1. IL MEGA-ACCORDO DI 4 ANNI, A 2,8 MILIONI DI EURO L’ANNO, CHE FABIO FAZIO HA STRAPPATO ALLA RAI E’ UNO SCHIAFFONE AL FAMOSO TETTO DEGLI INGAGGI E ANCHE AL BUON SENSO
2. LO SPIEGA MATTIA FELTRI: “LA RAI, PER ESSERE COMPETITIVA SUL MERCATO, DEVE PAGARE I FUORICLASSE. VERO. MA QUI STA IL PROBLEMA. O LA RAI È SUL MERCATO, E ALLORA NON PRENDE IL CANONE. O LA RAI È SERVIZIO PUBBLICO, E ALLORA NON DEVE COMPETERE. LA VIA DI MEZZO NON È UNO SCHIAFFO ALLA POVERTÀ NÉ AL PARLAMENTO: È UNA PRESA PER I FONDELLI”

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MATTIA FELTRI MATTIA FELTRI

1 - PIÙ RICCHI CHE RAI

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

Se il teatrino di questi mesi è diventato quanto guadagniamo, io tolgo il disturbo, ha detto pochi giorni fa Fabio Fazio. È probabile che ora il teatrino diventi quanto guadagnerà. Ieri gli è stato rinnovato il contratto: quadriennale a 2 milioni e 800 mila euro l' anno. Un milione in più di prima. Complimenti e auguri. Anche perché la faccenda è già stata buttata in politica: per Maurizio Gasparri è il premio milionario al miglior valletto della sinistra, per il renziano Michele Anzaldi è uno schiaffo ai poveri e al Parlamento.

 

fabio fazio fabio fazio

È davvero interessante il diffondersi del contagio per cui la lotta alla povertà passa dalla riduzione degli stipendi, ma su un punto Anzaldi ha ragione: il Parlamento aveva deliberato il tetto dei compensi a 240 mila euro, cifra a cui si è adeguato anche il presidente della Repubblica. La Rai invece no. E con questa bizzarra formulazione: sfonderà il tetto chi «offre intrattenimento generalista» o «crea o aggiunge valore editoriale in termini di elaborazione del racconto nelle sue diverse declinazioni».

fabio fazio luciana littizzetto fabio fazio luciana littizzetto

 

A parte la prosa, da taglio immediato del mensile, la frase non vuol dire niente, quindi vuol dire tutto. E chiunque potrà avere ingaggio eccezionale. E discende da una considerazione: la Rai, per essere competitiva sul mercato, deve pagare i fuoriclasse. Vero. Ma qui sta il problema. O la Rai è sul mercato, e allora non prende il canone. O la Rai è servizio pubblico, e allora non deve competere. La via di mezzo non è uno schiaffo alla povertà né al Parlamento: è una presa per i fondelli.

 

ANZALDI ANZALDI

2 - ALTRO CHE TETTO, FAZIO SFONDA: CONTRATTO DI 11 MILIONI DI EURO

Estratto dell’articolo di Silvia Truzzi per il “Fatto quotidiano”

 

[…] Ieri, in un turbolento consiglio di amministrazione, è stata approvata la proposta di contratto per il conduttore di Che tempo che fa: passerà da Rai3 a Rai1 per condurre 32 prime serate domenicali e 32 seconde serate l' anno. La proposta è di 11,2 milioni di euro per 4 anni, ovvero 2,8 milioni l' anno.

 

FABIO FAZIO FABIO FAZIO

L'aumento del cachet (quello precedente era di 1,8 milioni) avviene, dicono fonti Rai, a fronte di un impegno maggiorato e sulla rete ammiraglia: quindi in proporzione ci sarebbe una flessione del compenso. Non la pensa così Michele Anzaldi (Pd), segretario della Commissione di Vigilanza Rai: "Il rinnovo del contratto a Fazio per ben 4 anni, più della durata di questo e del prossimo Cda Rai, con un aumento di ben il 50% sul compenso, fino ad arrivare a quasi 12 milioni di euro totali, è un vero schiaffo ai poveri e al Parlamento (per via della legge sul tetto agli stipendi, ndr). È opportuno e urgente che la Corte dei Conti si occupi in maniera decisa di questa vicenda".

 

mario orfeo mario orfeo

La presidente Monica Maggioni, dopo un lungo silenzio, ha scoperto che Fazio è una risorsa per la Rai: "Lo sforzo fatto per non perdere il valore e la capacità di racconto di Fabio Fazio è direttamente connesso alla volontà di garantire un futuro all' azienda tenendola ancorata al mercato".

 

La strategia sarebbe risparmiare, per la serata di domenica, i costi (alti) della fiction serale con un prodotto che assicura share e pubblicità. Lo schema dei palinsesti è stato approvato a larga maggioranza, con il voto contrario del consigliere Arturo Diaconale e l' assenza dei consiglieri Giancarlo Mazzuca e Carlo Freccero (quest' ultimo uscito dal consiglio in polemica). […]

fabio fazio rischiatutto fabio fazio rischiatutto

 

3 - IL CONDUTTORE SI FA PURE UNA SOCIETÀ E LA RAI SGANCIA ALTRI DIECI MILIONI

Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per “Il Fatto Quotidiano”

 

Secondo Mario Orfeo, Fabio Fazio guadagnerà come prima. […] Il contratto, naturalmente, è d'oro. Parliamo di una cifra di 11 milioni e 776 mila euro per quattro anni, tra il contratto a lui e alla sua società. Il binario, infatti, è doppio: il contratto viene fatto a lui, Fabio Fazio, e a una società che verrà fondata dallo stesso conduttore che deterrà il format di Che tempo che fa.

 

Questo consente di fare un contratto doppio. Il compenso per Fazio (che si sposta sulla rete ammiraglia) sarà di 2.240.000 euro l' anno per realizzare 32 prime serate della domenica e 32 seconde serate il lunedì, su Rai1. Totale: 8.960.000 euro. Poi 2.816.000 euro è la cifra che la Rai pagherà alla società di Fazio per i diritti del Format sul totale di 4 anni.

monica maggioni monica maggioni

 

In totale si raggiunge appunto la cifra di 11.776.000 euro, ovvero 2.944.000 a stagione che il conduttore incasserà tra lui e la società proprietaria del format. Col precedente contratto Fazio percepiva dalla Rai 1 milione e 800 mila euro l' anno, quindi l' aumento è di oltre un milione a stagione. Ma nel contratto c' è pure un' altra voce che farà aumentare i guadagni del conduttore.

 

fabio fazio rischiatutto fabio fazio rischiatutto

Perché a un certo punto si parla di "un contratto parziale per la stagione 2017- 2018". Per questo appalto il corrispettivo sarà concordato "entro il tetto massimo di 255 mila euro a puntata per le prime serate e di 83 mila per le seconde". Ovvero, da quel che si evince, questi soldi la Rai li darebbe alla società per realizzare le trasmissioni. Oltre quel tetto, spetta alla società coprire i costi. Parliamo di un' altra cifra che al massimo delle sue potenzialità può arrivare a 10 milioni e 816 mila euro. Che andrebbe a sommarsi alla cifra precedente. Insomma, oltre 20 milioni di euro. […]

 

 

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