POSTA! - GLI AMERICANI SUGGERISCONO DI NON COMPRARE SMARTPHONE PRODOTTI IN CINA PERCHÉ IL REGIME DI PECHINO POTREBBE SPIARCI. MA LE INTERCETTAZIONI DELLA NSA SOTTO OBAMA LE ABBIAMO GIÀ DIMENTICATE? E QUESTO “SABOTAGGIO” NON FINIREBBE PER AIUTARE L’AMERICANA APPLE? MA DAVVERO QUESTI CREDONO CHE ABBIAMO L’ANELLO AL NASO?

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Sgarbi Di Maio Sgarbi Di Maio

Dagone, Sgarbi unchained su M5S? Si vede che anche lui oramai fa parte dei vecchi d'Italia e sa solo esprimersi da plebeo.

Davide

 

Lettera 2

Dagovski, dibattito Salvini-Boldrini. Il livello e’ da Bar Condicio.

Aigor

 

Lettera 3

Caro Dago, una volta si diceva: chiusa una porta si apre un portone. Coi grillini invece, dopo il buco nei bonifici, si è spalancata una voragine a Roma...

Luca Fiorii

 

Lettera 4

america intercetta america intercetta

Caro Dago, scuola in Florida, in America riparte la solita discussione sulle armi. Ma non si sono accorti che per fare una strage basta mettersi alla guida di un furgone?

Daniele Krumitz

 

Lettera 5

Ma se il tesoriere dei M5S non è capace di controllare chi ha fatto dei bonifici, sarà mica candidato a fare il prossimo ministro del tesoro?  

Marcello

 

Lettera 6

A che cosa serve fare i controlli dei biglietti alle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale, mentre in tutte le altre stazioni no?

Marcello

 

Lettera 7

Si la scuola è finita perchè gli insegnanti sono stati delegittimati da genitori ignoranti che si "acculturano" sul web. La scuola dell'obbligo deve finire con le elementari poi chi ha voglia di studiare si paga gli studi da solo e solo se è veramente bravo e volenteroso (non ci vuole molto a capirlo) ha il sussidio statale. Tutti gli altri che stanno in classe a rompere i coglioni devono andare a raccogliere i pomodori con i loro genitori che li proteggono dagli insegnanti che fanno, almeno nel 90% dei casi, soltanto il loro dovere.

berlusconi obama sarkozy merkel berlusconi obama sarkozy merkel

Giuseppe

 

Lettera 8

Caro Dago, gli americani lanciano un incredibile allarme. Suggeriscono di non comprare smartphone prodotti in Cina perché Pechino potrebbe spiarci. Ma le intercettazioni della Nsa le abbiamo già dimenticate? E questo “sabotaggio” non finirebbe per aiutare l’americana Apple? Ma davvero questi statunitensi credono che tutti abbiano l’anello al naso?

Conte Agenore

 

Lettera 9

Caro Dago, la Raggi tenta di superare Di Maio sul buco dei bonifici di 10 grillini: a Roma si apre una voragine che inghiotte 10 auto!

Tas

 

berlusconi obama sarkozy berlusconi obama sarkozy

Lettera 10

Caro Dago, alle Olimpiadi coreane è apparso all'improvviso il sosia di Kim Jong-un. Tra lo sconcerto generale l'uomo è stato allontanato dal palazzetto dove si stavano svolgendo le competizioni. L'Onu richiamerà il Cio per il mancato rispetto dei diritti e delle libertà personali?

Pop Cop

 

Lettera 11

Il "fenomeno" delle hascine, nel tentativo di offendere definitivamente Di Maio, ha paragonato costui a Craxi e di conseguenza il Movimento 5 Stelle al Partito Socialista di craxiana memoria. Poi, quando qualcuno gli ha fatto notare che il P.S.I. era stato e continuava ad essere suo alleato nell'attuale campagna elettorale, il lucidissimo leader fiorentino si è precipitato a chiedere scusa ai socialisti perché paragonati ai "Grillini" e di conseguenza ai "Grillini" perché paragonati ai socialisti. Definitiva testimonianza di cazzonaggine politica.

Santilli Edoardo

 

Lettera 12

Cristina Belotti con Luigi Di Maio Cristina Belotti con Luigi Di Maio

Dagherrimo, secondo il preside (ops, oggi si chiamano "dirigenti scolastici") della scuola ove il ragazzino di 11 anni ha picchiato un'insegnante, l'atto violento sarebbe "una reazione ad una sua richiesta di attenzione passata inavvertitamente in secondo piano". Ergo: la colpa è dell'insegnate! E io che pensavo si trattasse "solo" di un bambino violento con probabili problemi famigliari. Insomma, un caso da servizi sociali.

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 13

Chissà perchè gli errori arbitrali finiscono sempre per favorire il Real ; l'arbitraggio di Rocchi e di uno dei due guardalinee è,in una scala da 1 a 10ì, di 2,5. Se c'è giustizia spero che il PSG sbatta fuori il "favorito" Real .

Giuseppe

 

Lettera 14

Caro Dago, la Raggi insegue Di Maio: dai buchi alle voragini.

BarbaPeru

luigi di maio a brescia engineering luigi di maio a brescia engineering

 

Lettera 15

Caro Dago....dichiaro di essere disposto (e con me credo molti altri, a chiedere scusa al posto tuo al signor Luciano per le offese mortali che sente di aver da te ricevuto per averlo definito "beota". Però ad una condizione importante, dovrebbe smettere di importunare (leggi rompere i coglioni) e abusare della tua e nostra pazienza per le sue stranezze e coglionaggini peraltro oltre che fastidiose, anche molto offensive per (quasi) tutti quelli che seguono e leggono il tuo sito. Inutile dire che se anche non si può essere sempre d'accordo con te su tutto, questo è e rimane uno dei pochi siti (forse l'unico) dove si può trovare la verità e la completezza di informazione senza paura dei poteri più o meno forti. Con stima. Candido.

 

Lettera 16

JESSICA VALENTINA FAORO JESSICA VALENTINA FAORO

Caro Dago, come in un vecchio film di Dario Argento, "Inferno", dove un uomo a terra, sanguinante, chiede aiuto mentre viene mangiato dai topi. È l'alba, e l'unico a sentire le grida è un macellaio al lavoro, che si avvicina con la mannaia ancora in pugno e lo finisce. Le Ong dovrebbero soccorere ed aiutare dei poveracci, invece organizzano festini, stuprano e chissà cos'altro che ancora non è venuto fuori, visto che i capi sono assai attivi nell'insabbiare le magagne...

A.Sorri

 

Lettera 17

Caro Dago, Guardia di Finanza dai principali operatori di telefonia per verificare possibili intese non autorizzate su tariffe e fatturazione delle bollette. Che scoperta, si muovono assieme in sincro perfetto meglio della Filarmonica della Scala: che bisogno c'è di fare controlli quando la cosa è così evidente?

Arty

 

Lettera 18

LA MORTE DI JESSICA VALENTINA FAORO - ALESSANDRO GARLASCHI LA MORTE DI JESSICA VALENTINA FAORO - ALESSANDRO GARLASCHI

Caro Dago, "Anche il tranviere che ha ucciso Jessica a Milano è un tranviere, è italiano, non è che qualcuno ora grida alla caccia al tranviere". Vauro fa finta di non capire che i tranvieri sono regolari mentre i clandestini no. Sono come un'auto che circolando in zona pedonale ammazzasse qualcuno: la gente s'incazza!

Carlo Fassi

 

Lettera 19

Caro Dago, Berlusconi ha firmato da Vespa un nuovo contratto con gli italiani utilizzando carta e penna: visti i bidoni rifilati online da chi si avvale della piattaforma Rousseau...

Tony Gal

 

Lettera 20

Caro Dago, pedofilia dai preti, stupri a Hollywood, abusi sessuali dalle Ong. Donne e bambini per salvarsi devono darsi alla prostituzione?

Gripp

 

VASCO ERRANI VASCO ERRANI

Lettera 21

Caro Dago, con una terapia ormonale specifica, una trans - in terapia femminilizzante da diversi anni - è riuscita ad allattare il figlio avuto dalla compagna. Cioè, la salute del bambino è diventata secondaria, l'importante era che si nutrisse con quello che usciva dal seno "artificiale" di un/una trans. Invece lasciare un bebè a genitori anziani è pericoloso... 

Furio Panetta

 

Lettera 22

Caro Dago, se i bolognesi decidessero di penalizzare il pinocchio Renzi, sarebbe sufficiente votare per Errani e lasciare fuori dal senato il pierfurbo. E’ il minimo che possono fare per rendere pan per focaccia al pinocchio fiorentino che ha osato presentare a Bologna, con il logo del PD, un personaggio che già alle scorse elezioni gli italiani penalizzarono, poiché entrò in parlamento per un soffio.

Annibale Antonelli

 

Lettera 23

salvini boldrini 1 salvini boldrini 1

Caro Dago, ha proposito dei rimborsi non corrisposti da alcuni esponenti grillini per una volta mi vedo costretto a dare ragione a Di Maio ed alla Boldrini. Il primo sostiene che la misura in questione, i rimborsi, è una libera scelta del M5S alla quale i parlamentari dovevano attenersi, chi non lo ha fatto ne subirà le conseguenze. La Boldrini ribatte che se il movimento voleva  evitare scappatoie e complicate verifiche sarebbe stato sufficiente autoridursi lo stipendio del 30% come ha fatto lei. Per dirimere la questione suggerisco ad entrambi di rivolgersi al presidente Grasso, uno che di rimborsi al partito e di autoriduzioni di stipendio se ne intende!!!

FB

 

Lettera 24

padellaro antonio padellaro antonio

Caro Dago, viviamo in tempi bui e tristi e, a vedere in giro, staremmo celebrando il processo di “Norimberga” del M5S. Ormai tutto è passato in secondo piano, e la notizia di ieri oggi e domani è una sola: picchiare il soldato grillino, fino ad abbatterlo. Son partite indagini giornalistiche degne di migliore causa, ma che spiegano il motivo per il quale, da noi in questa terra desolata chiamata Italia, anche un pregiudicato e non avente diritto al voto, possa fare campagna elettorale e crescere, seppur stentatamente, nei sondaggi.

 

Non passa ora, o giorno nei quali, accendendo la tv o la radio, non risulti tra le prime notizie, lo “scandalo” dei rimborsi e dei finti bonifici, del M5S. I talk politici (perdonami per la forzatura lessicale), si sono accaniti come iene (termine di moda in questi giorni), su quello che considerano una notizia, trasformata in scandalo, mentre notizia e scandalo, non sono.

 

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

Ci si son dedicati in parecchi; molti habitué del leccaculismo giornalistico nostrano, impegnati allo spasimo nel fare le pulci, mentre, per decenni, gli son passati scandali e ruberie reali e vere, cassati come notizie di seconda pagina. Tra questi, con sorpresa, ho trovato anche Padellaro. Giornalista che ritengo bravo, anche se una tantum, inciampa in una sorta di abnegazione che andrebbe valutata diversamente. Il sunto del suo pensiero, definirlo profondo mi sembrerebbe una forzatura, è che i grillini (per semplificare), se non sono stati capaci di “controllare” cifre simili, come potrebbero governare i conti di un paese?

 

beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale

L’esempio se non stupido quasi lo è. Fondamentalmente colpevolizzare un movimento di aver avuto fiducia sui comportamenti che potremmo definire volontari e non obbligatori, di un gruppo minimo, di loro compagni di viaggio, mi sembra talmente superficiale che rasenta il ridicolo. I soldi venivano versati su un conto del Ministero dell’economia, no su conti di Grillo o Di Maio; quindi dare la colpa a tutto un partito e renderlo incapace di gestire soldi, non dovuti ricordiamolo sempre, ce ne passa.

 

Di esempi calzanti che potessero spiegare l’assurdità di certe considerazioni, ne sono stati fatti a decine. Ma, come diceva mia madre, cercare di far capire una cosa ad un cretino, ti rende cretino a tua volta. Quindi inutile farlo. Se poi volessimo valutare come sia possibile che certe rivendicazioni arrivino da soggetti di “spessore” come Matteo da Firenze e Silvio da Arcore, avremmo le risposte, forse.

 

Un paese normale, avrebbe altro di cui parlare, e questa campagna politica ormai allo sbando, si attacca a tutto pur di colpire la vera novità in gara. Piuttosto perché evitare di domandarsi come un soggetto non candidabile e che non può votare, possa fare proseliti ovunque, strafalcionando il pensiero semplice e compiendo gaffes in quantità industriale ad ogni comizio o comparsata? Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e farisei in campagna elettorale. Saluti

Pegaso Nero

 

 

 

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