MA I GIORNALISTI A SANREMO VANNO AD ANNUSARE I FIORI? - ALLA PRIMA CONFERENZA STAMPA DEL FESTIVAL, NESSUN CRONISTA OSA PORRE UNA DOMANDA SUL CONFLITTO DI INTERESSI DI CLAUDIO BAGLIONI - CI PENSA IL NOSTRO GIUSEPPE CANDELA E LA DIRETTRICE DI RAIUNO, TERESA DE SANTIS, BUTTA IL PALLONE IN TRIBUNA: “IO RISPONDO DELL’ASPETTO ARTISTICO. I CONTRATTI VENGONO CHIUSI IN ALTRE SEDI...”

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Giuseppe Candela per Dagospia

 

Beppe Caschetto - Ferdinando Salzano - Rossella Barattolo Beppe Caschetto - Ferdinando Salzano - Rossella Barattolo

Alla prima conferenza stampa del “Fep-stival” di Sanremo in prima fila siede un trio inedito: Ferdinando Salzano, Beppe Caschetto e Rossella Barattolo, compagna del cantante romano. Solo alle 13.31, dopo oltre un'ora, viene concessa la parola ai giornalisti. "Alle 13.50 dobbiamo chiudere", avvisa l'ufficio stampa. Tredici minuti dopo Baglioni si dilegua per il collegamento del Tg1, si prosegue e si sfora di cinque minuti. Nel mezzo dieci domande, nessuna, ripetiamo nessuna, con riferimenti alla polemiche che da giorni presenzia sui siti (su Dagospia già un anno fa se ne parlava), sui giornali (pochissimi) e portata in tv da Antonio Ricci a Striscia la notizia.

 

Ferdinando Salzano, agente di Baglioni, è il capo di Friends and Partners che gestisce anche il dittatore artistico, come ama definirsi, e più di venti artisti presenti alla kermesse con ruoli diversi: superospiti, duetti, in gara. Esiste un conflitto di interessi? E soprattutto, come segnalato dal giornalista Monina, esiste ancora oggi la clausola che fa parte di tutti i contratti che riguardano il servizio pubblico e prevede che non ci siano relazioni (etichette, management, edizioni e booking) tra coloro che devono selezionare gli artisti che finiranno all’interno del concorso canoro?

TERESA DE SANTIS TERESA DE SANTIS

 

Una domanda che in extremis chi vi scrive ha posto, chiedendo anche se la Rai può di fatto concedere a una società di avere questo strapotere sull'evento più importante del piccolo schermo. La direttrice Teresa De Santis ha così replicato: “Io rispondo dell’aspetto artistico perché il ruolo del direttore di rete riguarda questa competenza. I contratti vengono chiusi in altre sedi, nell’area legale e delle risorse artistiche.

 

Esiste una clausola di trasparenza sulla cui congruità ritengo debbano rispondere altri più competenti. So per certo che l'azienda è sottoposta a uno scrutinio feroce, è sempre sotto i riflettori, sempre oggetto di polemiche che spesso portano alla politica. Siamo controllati dal parlamento, dall'Agicom, dalla corte dei conti. In realtà, per quanto si possa argomentare, le questioni sul conflitto di interessi sono tecnicamente seguite con molta attenzione e scrupolosità."

 

claudio baglioni 3 claudio baglioni 3

Toccherà ora alle sedi competenti, chiamate in causa, spiegare se questa clausola è stata o meno rispettata. E' opportuno ricordare che il discusso contratto è stato curato e chiuso dalla precedente gestione Orfeo-Maggioni e che gli attuali vertici rispondono di decisioni che non hanno preso.

 

Sul tema si è anche espresso il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo con toni più difensivi: "Clausola trasparenza c'è ed è stata rispettata. Ci sono state persone come Moroder, Pino Donaggio, è evidente che per avere un direttore artistico competente deve essere un esperto. Facciamo delle scelte inattaccabili dal punto di vista della qualità. Sfido chiunque dei presenti a ignorare la presenza di Nek, del Volo o di Renga. Questa situazione è figlia di un mercato molto concentrato, ma nell'assoluta trasparenza del lavoro che facciamo vi invito a verificare. Primo ospite è Andrea Bocelli, che con questo mondo non ha nulla a che spartire".

mario orfeo monica maggioni mario orfeo monica maggioni

 

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