MA QUANTO E’ LIBERO “IL FATTO”! SERRA: “DIFFICILE È COLLOCARE IN LUOGHI POLITICI NOTI O TRADIZIONALI IL FATTO QUOTIDIANO, CHE HA SIMPATIA PER I NO TAV MA HA LO STESSO TITOLISTA DI LIBERO” - VENEZIANI: “NON HA TORTO EZIO MAURO A DIRE CHE ALCUNI GIUSTIZIALISTI COLLOCATI A SINISTRA SONO IN REALTÀ GENTE DI DESTRA FINITA LÌ IN ODIO A BERLUSCONI. E POI, SE UNO SI BUTTA A SINISTRA TI SORRIDONO I POTERI EDITORIALI, GIUDIZIARI E LE FABBRICHE DEL CONSENSO”…

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1- MA QUANTO E' LIBERO "IL FATTO"!
Michele Serra per Repubblica

MICHELE SERRAMICHELE SERRA

Avendo le Cinque Stelle speso molto fiato per dire "non siamo né di destra né di sinistra", sbagliano quei giornali (tanti) che definiscono "rissa a sinistra" la lite tra Bersani e Grillo. A dirgli che è di sinistra, Grillo si offende tanto quanto a dargli del fascista. (Ugualmente difficile è collocare in luoghi politici noti o tradizionali il Fatto quotidiano, che ha simpatia per i No Tav ma ha lo stesso titolista di
Libero, dunque sfugge decisamente a ogni etichettatura tradizionale). C'è una nuova e non piccola area di opinione che non si riconosce nell'attuale assetto politico e forse istituzionale del Paese, pensa che i partiti facciano definitivamente schifo e che al Quirinale sieda un anziano notabile della Casta da congedare al più presto.

TRAVAGLIO-FERRARATRAVAGLIO-FERRARA

Chi non fa parte di quest'area, se vuole essere obiettivo, deve evitare di definirla di sinistra o di destra, sono parole che non la nominano. Chi fa parte di quell'area dovrebbe però aiutarci a nominarla con minore imprecisione. Farci capire quale società ha in mente, con quali regole e quali istituzioni, oltre al web, si intende, che è un po' come il Cenacolo dei Giusti. Le battute non bastano a definire le persone, e nemmeno i movimenti. Questo Grillo non lo sa, ma chi ha rispetto per la politica, dunque anche per lui, lo sa benissimo.

2- LA VAFFA-POLITICA ALL'ITALIANA
Mattia Feltri per La Stampa

Fascisti, sfascisti, fascistoidi, piduisti, farabutti, cadaveri ambulanti, ladri, tossici, psiconani, zerbini, camerieri, servi, zombi, mascalzoni, falliti, comunisti, servi, prezzolati, ributtanti, repellenti, porci, mafiosi, camorristi, rapinatori, incompetenti, deliranti, incoerenti, corrotti, corruttori, razzisti, manganellatori, killer, analfabeti, figli di buonadonna, imbecilli... Disgraziatamente la nostra politica continua a essere troppo frammentata.

EZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpegEZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpeg

3- ATTENZIONE, SI È INFILTRATA LA DESTRA
Marcello Veneziani per Il Giornale

Non ha torto Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, a dire che alcuni giustizialisti collocati a sinistra sono in realtà gente di destra finita lì in odio a Berlusconi. E poi, aggiungo io, se uno si butta a sinistra ti sorridono i poteri editoriali, giudiziari e le fabbriche del consenso. Nell'indole, Tonino Di Pietro, Marco Travaglio, ma anche Roberto Saviano, sono tipi da Legge e Ordine, giustizialisti e populisti destrorsi. Pure Grillo usa argomenti più da Uomo Qualunque che da Democrazia Proletaria.

SCALFARI ZAGREBELSKY CONCITA DE GREGORIO SAVIANO NEL PARTITO DI REPUBBLICA - ILLUSTRAZIONE FUCECCHI PER IL FATTOSCALFARI ZAGREBELSKY CONCITA DE GREGORIO SAVIANO NEL PARTITO DI REPUBBLICA - ILLUSTRAZIONE FUCECCHI PER IL FATTO

Anche lo stile giornalistico del Fatto, ha ragione Mauro, è quello del Borghese; ma questo ne spiega l'efficacia. Travaglio del resto scriveva sul Borghese destro-leghista degli anni Novanta e Di Pietro, rurale-autoritario, è più da Candido che da Micromega .

Accadde anche al tempo della Resistenza che alcuni fascisti intransigenti divennero partigiani intransigenti. E spesso nella nostra Repubblica l'antifascismo è stato un fascismo di segno contrario. Mauro omette però di dire che con loro ci sono i giacobini di Giustizia e Libertà, molto popolo viola, ex-girotondini, Zagrebelsky, Flores d'Arcais, Furio Colombo.

Mauro ha ragione ma lo dice un po' tardi. Questa criptodestra c'era anche prima, ma finché attaccava Berlusconi andava bene, ora che tocca Napolitano viene scomunicata e accusata di essere sguaiata e non avere senso dello Stato. Anche ai tempi della sinistra stalini­sta c­hi sgarrava dalla linea veniva accu­sato di lavorare per la destra in agguato. Vigilanza democratica sugli infiltrati reazionari.

 

 

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