‘SONO FINITO NEL MIRINO DELLA LOBBY GAY’ - ZAZZARONI: ‘A ‘BALLANDO’ CIACCI (GAY) E TODARO (ETERO) DEVONO ANCORA DEFINIRE I RUOLI. PER QUESTO NON LI HO VOTATI. HANNO CREATO UNA POLEMICA AD ARTE. IO CONDIVIDO QUEL BANCONE CON DUE AMICI GAY, CANINO E MARIOTTO. PERSINO CERNO MI HA DATO DELL’OMOFOBO, LUI CHE MI CONOSCE DA TEMPO. MA TANTO IO HO 15MILA PERSONE BLOCCATE SU TWITTER, UN PAESE INTERO, E…’

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Zazzaroni non vota Ciacci e Todaro a 'Ballando con le stelle'

 

  1. ZAZZARONI A 24MATTINO: SONO FINITO NEL MIRINO DELLA LOBBY GAY PERCHE' HO BOCCIATO UN BALLO. NON PER OMOFOBIA MA PERCHE' I RUOLI NON ERANO CHIARI

Da ‘Radio24

 

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"Sono un ragazzo etero e un ragazzo gay e devono ancora definire i ruoli", a dirlo ai microfoni di Luca Telese e Oscar Giannino nel corso della trasmissione 24Mattino è Ivan Zazzaroni, il giudice di Ballando con le Stelle al centro delle polemiche per la sua decisione di non votare l'esibizione di ballo della coppia uomo-uomo Ciacci-Todaro.

 

"Era una situazione difficilmente votabile, poi hanno tirato in ballo l'omofobia che è l'accusa più volgare che mi si possa muovere", ha aggiunto Zazzaroni. "Io condivido quel bancone con Fabio Canino che è dichiaratamente gay e con Guillermo Mariotto che è dichiaratamente gay, e siamo amicissimi. Fabio secondo me è uscito dal seminato perché usare la parola "pregiudizio" da parte sua che è dichiaratamente gay... uno più uno dà omofobia.

 

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Stessa cosa Tommaso Cerno. Io Tommaso lo conosco da un sacco di tempo, abbiamo fatto cose insieme, mi parli di omofobia? Ma ragazzi, l’omofobia è una cosa seria!". E poi, alla domanda di Luca Telese "Ivan sei finito nel mirino della lobby gay?", il giudice di Ballando risponde: "Esattemente! Di gente che non ha visto il programma. È l'indignazione da social, l'indignazione da like. È allucinante, roba da querela. Ma non farò lettere pubbliche. Sarebbero mal interpretate come il mio giudizio. Me lo tengo. Io ho 15mila persone bloccate su Twitter per via del calcio, è un paese intero! Ci sono abituato.”

 

 

  1. LA LITE SUI GAY FA DISCUTERE E IL SILENZIO FA AUDIENCE

Laura Rio per il Giornale

 

Ma dài, per favore, tornate a ballare e basta...

Piantatela con queste polemiche create a tavolino per sollevare polveroni, questioni, dibattiti pro e anti gay degni di argomentazioni ben più elevate.

 

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Ballando con le stelle un tempo era uno show delizioso, garbato, che faceva parlare di sé per la bravura dei concorrenti, la sfida, la fatica, il sudore, la voglia di migliorarsi. Da un po' di anni lo si è voluto contaminare con l' ingresso di personaggi particolari, esperimenti sociologici o «baruffe tra primedonne» come quella tra Selvaggia Lucarelli e Alba Parietti. Il tutto fatto passare sotto l' etichetta dell'«aderenza alla realtà», come sostiene la conduttrice Milly Carlucci, quando è semplicemente ricerca di un' audience più alta.

 

Quest' anno, assente nel cast la battagliera Parietti, ci si è inventati la coppia di ballerini uomini: lo stylist Giovanni Ciacci, gay dichiarato, e il maestro di danza Raimondo Todaro, etero. Ovviamente le polemiche, e la conseguente attenzione intorno al programma di Raiuno, con un fiume di tweet e post sui social, sono partite all' istante.

 

Con i paladini difensori delle famiglie come Mario Adinolfi che gridano allo scandalo e, sul fronte opposto, le reazioni indignate di chi denuncia l' omofobia. I due ballerini, tra l' altro, per limitare le discussioni, si cimentano nel boogie o nel charleston in modo da sfiorarsi il meno possibile. Sabato sera, nella seconda puntata, il coup de théâtre di Ivan Zazzaroni, uno dei giurati. Che ha fatto? Si è rifiutato di dare un voto alla coppia perché secondo lui è «fuori contesto».

 

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Opinione legittima visto che finora, in quello show, si sono viste solo coppie tradizionali uomo-donna ed espressa evidentemente senza pregiudizi. Figuratevi le accuse che gli sono piovute addosso in puntata dai colleghi giudici e nelle ore successive... Pure il neodeputato del Pd Tommaso Cerno ha stigmatizzato la scelta di Zazzaroni parlando di «omofobia senza giustificazioni» e temendo «un' aria di ballo a destra in Rai». Ma che credete? Che Zazzaroni si sia ficcato in questo turbinio per il desiderio di difendere la purezza del ballo o della coppia creata da Dio? Ma figuriamoci. In questi giorni si parlerà tantissimo anche di lui, oltre che di Ciacci e di Todaro. Fa parte del gioco. Tutto scritto a tavolino. E a che cosa serve tutto ciò?

 

Ad arrivare almeno al 20% di share, a non farsi sotterrare dalla concorrenza di C' è posta per te, che raggiunge il 27% tenendo addirittura per dieci minuti il pubblico in studio in assoluto silenzio mentre la De Filippi dietro le quinte (senza che si senta il dialogo) cerca di convincere un ospite ad aprire la busta e parlare con la sua mamma. Una situazione surreale che forse non si era mai vista in tv. Comunque, state certi, i numerini Auditel non c' entrano nulla con la difesa delle libertà sessuali di ogni cittadino nonché di qualsiasi concorrente di uno show...

IVAN ZAZZARONI IVAN ZAZZARONI

 

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