MA IL PD, CHE FRIGNA A FARE? NEI TG DELLA RAI IL PARTITO HA PIÙ VOCE DI TUTTI, PUR AVENDO SOLO IL 18% DEI VOTI IN PARLAMENTO. IL TG1 CHE DOVREBBE ESSERE IN QUOTA GRILLINA DÀ PIÙ SPAZIO AI DEM CHE AI 5 STELLE, MENTRE IL PIÙ EQUILIBRATO? NON CI CREDERETE MA È GENNY SANGIULIANO: PD IN TESTA, SEGUITO DAL M5S E SOLO AL TERZO POSTO LA LEGA - NONOSTANTE QUESTO I DEM SI SENTONO SOTTO-RAPPRESENTATI (NELLE POLTRONE) E VOGLIONO ORFEO AL TG3, ANCHE A COSTO DI FAR SALTARE SALINI

-

Condividi questo articolo


 

1. RAI, SALINI E IL “NODO ORFEO": PRONTI MAGGIONI E DEL BROCCO

Marco Castoro per www.leggo.it

 

FABRIZIO SALINI FABRIZIO SALINI

 

C'è tempo fino al cda del 5 marzo per trovare la quadra a Viale Mazzini. O l'ad Fabrizio Salini riesce a presentare (e a far approvare ai consiglieri) la nuova organizzazione dei tiggì o dovrà fare le valigie. Il nodo è sempre lo stesso: la nomina a direttore del Tg3 di Mario Orfeo, l'ex dg Rai, nonché ex direttore di Tg2 e Tg1.

 

In pratica i Cinquestelle per trovare un accordo col Pd hanno bisogno che la nomina di Orfeo salti. Salini è all'ultima curva prima del traguardo, ma proprio perché il percorso è impervio potrebbe sbandare. L'ex dg è ben visto dai renziani e anche dal Pd, mentre Di Maio non ne vuole sapere. Per contro il Pd vorrebbe mandare a casa Salini, difeso però a spada tratta proprio dal ministro degli esteri (fu Di Maio a sceglierlo). Il Pd sta già facendo scaldare i muscoli a eventuali sostituti.

 

mario orfeo monica maggioni mario orfeo monica maggioni

Ma chi potrebbe prendere il posto di Salini? Due i nomi che circolano. In prima fila troviamo l'ex presidente Monica Maggioni (attuale numero 1 di RaiCom) e Paolo Del Brocco, il manager più accreditato di RaiCinema. I due hanno portato a casa ottimi risultati per l'azienda e quindi offrono garanzie di management. Poi c'è sempre un manager del calibro di Antonio Marano che potrebbe entrare nella partita. Ovviamente se dovesse andare a casa Salini salterebbe tutto il banco del cda e della governance, presidente compreso. Quest'ultima carica potrebbe andare proprio a Marano. 

 

 

2. NEI TELEGIORNALI DELLA RAI IL PD HA PIÙ VOCE DI TUTTI

Marco Castoro per www.leggo.it

 

telegiornali Rai (e non solo) sono monitorati dall’AgCom per quanto riguarda lo spazio che concedono a partiti e istituzioni (presidente della Repubblica, di Senato e Camera premier e governo).

 

gennaro sangiuliano foto di bacco gennaro sangiuliano foto di bacco

Per quanto riguarda il tempo di parola concesso nell’intero mese di gennaio ai soggetti politici e a quelli istituzionali il Tg1 diretto da Giuseppe Carboni vede in testa il Pd con il 14,88% davanti al M5S (13,08%) e alla Lega (12,27%). Al quarto posto Forza Italia (9,66%).

 

Il governo vanta il 18,14%, il premier Conte l’8,86% e il presidente Mattarella 7,96%. Molto equilibrato il Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano: Pd 14,38%, M5S 14,29%, Lega 13,49%, Forza Italia 12,20%. Il governo è al 10,46%, Mattarella 8,01%, Conte 7,82%. Il Pd ha più tempo di parola di tutti anche nel Tg3 di Giuseppina Paterniti (14,69%) davanti al M5S (10,15%), Forza Italia (8,98%) e Lega (7,83%). Governo al 16,33%, Mattarella 10,07% e Conte 7,12%. A RaiNews di Antonio Di Bella è ancora Pd al comando (14,67%) davanti a M5S (13,63%). Nettamente più staccate le forze dell’opposizione: Lega (8,86%) e Forza Italia (5,86%). Il governo raggiunge il 19,51%. Il premier 11,16% e Mattarella 8,18%.

 

Ma veniamo ai cosiddetti “piccoli”. Fratelli d’Italia oscilla da un 3,93% del Tg2 a un 2,27% di RaiNews, passando per un 3,52% del Tg3 e un 3,44% del Tg1. Italia Viva è più considerato dal Tg2 (4,59%), mentre viene in pratica ignorato dai restanti tiggì: 1,28% il Tg1; 1,40% Rainews e 1,82% Tg3. Va meglio Liberi e Uguali: Tg1 2,92%; Tg2 2,44%; Tg3 4,30% e RaiNews 2,78%. Ai soggetti politici dell’Unione europea è il Tg3 che concede più tempo di parola (3,92%), seguito da RaiNews (1,92%), Tg1 (1,01%) e Tg2 (0,31%). 

 

TEMPO DI NOTIZIA – In questi dati dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulle news il Pd non è leader ovunque. Non primeggia né al Tg2 (preceduto da Cinquestelle e Lega) né a RaiNews (quasi 9 punti percentuali in meno rispetto al M5S). Va invece fortissimo il premier Conte che facendo la media di tutte le notizie dei quattro tiggì Rai si piazza al primo posto con la percentuale del 17,27%. Davanti ai Cinquestelle (17,19%), Pd (12,48%), Lega (11,85%), Governo (11,20%), Mattarella (7,54%) e Forza Italia (5,97%).

 

TEMPO DI ANTENNA – Questo dato indica il tempo complessivamente dedicato al soggetto politico o istituzionale come somma del “tempo di notizia” e del “tempo di parola”. Il Pd è primo in classifica al Tg1 (13,64%) e al Tg3 (14,33%), mentre è secondo a RaiNews (13,01%) e terzo al Tg2 (12,72%). I Cinquestelle primeggiano al Tg2 (15,16%) e a RaiNews (17,63%) mentre sono secondi al Tg1 (12,87%) e al Tg3 (12,50%). La Lega di Salvini è sempre terza a eccezione del Tg2 dove è seconda davanti al Pd e dopo il M5S.

GIUSEPPE CARBONI GIUSEPPE CARBONI

 

Queste le percentuali del Carroccio divise per testata: Tg1 11,75% - Tg2 14,53% - Tg3 11,39% - RaiNews 10,15%. Grande spazio al premier Conte: Tg1 16,76% - Tg2 13,96% - Tg3 11,31% (qui è superato dai suoi ministri 14,74%) - RaiNews 14,94%. Complessivamente nei quattro tiggì Rai il tempo di antenna dedicato a premier e governo raggiunge il 28,45% che sommato al 34% di tutti i partiti che compongono la maggioranza si arriva al 62,45%. Con il 7,79% di Mattarella si tocca quota 70,24%. Il restante 29,76% è il bottino che si dividono le forze dell’opposizione, i presidenti di Camera e Senato, gli europarlamentari. 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...