POSTA! - CARO DAGO, COMPLIMENTI PER IL “PREMIO CAPALBIO” MA, DA QUELLO SPIRITO LIBERO CHE SEI, FORSE DOVRESTI FARTI LA SEGUENTE DOMANDINA: TE LO AVREBBERO MAI ASSEGNATO, QUESTO PREMIO, QUANDO NELL'ESTATE DI QUATTRO ANNI FA CONDUCEVI, PRATICAMENTE SOLO IN TUTTA ITALIA, UNA DURA E CORAGGIOSA BATTAGLIA MEDIATICA CONTRO IL RENZISMO TRIONFANTE?

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, e così hai vinto il Premio Capalbio, insieme a mostri più o meno sacri della veterosinistra scicchettosa come Giuliano Amato (premiato già nel 2014), Walter Veltroni, Giovanni Maria Flick e Marco Damilano (il quale ha solo cinquant'anni, ma pensa, parla e scrive come se ne avesse parecchi di più).

 

la presa per l'occulto 5 la presa per l'occulto 5

Complimenti, davvero; ma, da quello spirito libero che sei, forse dovresti cominciare a preoccuparti, e a porti, magari, la seguente domandina: te lo avrebbero mai assegnato, questo premio, quando nell'estate di quattro anni fa conducevi, praticamente solo in tutta Italia, una dura e coraggiosa - e, in un certo senso, anche pericolosa - battaglia mediatica contro il renzismo trionfante? No, vero? E allora come mai ora invece te lo danno? Medita, Dago, medita. Con la consueta stima. Federico Barbarossa

 

Lettera 2

Caro Dago, terremoto in Molise. Ai sismologi viene rivolta la solita domanda idiota: ci saranno altre scosse? Testoni. Non si possono prevedere i terremoti. Al massimo, grazie alla teoria dei cambiamenti climatici,  si può sapere la temperatura che ci sarà il Primo Maggio del 2050!

OLIVIERO TOSCANI A UNO MATTINA ESTATE OLIVIERO TOSCANI A UNO MATTINA ESTATE

Fabrizio Mayer

 

Lettera 3

Caro Dago, Oliviero Toscani difende i Benetton. Logico, visto che assieme ne hanno combinate di tutti i colori.

Lino

 

Lettera 4

Toscani dice che siamo un popolo di infelici e frustrati: eh certo, con esemplari come lui ed i suoi padroni a farne parte, ti credo che lo siamo.

United Black of Benetton.

Michele

 

Lettera 5

OLIVIERO TOSCANI OLIVIERO TOSCANI

Caro Dago, siete soliti fare titoli fantastici, ma l’articolo di Brahim Maarad ne ha uno proprio inopportuno. Come si fa a scrivere “DOVE C’E’ LO ZAMPINO DI MORANDI C’E’ UN PONTE A RISCHIO”. Bisogna informarsi prima di esporsi su un argomento, evidentemente, sconosciuto all’autore del pezzo!! Riccardo Morandi è stato uno dei più grandi pionieri del cemento armato (insieme a Luigi Nervi) del razionalismo italiano. A progettato ponti i tutto il mondo, perchè era il migliore del campo. Non vado oltre. Caro Brahim, ci sono tanti libri su Morandi, sarebbe il caso che ne aprissi uno. Basta uno.

Maurizio Mainiero

 

Lettera 6

Dago darling, chissà, dopo la tragedia di Genova, cosa s'inventerà un venerato "maestro" di pub e di pensiero (debole, ovviamente) come Oliviero Toscani. In un paese civile e democratico, sarebbe molto difficile passare da "United Colors of Benetton" a "United Colors of falling bridges", ma in una repubblica delle banane (ci sono banani persino in Piazza Duomo a Milano!) come l'Italia, sommersa dai conflitti d'interesse e dai mefitici accordi sullo yacht Britannia presi anni fa da un noto ras emiliano, tutto é possibile.

 

E anzi tutto servirà a guadagnare altri soldi. Specie quando si hanno dalla propria parte quasi tutti i media e ovviamente i giornaloni del Regime dei comitati d'affari. 

Magari il "prode" Oliviero riuscirà a fare Pub anche dal Cielo tra i morti di Genova! Onore e gloria perenne a detti morti, vittime del dio Denaro. P.S. Dago caro, sapessi come é strano (e debilitante per una vecchia come me) avere un crash di computer in pieno agosto a Milano. Non so neanche se riuscirò a inviarti questa mia mail. Ossequi 

Natalie Paav 

 

gilberto benetton gilberto benetton

Lettera 7

Caro Dago allora abbiamo scoperto una cosa: EURO, privatizzazioni, concessioni sono l'espropio finale dei beni pubblici a favore dei ricchi a cui per rendere il compito piu' facile ed automatico vengono fatti prezzi e condizioni di tutto favore. Per evitare tutti tentativi di ripresa del controllo degli Stati Sovrani ( de che) ci mettiamo pure delle condizioni di ripresa impossibili!

amandolfo(StC)

 

Lettera 8

Ciao Dago, se come scrive il Fatto e come allude Di Maio, Benetton si compra il silenzio dei giornali con la pubblicità, perché io non dovrei pensare che la pubblicità sui blog di Grillo o di Casaleggio non abbia lo stesso effetto? 

Paolo

 

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Lettera 9

Caro Dago, una volta se non avevi casa dicevi "Vado a dormire sotto un ponte". Ma dopo Genova chi si fiderà più?

Maxi                                  

 

Lettera 10

Caro Dago, se c'è un allarme bomba allo stadio la partita viene sospesa. Se c'è pericolo di crollo ler un palazzo, viene fatto sgomberare. Se si pensa che l'acquedotto sia stato avvelenato viene sospesa l'erogazione dell'acqua. Perché pur essendo nota l'instabilità del ponte Morandi chi di dovere non ha proibito che le auto ci passassero sopra? C'era tempo per evitare il disastro fino al 13 agosto. Se tutti sapevano perché nessuno si è mosso?

Franco Giuli

 

Lettera 11

OLIVIERO TOSCANI OLIVIERO TOSCANI

Caro Dago, avendo letto l'intervista a toscani (minuscolo) da parte del Corriere della Sera dove continua imperterrito ad insultare tutti coloro che non la pensano come lui e mi dice che sono un frustrato (appartenendo io al popolo italiano) ed afferma che tanto vale scendere in strada a prendersi a sberle ti invito,se possibile,a fargli avere la mia email in modo che mi possa contattare perchè quando torna dalle vacanze in Francia due ceffoni e una papagna da Ligure incazzato glieli cimbro volentieri. Ovviamente poi non deve andare a piagnucolare su "Repubblica"per la violenza razzista,fascista,populista.

Ale.

 

Lettera 12

lucia annunziata in mezz ora lucia annunziata in mezz ora

Non sono mai stato un fan di Annunziata ,ma con queste righe mi ha stupito e dichiarato cose essenzialmente vere con un linguaggio fortemente ha colpito nel vivo,rispetto ai rancorosi è mai votati esponenti della sinistra,se venisse a galla che hanno preso soldi da Benetton..

Maurizio

 

Lettera 13

Caro Dago, il Piddì ha governato Genova dal 1990 al 2015, ha governato la Regione Liguria dal 2005 al 2015 ed è stato al governo dell'Italia dal 2011 al 2018. Però, sempre secondo il Piddi, la colpa della strage di Genova è del M5S perché si opponeva alla variante cosiddetta Gronda, che sarebbe terminata nel 2030. Ma davvero quel rimasuglio di sinistra pensa che il cittadino italiano sia scemo?

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 14

GentilDago,

oliviero toscani oliviero toscani

Il povero e patetico Oliviero Toscani non riesce a fare a meno di dire che "anche lui doveva essere sul ponte ma che il meccanico della moto era in ritardo..." e altre sciocchezze del genere... ma la dignità? 

Il Pesce Giacomo

 

Lettera 15

Caro Dago, l'etica dei fratelli Benetton non prevede distinzioni tra bianchi, neri, gialli e rossi. Per loro l'unica cosa che conta è fare soldi. E anche qui senza distinzioni tra persone vive e persone morte.

Berto

 

Lettera 16

Caro Dago  il Consiglio di Sicurezza dell'Onu denuncia che "l'impatto dei cambiamenti climatici va ben al di là delle questioni ambientali e si trasforma in un moltiplicatore di rischio, di violenza, soprattutto. Più la temperatura cresce più aumentano le migrazioni, i conflitti, le guerre, l' estremismo". Ah ecco. Infatti l'Olocausto è stato causato dal clima tropicale della Germania.

TOSCANI BENETTON TOSCANI BENETTON

Leo Eredi

 

Lettera 17

Caro Dago per 25 anni hanno parlato del conflitto d'interessi, solo quello di Berlusconi, ora scoprono che a furia di guardare il dito abbiamo sbattuto contro la Luna. Non vorrei che continuando a guardare il dito di oggi, Benetton...

Aldo

 

Lettera 18

Caro Dago, c'è un altro aspetto che gli illustri giuristi al governo, e gli autorevoli editorialisti, hanno trascurato. Ammesso e non concesso di riuscire a revocare la concessione ad ASPI, scartata l'ipotesi della gestione diretta da parte del MIT, sarebbe necessario metterla a gara. Anas infatti secondo la normativa vigente è un concessionario come gli altri, soggetto alle regole della concorrenza. A questo punto ASPI, rimpolpata dall'indennizzo, potrebbe partecipare alla gara e rivincerla, magari per una durata superiore. Hasta luego, PIGI

 

Lettera 19

Esimio Dago, visto il gran polverone alzato in questi giorni dalla tragedia di Genova sugli intrecci di palazzo molto ambigui tra PD e Benetton e visto il mio terrore che tutto finisca in una gran bolla di sapone come spesso accade in Italia, cito alcuni versi della canzone "Don Raffaè" del grande genovese De André: "Prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità'"...mi sembra già di sentire il silenzio della polvere (di cemento?) che si deposita, ovviamente fino alla prossima analoga tragedia.

CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

Grazie come sempre per lo spazio che ci dedichi.

Saluti premonitori

Timbrius

 

Lettera 20

Buongiorno Italia. La Gabanelli rileva giustamente che le nostre sono le autostrade più care d'Europa, però per correttezza bisognerebbe aggiungere che nessun paese europeo ha un territorio complesso come il nostro e quindi la manutenzione della rete costa di più (ops!, scusate, costerebbe!!!).

Michele

 

Lettera 21

beniamino gavio beniamino gavio

Si sa che in Italia c'è un sentimento comune che nota nella politica anteriore al 4 marzo c.a.solo corruzione e malefatte clientelari...Certo,che la scelta dei concessionari sin dall'inizio ha destato dei sospetti per la scarsa trasparenza che continua anche adesso.Chi erano allora i contendenti oltre ai Benetton ,Gavio e Toti ?..Perchè furono scelti loro al posto di eventuali altre società? Nessuno ha allora risposto.

 

Ed oggi il velo di omissis o di segretezza sulla decisione di assegnazione continua ancora e si fa sempre più di pece e di ombra. Come se la politica o i decisori avessero allora ed oggi dei peccati originali da nascondere. Come se il segreto di quelle concessioni e dei successivi rinnovi nasconda un sospetto e qualcosa di indicibile. Qualcuno sapeva che quel ponte come altri erano in fin di vita e l'ha taciuto anche ai primi concessionari, spacciandoli frettolosamente per opere sicure che potevano con poca manutenzione durare oltre 100 anni?...

 

Sembra che ora si faccia la cronistoria delle pezze aggiunte negli anni su quel ponte tragico,come mai così in ritardo? Nel merito, l'Ad di Atlantia, a un cronista che chiedeva info sul crollo del ponte. ha risposto pressapoco candidamente: "se Lei ha delle carte me le dia,per noi il ponte era in sicurezza".

 

Al di là delle polemiche e dello sdegno popolare e politico odierni,tutto questo mi fa pensare a quei film comici in cui è difficile reperire la responsabilità più semplice in tutte le situazioni descritte.Così sembra che in Italia su ogni contratto si debba star attenti che qualcuno non buggeri l'altro, a sua volta intento a rendergli la pariglia. Nella tragedia,mi spiace che si pensi in anticipo alle carte bollate.

P.Giuvini

 

Lettera 22

VIGILI URBANI VIGILI URBANI

Gentile Redazione, sarò fuori dei temi attuali ma intanto... mi porto avanti con il lavoro.Vivendo a Roma aspetto con ansia e trepidazione i soliti comici annunci annuali che andranno in onda sui Tg di settembre i quali proclameranno come, nella nostra città, inizierà la :"...lotta alle doppie file", "...assunzione di n. x Vigili Urbani" , "...restrizioni al transito dei pullman turistici", "...rigore nel far rispettare gli orari di carico e scarico merci" e bla...bla...bla...

 

Ma quante volte li abbiamo ascoltati senza poi avere un minimo di riscontro? I gazebo dei Vigili sono da tempo immemore tristemente vuoti come chioschi di bibite andati in fallimento, traffico costretto a canalizzarsi su una sola corsia a causa delle auto in sosta davanti ai bar, corsie preferenziali perennemente ingombre di furgoni ("...stamo a lavorà!...), parcheggi disabili occupati senza diritto. Che dire, non mi resta che sperare ...nelle "nuove assunzioni di Vigili"!!! 

Cordialmente

Maurizio

 

MATTEO SALVINI CON UN GRUPPO DI SOSTENITORI MATTEO SALVINI CON UN GRUPPO DI SOSTENITORI

Lettera 23

Cari Dago, e così la concessione alle autostrade era segreta. Faccio presente che anche nel medioevo le concessioni sui monopoli e persino ai pirati per razziare in tratti di mare, venivano date con Letterae Patentes, ovvero lettere aperte, di dominio pubblico (da cui la patente di guida o l'inglese patent= brevetto).

E nonostante Savini dia la colpa all'Europa se il gelato non costa più cento lire ( prima dell'euro ne costava già 3000) i prezzi sono stabili da 15 anni, ma esiste nella gente un senso di inflazione percepita,e questo a causa di alcuni costi sempre in aumento:

- Le tasse

- l'energia, per gli aumenti delle materie prime sostituiti da tasse quando scendono

- Beni di pregio come le auto, costano di più perché con molti più accessori

- E (senza alcuna giustificazione): I pedaggi autostradali.

Gianni

 

Lettera 24

salvini di maio salvini di maio

Caro Roberto, in questi giorni in cui il giornalismo italiano e la politica (dei 5 stelle), si affanna a urlare, per dare in pasto ai lettori o agli elettori "la" verità, che poi è una verità costruita sulla base di fanciullesche distinzioni tra il giusto e lo sbagliato, comode per non sforzarsi troppo a interpretare la realtà, vorrei suggerire un piccolo contributo dottrinale.

Dove la dottrina non è la mia, ma è la letteratura economica, ovviamente inglese (e scritta in inglese, il che rende più fastidioso ogni piccolo desiderio di approfondire), sulla concessione a terzi delle infrastrutture pubbliche, che siano le strade o le ferrovie o le telecomunicazioni.

 

Ebbene, se ci informiamo attingendo a chi ha studiato questi problemi, scopriremo che non esiste il bene e il male, ossia la gestiote statale e la concessione al privato, ma esistono scenari diversificati a seconda della tipologia di infrastruttura ed esistono modi e modi per porre in essere un contratto di concessione. A me pare che è proprio questo approfondimento che manca nell'informazione di oggi e nella politica.

 

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

A titolo di esempio, leggo che allo scadere della concessione l'opera deve ritornare allo Stato senza possibilità di rinnovo. Ma così dicendo si trascura che è proprio la possibilità di avere il rinnovo ad indurre il gestore a investire nella manutenzione, perchè altrimenti, se il gestore sa che alla fine della concessione dovrà abbandonare tutto, negli ultimi anni non sarà più interessato a investirvi nemmeno un centesimo.

 

Il nodo allora dove è? E' nel modo in cui vengono date queste concessioni, nei rinnovi facili e anzi automatici, nell'assenza di controlli, nei contratti scritti a maglie troppo larghe. Il che crea un monopolio privato e favorisce una rendita di posizione.

E allora, prima di formulare l'equazione "concessione=male", "gestione pubblica=bene", cerchiamo di capire che il problema non è nello strumento, ma nel modo in cui esso viene costruito e gestito.

Saluti

Pigei

 

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