“A FIORELLO DISSI DI SVECCHIARSI. AMADEUS AVEVA SEMPRE LE OCCHIAIE. PENSAI CHE FACESSE VITA NOTTURNA, INVECE, SCOPRII CHE…” – CLAUDIO CECCHETTO, CHE L’ANNO SCORSO SI ASPETTAVA UNA CHIAMATA A SANREMO DAI SUOI PUPILLI, HA ORGANIZZATO IL “FESTIVALWEB UNDER 33” CHE ANDRA’ ONLINE IN CONTEMPORANEA CON IL FESTIVAL – I RICORDI SU GERRY SCOTTI, FABIO VOLO, MIKE BONGIORNO, JOVANOTTI E SANDY MARTON: “LO VIDI IN DISCOTECA E PENSAI: QUESTO PIACERÀ ALLE DONNE PERCHÉ È...” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/cecchetto-conferma-39-39-chi-39-39-indiscrezioni-dagospia-226336.htm

 

 

 

 

Candida Morvillo per il "Corriere della Sera"

 

claudio cecchetto gioca jouer claudio cecchetto gioca jouer

Claudio Cecchetto ha creato tormentoni, aziende, mode e uomini. Ha scoperto e lanciato fra gli altri, Fiorello, Gerry Scotti, Fabio Volo, Amadeus, Leonardo Pieraccioni, Jovanotti. Ha fondato due radio, Deejay e Capital, ed è stato il primo a portare la radio in tv e la new wave in Italia, vale a dire i Duran Duran, i Depeche Mode. «Avevo scovato un negozietto a Londra di una sola vetrina», racconta, «c'era un commesso strano, ci andavo ogni due settimane, prendevo un vinile e gli chiedevo: is this new wave? Lo compravo, lo trasmettevo e solo dopo le case discografiche lo pubblicavano in Italia. Quel commesso, scoprirò, era Boy George».

cecchetto fiorello cecchetto fiorello

 

Cecchetto ha «inventato» persino un'isola, Ibiza, grazie a People from Ibiza , hit europea dell'estate 1984: «Prima, dall'Italia c'era un volo a settimana. Dopo, ne fecero uno al giorno». Ricorda: «Vidi Sandy Marton in discoteca e pensai: questo piacerà alle donne perché è così bello che piace anche a me.

 

claudio cecchetto gerry scotti radio deejay claudio cecchetto gerry scotti radio deejay

Allora l'ho chiamato alla consolle, ho detto "vi presento un amico", Sandy è uscito e ho sentito un "oooh": io ero scomparso e c'era solo lui. Non aveva mai cantato, lo costrinsi a scrivere, da zero, un brano. Mi parlava sempre di Ibiza e gli dissi: se ci fai un pezzo, la gente penserà che è il paradiso e che lì sono tutti come te».

 

Cecchetto ha condotto tre edizioni di Sanremo, la prima nell'80, a soli 28 anni. E aveva inventato il tormentone del 1981, il Gioca Jouer . A 40 anni di distanza, un evergreen.

amadeus cecchetto amadeus cecchetto

 

Come le venne in mente quel motivo coi passi incorporati?

«Guardando alla tv un mio balletto e un po' vergognandomene. Però pensai che, mentre ballavo, mi ero divertito a mimare le indicazioni del coreografo. L'idea scattò così. Immaginai movimenti semplici e intuitivi: dormire, salutare, nuotare, sciare... Non serve che nessuno te lo insegni, contiene già le istruzioni».

 

claudio cecchetto jovanotti claudio cecchetto jovanotti

Ne uscirono versioni in tutte le lingue.

«Il merito va anche a Gianni Ravera, che fece del Gioca Jouer la sigla di Sanremo. La videro venti milioni di persone e, non essendo io in gara, non rischiai neanche l'eliminazione».

 

Come era arrivato a presentare il festival?

«Volevano svecchiare, io avevo condotto la Hit Parade di Discoring e Ravera mi disse: tu parli veloce e io riesco a recuperare due canzoni a sera».

claudio cecchetto linus claudio cecchetto linus

 

Nell'anno in cui è nato lei, il 1952, l'Italia cantava «Vola Colomba». Lei come è diventato il portabandiera della nuova musica?

«Papà mi comprò la prima radio a 5 anni e a 10 il mangiadischi. Da adolescente, scattò la passione per i Beatles, cominciavano i Pink Floyd e i Genesis, cose che in radio si trovavano solo ad Alto Gradimento e Supersonic

 

Spendevo tutto quello che avevo in musica d'importazione. Mother dei Pink Floyd lo presi colpito dalla cover con la mucca: mi ricordava le estati a Ceggia, il paesino veneto dove sono nato».

 

6726673 small 6726673 small

Famiglia contadina, la sua.

«Mio padre era un pochettino più ribelle dei fratelli, non voleva coltivare la terra, gli piaceva viaggiare e venimmo a Milano dove avrebbe fatto il camionista e poi il tassista».

 

Com' era la Milano della sua infanzia?

«Ne ho conosciuto soprattutto gli oratori: gli unici posti dove potessi divertirmi. L'ambiente della chiesa mi ha costruito. C'è stato un momento, a sette o otto anni, in cui chiesi come diventare missionario. E ho fatto il capo dei chierichetti, saggiando le invidie nel mondo del lavoro: eravamo tre e, come fui nominato, gli altri due se ne andarono. Chiesi al prete che succedeva. E lui: niente, i prossimi che arrivano sapranno subito che il capo sei tu».

 

Le è capitato anche nel lavoro?

claudio cecchetto claudio cecchetto

«Già nella prima radio in cui ho lavorato, a Radio Milano International. Era nata, come tutte quelle libere, in un appartamento, improvvisata, poi era venuta l'ora di darle un'organizzazione, ma è difficile se fino a un attimo prima si è tutti uguali. Dovetti andarmene».

 

Primi anni '70: nelle radio private si lavorava gratis e si era pure fuorilegge.

«Non facevamo niente di male: mettevamo musica, mica davamo indicazioni per fare rapine. Quando arrivavano i carabinieri a sequestrare i ripetitori, erano ragazzi come noi, ci riconoscevano, erano dispiaciuti».

 

Come comincia a fare il disc jockey?

«Il commesso di un negozio di dischi mi passò il suo lavoro alla discoteca Pink Elephant. Mi sembrò un miracolo, anche se mettevo la musica che piaceva a me solo la domenica pomeriggio e la sera dovevo andare di Fred Bongusto e Peppino di Capri».

 

Prima ha detto che spendeva tutti i soldi in dischi, da dove arrivavano i soldi?

linus claudio cecchetto jovanotti linus claudio cecchetto jovanotti

«Lavoretti: ho scaricato casse d'acqua, fatto il vetrinista. All'università, a Scienze delle preparazioni alimentari, pure scelta col fiuto da talent scout, dicevo ai prof: non diventerò mai alimentarista, a me piace la musica, ma se non studio, mio padre mi manda a lavorare. Poi, nacquero le radio libere e mollai gli studi».

 

Suo padre come reagì?

«Non ci siamo parlati per anni, dovetti uscire di casa. Lui e mamma non sono venuti nemmeno al mio primo matrimonio. Mio padre mi ha chiamato solo al secondo Sanremo. Dopo, ci siamo voluti più bene di prima. Oggi siamo rimasti solo io e mia sorella, che è psicologa. Io le dico: facciamo lo stesso lavoro, tu pensi a quelli che stanno male, poi, quando stanno bene, io penso a farli divertire».

 

Lei è mai stato dallo psicologo?

«Quando uscii di casa, nel '75. La mia fidanzata mi tradì col mio migliore amico, io mi trovai solo e senza un tetto e pensavo: che cavolo ci sto a fare a questo mondo? Feci dieci sedute, mi sentii guarito e scomparvi senza pagare. Anni dopo, andai a cercare lo psicologo per ringraziarlo e saldare, ma non mi ricordavo più il nome, andai nella sua strada e non trovai il portone. So che scriveva sul Corriere della Sera , curava con l'ipnosi. Vorrei ritrovarlo: mi salvò dal vuoto senza chiedermi mai una lira».

albertino linus albertino linus

 

A 26 anni era già sposato e poco dopo i 30 già separato.

«Mi sono perso per il lavoro, magari stavo tanto fuori casa e le tentazioni non aiutano».

 

Con Mapi Danna sta dal 1988.

«Lo stesso anno in cui ho conosciuto Jovanotti, le due pietre miliari della mia vita. E siamo sposati dal '92».

 

Mapi scrive libri d'amore, lei è bravo a parlare d'amore?

«Io sono bravo a parlare di musica. Sul resto, sono timido. Mi vergogno a dire "ti amo" o "per sempre", ho il diavoletto che mi domanda: sicuro? Come fai ad avere questa certezza? Ma c'è amore, abbiamo due figli e ormai Mapi mi conosce e questo mi consente di non avere più un'armatura».

 

In cosa consiste il segreto del talent scout?

claudio cecchetto claudio cecchetto

«Sono dell'idea che una cosa è bella quando è fatta bene. Se un altro la sa fare meglio di te, devi aiutare lui a farla. Lo capii suonando la batteria coi Jokers, da ragazzo. Scoprii che, in mia assenza, la facevano suonare a un altro. Loro erano imbarazzati, a me venne di congratularmi con l'altro».

 

Nella sua biografia, «In diretta» di Baldini e Castoldi, Jovanotti dice che lei «agisce per amore, per vedere qualcuno contento».

«Alla fine, è come se avessi fatto il missionario: vivo della felicità altrui. Lorenzo è uguale: è felice se rende felice il pubblico».

 

Lei è il talent scout di tanti, il suo scopritore chi è stato?

«Mike Bongiorno: per Telemilano 58, doveva creare qualcosa che somigliasse a Discoring . Quando venne a cercarmi, riuscivo solo a pensare: ho davanti Mike Bongiorno. Alla fine, si arrabbiò: mi voleva suo erede nei quiz».

 

amadeus fiorello cecchetto amadeus fiorello cecchetto

Poi, Mike benedisse come erede Gerry Scotti. Che ha scovato lei.

«Stava per andare in America e fare il pubblicitario, ma lo convinsi a venire a Radiodeejay. Da esteta, lo trovai bello perché era simpatico: anche ora, lo guardi e vedi l'amico, lo zio con cui vorresti andare a cena».

 

Con Amadeus come andò?

«Venne a presentarsi. Mi piacque la sua voce, gli chiesi se sapeva dove dormire a Milano e mi rispose che aveva un amico. Lo battezzai Amadeus e lo mandai in radio. Aveva sempre le occhiaie. Pensai che facesse vita notturna, invece, scoprii che si svegliava alle 4 tutte le mattine per venire da Verona a Milano e che l'amico che lo ospitava non esisteva».

claudio cecchetto gerry scotti radio deejay claudio cecchetto gerry scotti radio deejay

 

Fabio Volo, panettiere, voleva cantare.

«Mi portò un disco, notai la sua verve, dissi: metto il disco solo se vieni a trasmettere».

 

 

Fiorello ha detto che faceva cavolate uniche e lei gli faceva lavate di testa speciali.

«Gli volevo bene. Al provino cantò Frank Sinatra e gli dissi che, se non svecchiava il repertorio, non l'avrei preso».

RIZZA FIORELLO CECCHETTO RIZZA FIORELLO CECCHETTO

C'è un suo erede?

«Francesco Facchinetti, bravissimo a scovare talenti sul web. Costruimmo la Canzone del capitano in 24 ore, ma gli dissi subito che era adatto al mio lavoro».

 

Lei perché ha lasciato la tv?

«A Sanremo, ho sentito una tale popolarità che mi sono chiesto: più di così che posso fare? Lì decisi di accendere Radio Deejay, nessuno credeva che ne avrei fatto la numero uno».

 

amadeus fiorello cecchetto amadeus fiorello cecchetto

Ora ha ideato e organizzato il «FestivalWeb under 33» che va online su alivemusic.it dal 3 al 5 marzo. Perché in contemporanea con Sanremo?

«Perché così la gente ne parlerà di più e questo farà comodo ai giovani che concorrono. Ne ho selezionati io 60 dal web, poi ridotti a 24 con un contest su Instagram. Voglio dare una possibilità non a nuovi talenti, ma a chi ha già dimostrato di valere, magari su Youtube. In tv ogni anno si scoprono nuovi talenti ma quelli dell'anno prima ce li dimentichiamo».

 

Ad aprile avrà 69 anni, quanti se ne sente?

claudio cecchetto claudio cecchetto claudio cecchetto, maria paola danna claudio cecchetto, maria paola danna claudio cecchetto, maria paola danna claudio cecchetto, maria paola danna claudio cecchetto claudio cecchetto cecchetto cecchetto Leo Cecchetto Leo Cecchetto cecchetto cecchetto CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO gerry scotti gerry scotti sanremo 1980 il bacio tra benigni e olimpia carlisi sanremo 1980 il bacio tra benigni e olimpia carlisi fiorello cecchetto cracco fiorello cecchetto cracco claudio cecchetto photo andrea arriga claudio cecchetto photo andrea arriga festival di sanremo 2015 conti cecchetto massarini giuria degli esperti festival di sanremo 2015 conti cecchetto massarini giuria degli esperti cecchetto e jovanotti cecchetto e jovanotti CECCHETTO PEZZALI CECCHETTO PEZZALI carlo conti e claudio cecchetto carlo conti e claudio cecchetto Leo Cecchetto Leo Cecchetto sanremo 1981 alberto sordi e claudio cecchetto sanremo 1981 alberto sordi e claudio cecchetto sanremo 1981 alice claudio cecchetto nilla pizzi eleonova vallone sanremo 1981 alice claudio cecchetto nilla pizzi eleonova vallone cecchetto cecchetto CECCHETTO JOVANOTTI CECCHETTO JOVANOTTI SANDY MARTON SANDY MARTON CECCHETTO FIORELLO CECCHETTO FIORELLO

«Io sempre venti».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE JENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...