1. LA PARIETTONA SI TOGLIE IL TACCO E RANDELLA TUTTI: “MILLY CARLUCCI MI HA USATO”
2. “A “BALLANDO” MI SONO SENTITA MESSA DA PARTE COME QUANDO ERO RAGAZZINA E VENIVO MESSA DA PARTE DALLE FEMMINE DELLA COMPAGNIA PERCHÉ ERO DIVERSA: 'NON TI VOGLIAMO, CI VERGOGNIAMO PER COME VAI IN GIRO VESTITA', DICEVANO, E NESSUNO MI DIFENDEVA”
3. “QUELLA CON LA LUCARELLI È UNA LITE DA PARRUCCHIERE. GLI AMORI? EZIO BOSSO MI HA REGALATO SENSAZIONI BELLE. BERLUSCONI? LA SINISTRA IMPARI DA LUI COME COMPORTARSI"
4. “LE NUOVE GENERAZIONI SONO “LIGHT”, NOI SIAMO DONNE CHE LA VITA SE LA SONO MANGIATA. SIAMO COME LE DIVE DEL CINEMA MUTO PASSATE AL SONORO. NON SARÀ FACILE PENSIONARCI”

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Valerio Palmieri per “Chi”

 

ALBA PARIETTI ALBA PARIETTI

Sono una donna totalizzante, che ama perché vuole emozioni forti, non perché si annoia». Parola di Alba Parietti, la “tigre” del piccolo schermo. I suoi artigli li conoscono bene gli uomini che l’hanno amata, le hanno dedicato libri, canzoni, ma anche quelli che sono scappati a gambe levate o che le sono rimasti amici. Tutte storie che racconta con irresistibile ironia.

 

alba parietti alba parietti

«Ho una visione della vita melanconica, dove dramma e farsa si intrecciano. L’amore è un dramma per chi lo vive, ma, visto da fuori, è ridicolo».

 

Domanda. Questa, per lei, è un’altra estate da single.

Risposta. «Il termine “single” mi fa schifo come “apericena” e “trombamico”. Sono sempre stata libera, anche quando ero impegnata, e mi piacciono le persone libere, forse per questo non ho costruito amori duraturi, ma grandissime amicizie».

 

D. Per esempio?

R. «Stefano Bonaga, Giuseppe Lanza di Scalea, Alessandro Stepanoff e Franco Oppini».

 

D. E Christopher Lambert?

ALBA PARIETTI BALLANDO ALBA PARIETTI BALLANDO

R. «Non ci sono le stesse affinità elettive. L’errore con lui è stato quello di voler rivivere un bel film visto 20 anni fa. È come il remake di Travolti da un insolito destino ..., dopo dieci minuti ti chiedi chi te lo abbia fatto fare».

 

D. Non ha citato nemmeno Cristiano De André.

R. «Con lui c’è stata una grande amicizia per 35 anni, ma oggi, purtroppo, sono più amica delle sue figlie e delle sue ex. Resta una storia che ricordo con piacere, ci siamo scritti cose bellissime, sembravamo Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse».

BOSSO BOSSO

 

D. C’è un legame di cui non ha mai parlato, quello con il maestro Ezio Bosso, l’uomo che incantò Sanremo.

R. «È sicuro di quello che dice?».

 

D. L’hanno vista più volte ai suoi concerti, sui social ci sono vostre foto insieme, è una voce che gira molto.

R. «Guardi (si ferma, pesando le parole, ndr), io parlo sempre di me, non degli altri. Le posso dire che Bosso ha incarnato, ai miei occhi, l’essenza di mia madre, una donna che “visse d’arte e visse d’amore”. Provo grande ammirazione per Ezio, un artista immenso, ho vissuto grazie a lui sensazioni molto belle che mi hanno riportato indietro nel tempo. Ho capito che certi incontri ti aiutano soprattutto a conoscere te stesso».

 

D. Ha sempre avuto uomini “impegnati”, come convivevano con la sua popolarità?

ALBA PARIETTI SELVAGGIA ALBA PARIETTI SELVAGGIA

R. «Stefano Bonaga si disperava quando finiva su “Chi”; Christopher Lambert temeva che in Italia lo conoscessero come “fidanzato di Alba Parietti”; Jody Vender era abituato a finire su Il Sole 24 ore e si è ritrovato su Novella 2000 . Tutti uomini venerati nel loro mondo, che hanno vacillato quando si sono accorti che, per trovare un tavolo al ristorante, dovevano prenotare a mio nome».

 

D. Ha rivalutato Berlusconi.

alba parietti alba parietti

R. «Trovo che sia un uomo simpatico, buono, gentile, e sono qualità che lo rendono amato. Politicamente non ho nulla da rimproverargli perché non l’ho mai votato, ma penso che la sinistra avrebbe dovuto imparare da lui come si tratta la gente».

 

D. È cattiva con gli uomini?

R. «Vorrei essere buona e non fare casini, ma, quando mi fanno male, e me ne fanno spesso, le mie reazioni sono forti, divento una specie di gatto nero attaccato ai maroni, una maledizione».

ALBA PARIETTI ALBA PARIETTI

 

D. Che cos’è per lei la tv?

R. «È carne viva, è la mia identità. Le persone mi vedono come una di famiglia, non le dico quando venivo attaccata a Ballando... ».

 

D. Si è sentita sedotta e abbandonata da quel programma?

R. «Onestamente sì. Ho rivissuto il dolore di quando, da ragazzina, venivo messa da parte dalle femmine della mia compagnia perché ero diversa. “Non ti vogliamo, ci vergogniamo per come vai in giro vestita”, dicevano, e nessuno mi difendeva. Ecco, a Ballando ho avuto quella sensazione, mi sono sentita usata e messa da parte. Ho vissuto per due mesi in quegli studi socializzando con tutti, ma, da alcune componenti, escluso il produttore Bibi Ballandi che per me è come un padre, ho avuto poca considerazione».

ALBA PARIETTI ALBA PARIETTI

 

D. Che cosa l’ha offesa?

R. «Ho dato tantissimo, sapendo quale fosse la mia parte in commedia, ho accettato le polemiche pretestuose e ingiuste che non riguardavano il ballo, ho fatto i picchi d’ascolto, tanto che la mia esibizione cadeva sempre nello stesso orario, e mi sono scontrata con Selvaggia Lucarelli: la scorsa edizione aveva bersagli sensibili come Platinette e Asia Argento, quest’anno c’eravamo io e Giuliana De Sio. Soltanto che, dopo avermi provocata e attaccata, ha fatto l’offesa, minacciando di saltare la finale se ci fossi stata io. E Milly Carlucci le ha fatto un video di scuse pubbliche che era fuori luogo, perché chiedere scusa a lei voleva dire voltare la spalle a me».

scazzo tra selvaggia lucarelli e alba parietti scazzo tra selvaggia lucarelli e alba parietti

 

D. Forse la Carlucci voleva salvare la trasmissione.

R. «Certo, ma non ha avuto la stessa premura quando la Lucarelli, davanti a milioni di telespettatori, mi ha detto: “In virtù delle mie polemiche io sono qui, mentre tu balli, forse me la sono giocata meglio”. In pratica ha detto, non ci vuole un genio per capirlo, che andare a Ballando come concorrenti è da sfigati, mentre essere in giuria è un titolo onorifico, umiliando così chi accetta di andare in gara. Ma l’hanno confermata, quindi ha ragione lei».

ALBA PARIETTI GIULIANA DE SIO ALBA PARIETTI GIULIANA DE SIO

 

D. La Lucarelli le ha chiesto i danni dopo le vostre liti.

R. «La questione andrebbe discussa dal parrucchiere e non in tribunale perché, come cantava De André, è una storia di periferia, una storia per parrucchieri. Una che fa la “polemista” non può querelare chi le risponde, è come se Mike Tyson denunciasse un avversario dopo aver preso due cazzotti».

 

D. Lei non ha esagerato?

R. «Senta, dopo la prima puntata ho pubblicato su Facebook la foto di una mia spaccata dicendo che avevo fatto il picco di share, e la Lucarelli ha ripubblicato quella foto chiedendo ai suoi “seguaci” che cosa c’entrasse la mia “patonza” con lo share. Mi accusa di aver tirato in ballo i suoi affetti dopo che il suo fidanzato mi ha scritto una lettera pubblica credendosi spiritoso e dopo che, insieme, hanno registrato un video in cui mi deridevano».

alba parietti 4 alba parietti 4

 

D. È vero che lei era all’asilo con Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano?

R. «Sì, eravamo dalle suore. Mi ha confessato che allora mi faceva i dispetti, e visto che la Lucarelli scrive sul suo giornale, mi sa che ha trovato il modo di farmeli anche adesso (ride, ndr)».

 

D. Lei, però, è fissata con i “picchi di share”.

R. «Li faccio anche dalla Gruber e da Santoro, a Tv Talk lo chiamano “l’effetto Parietti”. Il mio problema è che, a volte, faccio comodo, ma sono scomoda».

 

D. Chi ci sarà dopo di lei, dopo la Marini, la Ventura, la Venier?

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R. «Provo un’ammirazione sconfinata per Virginia Raffaele, ma, per il resto, le nuove generazioni sono più “light”, noi siamo donne che la vita se la sono mangiata, siamo nate nell’epoca del telefono a gettoni e siamo entrate nell’era dei cellulari, siamo come le dive del cinema muto che sono passate al sonoro. Non sarà facile mandarci in pensione».

 

D. Si innamorerà ancora?

R. «L’amore è la mia droga, ho cercato di volare talmente alto che ho dipinto soggetti più belli di quanto non fossero. Per il futuro ci vorrebbe un David Bowie giovane o un intellettuale maturo, ma questa volta senza complessi: ho già i miei».

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