Dimentica banche come Intesa SanPaolo. Fa di meglio Repubblica (p.7), che si concentra tutta sull'Eni di Paolo Scaroni. Inarrivabile il Sole 24 Ore, che ignora bellamente gli affari sull'asse Roma-Teheran.
5 - MISTERO BOFFO...
"Complotto su Boffo. Il Vaticano: sconcerto. Irritazione Oltretevere sul pranzo tra l'ex direttore e Feltri. Mogavero: immorale se le accuse vengono dalla Chiesa". Il Corriere fa anche notare che ieri "Il cardinal Bertone ha benedetto il presepe dei carabinieri (IL DUE FEBBRAIO!!!) accompagnato da Gian Maria Vian", il direttore dell'Osservatore Romano sospettato di intelligenza con Feltrusconi (p.14).
L'affare s'ingrossa e allora arriva la Buoncostume del Commissario Davanzoni: "Fra il premier e la Santa Sede congiura doppia su Avvenire. I congiurati: il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il direttore del giornale vaticano Vian". Repubblica prepara le dieci domande anche per Bertone (p.15).
6 - MA FACCE RIDE!
"Urso: "I finiani non sono traditori ma un'avanguardia". E lo dice a Repubblica (p.11).
"Statali, obbligo di trasparenza ma non al ministero di Brunetta. La replica del dicastero: la riforma è in piena fase di implementazione" (Repubblica, p.27). Implementazione delle figure di cavolo.
7 - ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI...
"Di Pietro colto sul fatto: ora parli. Perché negò l'incontro con Contrada? Perché questi scatti sono stati occultati per anni' Perché non avvertì il suo capo Borrelli? E ancora: perché Tonino fu salvato dall'attentato e Borsellino invece no? Che cosa è stata davvero Mani Pulite? (prima pagina odierna del Giornale di Feltruskaider). Ma una volta il giornalismo era dare delle risposte, non interrogare il nemico del Padrone.
Mejo "Il Fatto" con un'editoriale di Paolo Flores D'Arcais che si è rotto le balle di Tonino e lancia il suo nuovo cocco stagionale:, De Magistris. (Fra un paio di anni, Paoletto si stancherà anche dell'ex Pm).
Di Pietro e Contrada a Cena nel 19928 - STIKA NEWS...
"Ifil-Exor, la difesa chiede assoluzioni" (Repubblica, p. 29).
9 - DISECONOMY...
Titolo del Giornale: "Allarme dei petrolieri: "In Italia a rischio 7.500 posti di lavoro" (p.20). Abbiamo la tragedia in casa, e Moratti si distrae con Balotelli.
10 - UN PAESE ALLO SBANDO...
"Le mazzette negli slip, politici e imprese nei guai. Tra gli indagati il presidente del consiglio provinciale di Savona. I pm: le figlie di un costruttore fermate alla dogana con i soldi nella biancheria". Il Corriere (p.20) riprende oggi un'inchiesta pubblicata ieri dal Secolo XIX.
Il grande mistero è il seguente: che tipo di mutanda può contenere decine di banconote da 200 e 500 euro? Pare che fossero due: uno slippino grazioso e un mutandone contenitivo. Addosso a una bella e giovane ragazza, il mutandone contenitivo ha insospettito i caramba.
11 - FREE MARKETT GIALLOROSSO...
Il calcio è affare serio e non merita alcuna ironia. Quindi leggiamo con ammirazione compunta la seguente articolessa sulla prima pagina del Sole Raiottizzato: "Ora la Roma giallorossa sogna l'azionariato popolare". Carlo Festa ci racconta che il modello è quello dell'Amburgo e vi stanno lavorando "un pool di avvocati (lo studio Biamonti) e banchieri (la boutique En Vent). I nomi già circolano in abbondanza: manager come Cesare Romiti, fino ad attori come Carlo Verdone, cantanti come Antonello Venditti e politici come Massimo D'Alema".
Il carrello dei bolliti mette i tacchetti.