POP DI FERRO (TIZIANO) - "SE NON FOSSE PER LA MUSICA SAREI FINITO MALE. COME IL ROCK ANCHE IL POP PUO’ FARE LA RIVOLUZIONE – IL SUO MEGA-TOUR E' A RISCHIO? ''DOPO MANCHESTER È IMPORTANTE PARLARE DI SICUREZZA MA ANCHE DELLA RESPONSABILITÀ DI NON FERMARE LA MUSICA" – IL FUTURO E' UNO SHOW IN TV? - VIDEO

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Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”

 

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Sarà che piove da luglio... Citazione da «Conforto», hit primaverile di Tiziano Ferro con Carmen Consoli. In carenza di meteo avverso, Tiziano porta l' acqua sul palco.

 

Grafiche in alta definizione che trasformano i megaschermi in piscine virtuali e acqua vera e propria che cade dal tetto all' inizio del concerto (senza Tiziano sotto) e alla fine (con doccia per il protagonista). «L' elemento acqua rappresenta l' irregolarità. L' essere mutevole è anche il filo conduttore della mia carriera: non ho mai fatto un disco uguale a un altro», racconta il cantautore prima del concerto allo stadio di Lignano dove ha debuttato il suo tour.

 

Tredici spettacoli, nove città, 430 mila biglietti già venduti (obiettivo del promoter Roberto De Luca di Live Nation è quota 450 mila), traguardi sinora alla portata soltanto di Vasco, Liga e Jova. «Non ho mai voluto diventare famoso ma fare quello che mi piace. Se questo fa stare bene tante persone, meglio. Altrimenti ci metterei la stessa energia. Da adolescente non riuscivo a stare in mezzo alla gente e a comunicare e fare parte di qualcosa. Se non fosse per la musica sarei finito male. Non intendo a spacciare droga. Ci sono gradi di degrado diversi come l' isolamento, la misantropia, la depressione».

 

I numeri aiutano a investire per creare lo spettacolo. Non è il solito palco: lo spazio su cui si muove Tiziano è una passerella che entra nella platea e si specchia simmetricamente su un tetto-schermo mobile.

 

Questo è anche un secondo palco, ancora inutilizzato visto che al debutto qualcosa si è inceppato. Circa 800 metri quadri di megaschermi, quelli principali aperti a 270 gradi per dare maggiore visibilità.

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C' è l' acqua. Laser rotanti. «Non manca nulla. La cosa più importante è la musica, il contenuto emotivo. La tecnologia non toglie mai spazio alla voce e alle canzoni».

 

È vero. I visual hanno una presenza minima rispetto al tour precedente: la regia cura l' interazione in tempo reale di grafiche e riprese live, ma il protagonista assoluto è il primo piano di Tiziano. Gli abiti sono più sobri rispetto ad allora (ed è un bene). Sicurezza assoluta sul palco. La voce è una garanzia. La spinge sempre e la soddisfazione di arrivare ogni volta dove ha pensato gli apre ancora di più quel sorriso. «Conforto» vive anche senza Consoli. Il momento più intenso è «Mi sono innamorato di te», il Tenco già portato a Sanremo, con bassi profondissimi e occhi lucidi. I cori su «Sere nere» sono rito collettivo. Gli schermi che sembrano gonfiarsi di magma fino a far partire botti e fiamme (si spaventa pure Tiziano) durante «Xverso» e la doccia finale su «Potremmo ritornare» sono i momenti più spettacolari.

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Manchester è un pensiero. «Il merito lo avete voi che avete risposto a un invito e siete usciti di casa quando qualcuno vorrebbe isolarci e chiuderci», grida agli oltre 20 mila. La «sua», ci ha vissuto a lungo, Manchester. Colpita dai terroristi e rialzatasi con un concerto dove, unica eccezione Liam Gallagher, il pop si è preso il posto del rock. «Il ruolo di noi artisti non è solo l' intrattenimento.

 

È importante parlare di sicurezza, che comunque garantiremo in questo tour, ma anche della responsabilità di non fermare la musica che è espressione della libertà dell' uomo. Il pop si sta prendendo gli stadi che sono stati tradizionalmente del rock e chiede che gli venga riconosciuto un pari ruolo rivoluzionario. Il rock spacca porte e finestre ed entra nella stanza dei bottoni; il pop costringe a guardarsi dentro».

 

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