“TUTTI COL NUMERO 10 SULLA SCHIENA E POI SBAGLIAMO I RIGORI” – “ROBIN” CREMONINI A “ROLLING STONE” NON FA SCONTI ALLA MUSICA ITALIANA: “OGGI 80 DELLE PRIME 100 CANZONI SU SPOTIFY SONO IDENTICHE, NON SI SA CHI CANTI. IL DRAMMATICO TEMPO DEI TALENT HA PRODOTTO SOLO INTERPRETI. IL SUCCESSO DELL’INDIE E' PIÙ UN FALLO DI REAZIONE, CHE UN GOL IN ROVESCIATA – E POI "LO STRESS POST-LÙNAPOP", L’AMORE, DALLA E…- VIDEO

-

Condividi questo articolo


cesare cremonini cesare cremonini

Comunicato stampa da Rolling Stone

 

“Le canzoni non sono dei selfie, non sono vittime del presente” - racconta Cesare - “Potrei scrivere un pezzo su una ragazza che ho visto per due minuti in tele, se mi illudesse di avere un mondo interiore. È bello pensare che le donne mi immaginino sempre intento a struggermi per qualcuna, e vorrebbero essere loro. Ma magari quella persona ora sta con un altro, è morta oppure convive con il cane”. Ride di gusto Cremonini: “Ma dai, il music business funziona cosi sin dai tempi di Elvis. L’amore e uno straordinario strumento retorico, e le donne sono una parte fondamentale di questo mestiere”.

 

cesare cremonini cesare cremonini

A Rolling Stone rivela il suo segreto compositivo: “Scrivere ogni giorno, in ogni momento. L’idea di canzone è la mia compagna sempre. L’ispirazione non riceve su appuntamento, e quando passa devi farti trovare davanti a un pianoforte. Nel mio lavoro la felicità dura circa una settimana. Sono i momenti in cui il tuo vagabondare ti porta a incontrare un’emozione che funziona, di cui ti innamori, e così inizia il processo creativo. Le canzoni sono sostanze betabloccanti, le nostre vitamine quotidiane”.

 

Di quando si sono sciolti i Lùnapop e ha intrapreso la carriera solista: “Quella è diventata la mia prigione dorata. Il successo ha portato con sé un prezzo alto, io lo chiamo trauma da stress post-Lùnapop. Per anni ho raccolto meno di quello che ho seminato: ero schiavo di un pregiudizio, non potevo confrontarmi con il valore della mia musica”.

Cesare CremoninI 4 Cesare CremoninI 4

 

Dello scenario della musica italiana: “Oggi 80 delle prime 100 canzoni su Spotify sono identiche, non si sa chi canti. Il drammatico tempo dei talent ha prodotto solo interpreti. Il successo dell’indie mi pare più un fallo di reazione, che un gol in rovesciata. Io spero che i ragazzi capaci di emergere non si facciano infettare dal meccanismo, cercando il posto fisso come infermieri della discografia. Ma temo che avverrà proprio questo”.

 

Dell’amore: “Nella vita, complice il mio status, non ho ancora trovato una persona che si fidi ciecamente. Sarebbe bello costruire questo rapporto anche con una donna, ma bisogna essere in due”. Del futuro: “Un giorno torneremo ad ascoltare bella musica e mangiare cose buone, a vivere meglio i rapporti. Il futuro e nelle nostre mani, e chi ha vent’anni oggi non e male come ci raccontano”. Dopo San Siro e l’Olimpico il suo tour approderà allo stadio Dall’Ara, dove un bolognese non si esibiva da 39 anni, dai tempi di Dalla e Banana Republic. “Sono di corsa da vent’anni. Quando saliro sul palco non cerchero il riscatto, ma mi godro la certezza che per altri dieci anni potro fare la musica che mi piace. Liberamente”.

Cesare CremoninI 3 Cesare CremoninI 3

 

CREMONINI VA ALLA SCUOLA D'AUTORE BOLOGNESE

Guido Biondi per il Fatto Quotidiano

 

Un salto di qualità. È la prima valutazione dopo l' approfondito ascolto del nuovo album di Cesare Cremonini, Possibili scenari…(…)

 

Una crescita evidente e convincente a partire dal singolo Poetica, capace di sovvertire il suono mainstream imperante nelle radio italiane: una ballata intensa e struggente, dedicata alla vita e ai suoi alti e bassi. Poetica si inserisce di diritto tra i grandi classici della musica d' autore, non stona vicino a Emozioni o Rimmel. Possibili scenari è stata pensata per aprire i futuri concerti negli stadi a giugno 2018 (Lignano, Milano, Roma e Bologna): un perfetto connubio tra elettronica intelligente e rock, senza svendersi ai suoni Edm.

Cesare CremoninI Cesare CremoninI

 

Nessuno vuole essere Robin è la perla nascosta, un ritratto di Millennials alle prese con la convivenza e l' amore con una frase mozzafiato, "tutti col numero dieci sulla schiena e poi sbagliamo i rigori". Kashir-Kashmir racconta con estrema delicatezza l' approccio al mondo occidentale di un ragazzo arrivato dai paesi arabi: c' è diffidenza e pregiudizio ma l' unico suo desiderio è quello di ballare come un qualunque ragazzo moderno. La macchina del tempo è, insieme a Poetica, il miglior arrangiamento del disco, con una storia d' amore "rewind": si parte dall' ultimo bacio fino al primo incontro.

 

Silent Hill inizia con una crepuscolare melodia elettronica intrigante e si sviluppa con una ritmica in puro stile Beatles anni sessanta. Qualche traccia serve per alleggerire (La Isla, Al tuo matrimonio) e ritrovare il filo conduttore con i brani più pop del repertorio. Un disco a fuoco, originale e frutto di grande ricerca musicale (Mameli su tutti), capace di portare Cremonini su un territorio classico della scuola bolognese, a cavallo tra l' intimismo di Samuele Bersani e la grande comunicativa di Lucio Dalla.

Cesare CremoninI 2 Cesare CremoninI 2

 

CREMONINI TATTOO CREMONINI TATTOO CESARE CREMONINI CESARE CREMONINI CREMONINI ROSSI CREMONINI ROSSI CREMONINI CREMONINI

 

CESARE CREMONINI GIANNI MORANDI FOTO ANSA CESARE CREMONINI GIANNI MORANDI FOTO ANSA valentino rossi cremonini 4 valentino rossi cremonini 4 giosada cremonini giosada cremonini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…