1. IL NUOVO SLOGAN DEL GOVERNO? “ANDARE A PUTTANE PER NON FINIRE A PUTTANE” 2. ESSÌ, IL NUOVO SISTEMA DI CALCOLO DEL PIL VOLUTO DALL’EUROPA E’ UNA MANO SANTA, PERCHÉ NELLA SUA NUOVA VERSIONE ENTRERANNO LE SPESE PER ARMAMENTI E QUELLA PER RICERCA E SVILUPPO, NON PIÙ CONSIDERATE COSTI, MA INVESTIMENTI. E POI ENTRERANNO TRAFFICO DI DROGA, PROSTITUZIONE E CONTRABBANDO (DI SIGARETTE E ALCOL) 3. SÌ, AVETE CAPITO BENE, ANDARE A PUTTANE E COMPRARSI DEL FUMO FARÀ CRESCERE IL PIL E AIUTERÀ LA NAZIONE A RIPRENDERSI DALLA DRAMMATICA RECESSIONE. E COMPRARE TANTI BEGLI F-35 AIUTERÀ A TENERE A BADA IL RAPPORTO TRA DEBITO PUBBLICO E PIL 4. RENZIE VOLA IN IRAQ E VESTE I PANNI DEL LEADER EUROPEO PER LANCIARE LA MOGHERINI

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Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

istat istat

1. PIÙ PIL PER TUTTI

All’Istat fervono i lavori per il nuovo sistema di calcolo del Pil voluto dall’Europa. Si tratta di ampliare il novero delle attività che concorrono a formare la ricchezza di un Paese e per l’Italia si parla già di un insperato “regalo” da circa 32 miliardi di euro, ovvero due punti di Pil.

 

Si tratta di una mano santa, perché il rapporto debito pubblico/Pil arretrerebbe dal 135 al 132,4%, mentre quello deficit/Pil calerebbe dello 0,1% che sembra poco e invece è tantissimo perché probabilmente è quello che ci serve per restare sotto la fatidica soglia del 3%.

Draghi Renzi Draghi Renzi

 

Ma che cosa entra nel calderone del Pil? Nella sua nuova versione entreranno le spese per armamenti e quella per ricerca e sviluppo, non più considerate costi, ma investimenti. E poi entreranno traffico di droga, prostituzione e contrabbando (di sigarette e alcol). Sì, avete capito bene, andare a puttane e comprarsi del fumo farà crescere il Pil e aiuterà la nazione a riprendersi in questa drammatica situazione di recessione. E comprare tanti begli F-35 aiuterà a tenere a bada il rapporto tra debito pubblico e Pil.

 

Un giorno gli economisti saranno perfino in grado di calcolare il costo economico di una sparata di Giovanardi sulla droga. E un governo più disperato degli altri potrà lanciare la campagna “Andare a puttane per non finire a puttane”.  

 

RENZI SELFIE CON GLI SCOUT RENZI SELFIE CON GLI SCOUT

 

2. PITTIBIMBO DA ESPORTAZIONE

Renzie dunque vola in Iraq e veste i panni del leader europeo, anche per lanciare la volta finale a Federica Mogherini. Repubblica: “No a un’altra Srebrenica, sconfiggeremo i terroristi’. Renzi tra i profughi in Iraq promette l’aiuto della Ue” (p.2). Segue intervista alla Moscerini, che della propria candidatura a Mrs Pesc dice: “In realtà una critica vera e propria alla mia candidatura non è mai stata formalizzata. C’è un problema legato agli equilibri tra famiglie politiche e aree geografiche che devono trovare una rappresentanza” (p. 4). Anche il Messaggero sottolinea che tra le motivazioni del viaggio di Renzi c’è “la volontà dell’Italia di guidare la politica estera Ue” (p. 3).

 

FEDERICA MOGHERINI AL MARE FEDERICA MOGHERINI AL MARE

Intanto il Parlamento approva l’operazione “armi ai curdi”: “L’ampio sì del Parlamento. Respinte le risoluzioni contrarie di Sel e Movimento 5 Stelle. Grillo attacca la missione del capo del governo (“In Iraq ma a fare che?”). Il governo avverte: la minaccia dell’Isis riguarda anche l’Italia” (Corriere, p. 7). Prendereste armi usate dall’Italia?

 

 

3. C’ERAVAMO TANTO AMATI

FEDERICA MOGHERINI VALIGIA FEDERICA MOGHERINI VALIGIA

Per una Mogherini in rampa di lancio, c’è un altro membro del governo che invece è a bagno maria, sempre più lontano dal cuore di Pittibimbo: Graziano Delrio. Oggi se ne occupa il Giornale che racconta: “Con Delrio è proprio gelo. Renzi non va alla festa del Pd di Reggio Emilia. Negli anni scorsi il premier era accolto come una star nella città del sottosegretario. E’ la prova finale della fine dell’idillio. I rumors: appuntamento snobbato perché ci sarà l’ex fedelissimo” (p. 10). Questo sito disgraziato lo scrive da mesi che il legame fraterno è saltato. L’amaro finale si arricchisce di nuove puntate.

 

 

4. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

matteo renzi graziano delrio matteo renzi graziano delrio

Nonostante i tweet dell’altro giorno di smentita, si continua a parlare di interventi sulle pensioni. Per Repubblica, “Sulle pensioni d’oro si riapre la partita. Manovra da 20 miliardi. Baretta (Tesoro): non è scandaloso chiedere a chi ha di più. Scontro sull’ipotesi di blocco degli stipendi degli statali. La spendig review non sarà sufficiente a coprire la prossima legge di Stabilità” (p. 14).

 

Anche la Stampa semina dubbi e allarmi: “Il governo a caccia di 20 miliardi. Pressing sull’Ue. La posta in gioco: più flessibilità sul rientro dei debiti. Sindacati in allarme minacciano un autunno di fuoco: pensioni e stipendi pubblici non si toccano” (p. 10).  

 

04 pierpaolo baretta m riccardi 04 pierpaolo baretta m riccardi

Il Messaggero insiste sul tasto degli statali: “Stipendi pubblici, scoppia la rivolta, ma il congelamento può arrivare al 2018. I sindacati: ‘Retromarcia del governo o sarà autunno caldo’. Il blocco già conteggiato nel Def 2014 approvato in primavera. Per adeguare le retribuzioni ferme dal 2010 il prossimo anno servono 2,1 miliardi. Il nodo delle coperture” (p. 6). Mentre il Sole 24 Ore osserva che alla Spending Review mancano 4-5 miliardi “e la dote può salire con statali e sanità” (p. 5).

 

 

5. GIUSTIZIA À LA CARTE

ANDREA ORLANDO MATTEO RENZI ANDREA ORLANDO MATTEO RENZI

Passi avanti per la riforma itinerante della giustizia voluta dal ministro Orlando. “Giustizia, primo via libera. Ma serve più tempo per Csm e intercettazioni. Ok della maggioranza al blocco sul civile” (Corriere, p. 10). Per la Stampa, “Trovato l’accordo sulla responsabilità delle toghe. Si ricorre contro lo Stato che poi si rifarà sul magistrato. Oggi il risarcimento non può superare il 30% dello stipendio annuale, ma potrebbe essere alzato” (p. 11).

 

Nuovo fronte per Repubblica: “Orlando vuole procuratori-manager. Il ministro illustra ai capigruppo di maggioranza come cambieranno i criteri di nomina dei capi degli uffici. Ncd insiste sulla responsabilità civile. E avverte: decide la maggioranza, no a patti successivi con Forza Italia” (p. 15). Il Cetriolo Quotidiano apre invece il delicato capitolo della prescrizione: “Giustizia, il diktat di B. La prescrizione non si tocca. Caimano e Ncd si impongono per bloccare la riforma del ministro Orlando. In molti Stati la cancellazione del reato non esiste. Da noi si salvano circa il 10% dei corrotti, nel resto d’Europa meno del 2%” (p.6).

berlusconi superman berlusconi superman

 

 

6. LAUREARSI CON IL BANANA

Un anno di studi via Internet, 1.500 ore di lezione, test intermedi ed esami finali per ottenere un attestato, il tutto al costo di 650 euro. Ecco a voi la laurea brevissima “made in Arcore”. La storia la racconta il Corriere: “Corso di laurea ‘firmato’ Forza Italia. E Berlusconi parlerà agli studenti. Accordo con l’ateneo telematico Pegaso. Lectio magistralis del leader. Tra i docenti potrebbero esserci anche Bergamini e Palmieri. Fiori: le materie mutuate da scienze politiche, giurisprudenza e scienze dell’amministrazione” (p. 11). Berlusconi che distribuisce lauree è meraviglioso.

 

berlusconi superman berlusconi superman

 

7. OCCHIALI RIGATI

Indiscrezioni confermate e toto-successione per il vertice di Luxottica. Il Corriere riporta: “Luxottica, a settembre l’addio di Guerra. Quell’ultimo duello nel consiglio di luglio. ‘E ora il boccino è in mano al fondatore’. Successione, le ipotesi Tondato (Autogrill) o Kunze-Concewitz (Campari), ma anche il capo della finanza Cavatorta. Guerra avrebbe l’intenzione di sostenere l’attività del governatore laziale Zingaretti, suo ex compagno di scuola” (p. 26)

DEL VECCHIO CON LA MOGLIE DEL VECCHIO CON LA MOGLIE

 

Per Repubblica, “Luxottica, l’ora del divorzio tra Del Vecchio e Guerra. Il titolo perde il 3,6%. La famiglia: “La società comunque in buone mani”. Il manager ha appena liquidato stock option per 53 milioni” (p. 24). Anche il giornale diretto da Ezio Mauro parla di “contrasti sul business”.

 

8. TELECOM-MEDIA DO BRASIL

Gianfelice Rocca e Andrea Guerra Gianfelice Rocca e Andrea Guerra

Pochi giorni al cda di Vivendi che dovrà decidere sull’offerta di Telefonica per Gvt e la partita si scalda. “Telecom, ecco il piano ‘Centauro’. La carta di Patuano per Vivendi. In Brasile una compagnia da 17 miliardi e il 51% agli italiani. I francesi conferiranno Gvt diventando il socio di riferimento del gruppo quotato a Piazza Affari. Lo schema di un’alleanza industriale per battere il prezzo fatto da Telefonica” (Corriere, p. 27). Per il Messaggero, il matrimonio tra Tim Brasil e Gvt dipenderà dall’Antitrust brasiliano (p. 18).

 

 

 

 

 

 

 

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