Luca Mastrantonio per \"Il Riformista\"
VERGASSOLA E DANDINI jpegSerena Dandini, a tratti, è più comica di Dario Vergassola. Ma non solo per il suo stile da Sabrina Ferilli di \"beato chi s\'ho fa il sofà\", la compiaciuta e ammiccante pubblicità di una marca di poltrone. Bensì per come si esponga generosamente - come le collane voluminose parcheggiate sul suo décolleté - all\'ilarità altrui. Anche quando legge i testi che, presumibilmente, gli scrivono gli autori (Stefano Bises, Paola Cannatello, Gabriella D\'Angelo, Maura Misiti, Diego Pierini, Andrea Pistacchi, Alessandro Rossi, Giovanni Tamborrino, Dario Tiano, Mattia Torre e Orfeo Vanadia; con la consulenza di Chiara De Antoni, Alberto Ferrigolo, Caludio Masenza e Giovanna Salvatori).
SEPÚLVEDAIntervistando Luis Sepúlveda, tra una battuta e l\'altra sull\'antiberlusconismo che ha caratterizzato al solito la trasmissione, del nuovo libro di racconti dell\'autore cileno hanno ignorato quello chiaramente ispirato al delirio erotico del presidente. Peccato, questa volta si poteva parlarne in termini mediati, letterari e narrativi, psicologicamente più complessi dei racconti rosa da \"Chi l\'ha data\" (il nuovo format sulla satiriasi berlusconiana).
Serena DandiniMa il top dell\'ilarità, involontaria, è stata la lettura - una lettura con gli occhi e gli occhiali sulla scheda! - che la Dandini ha fatto della biografia di Sepulveda: «Faccio un riassuntino... per chi non ti conoscesse... hai avuto una vita molto avventurosa... » tra cui, «due anni passati nella guerriglia in Nicaragua con... Simón Bolivar». Probabilmente la Dandini si riferiva alla brigata guerrigliera o forse si trattava di una seduta spiritica, di quelle di Prodi, visto che el Libertador è morto nel 1830.