POSTA! - COME MAI BIANCA BERLINGUER QUANDO VIENE INQUADRATA, COME LA D'URSO, APPARE SFOCATA E CON L'AUREOLA E TANTA LUCE SULLO SFONDO? ANCHE LEI DEVE COPRIRE LE IMPERFEZIONI DEL VISO? - PREOCCUPAZIONE PER LA LEGGE FIANO, DOPO LA MERLIN. AVREMO PIU' PROSTITUTE DI PRIMA E PURE FASCISTE

-

Condividi questo articolo


Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

FLAVIO INSINNA BIANCA BERLINGUER FLAVIO INSINNA BIANCA BERLINGUER

Caro Dago, come mai non avete mai commentato su Bianca Berlinguer che quando inquadrata, come la D'urso, appare sfocata e con l'aureola e tanta luce sullo sfondo per coprire le imperfezioni del viso. Posso accettarlo da Barbarella ma da BIanca no ! Inutile comprare questi nuovi televisori ad alta tecnologia se poi rai e mediaset mandano immagini che neanche il peggior analogico...ma in fondo chi guarda piu' la rai e mediaset. Un affezionato lettore del sito

 

Lettera 2

BERLUSCONI MERKEL BERLUSCONI MERKEL

Achtung !!! Il Gran Khan di Arcore strizza l'occhio alla Merkel : la culona sarebbe diventata chiavabile; solo che non è chiaro chi dei due sarà il prescelto destinato a prenderlo in saccoccia. Il Corvo Parlante direbbe : " ... io lo so ..."

Santilli Edoardo

 

Lettera 3

Caro Dago, adesso anche Grillo avrà capito che, in Italia, i candidati premier li scelgono i magistrati.

BarbaPeru

 

Lettera 4

Inter aiutata perchè quest'anno deve andare per forza o per amore in Champions

tutto chiaro no?

Giuseppe

 

Lettera 5

EMANUELE FIANO EMANUELE FIANO

Dago dragoi,

Preoccupazione per la legge Fiano, dopo la Merlin. Avremo piu' prostitute di prima e pure fasciste.

Aigor

 

Lettera 6

Caro Dago,

spero innanzitutto che torni la rubrica "posta", angolo sicuramente di libertà, ormai quasi scomparso da due mesi.. Per quanto mi riguarda questa volta mi permetto di avanzare dubbi sul giudizio di sponsorizzazione di uno dei tuttologi italici, Carlo Ferccero, nei riguardi di Luigi Di Maio.Del ersto Freccero è di parte essendo stato nominato nel Cda della tv pubblica proprio dal Movimento 5 Stelle. Cordiali saluti.

antonio razzi in versione canterina (1) antonio razzi in versione canterina (1)

Giovanni Attinà

 

Lettera 7

gentil Dago, Razzi: «Voglio portare Dybala e il Volo con me in Corea del Nord". Di questo passo il primo missile è nostro.

Ossequi.

Gigio Bagigio

 

Lettera 8

Caro Dago, per la candidatura farsa di Di Maio neppure una foglia di Fico.

Enrico De Girolamo

 

Lettera 9

Caro Dago, Prodi: "Uniti, o vince il passato!" Invece con lui, Bersani, D'Alema, Pisapia,

Epifani, Bindi e via elencando "ritorniamo" al futuro!

Saluti

la lega e salvini a pontida 1 la lega e salvini a pontida 1

Gino Celoria

 

Lettera 10

Caro Dago, "Accordo Governo-Vaticano per lo ius soli entro l'anno". Così "la Repubblica", un tempo sedicente quotidiano laico, oggi organo di stampa del nuovo Papa Re. Se per varare una legge dello Stato serve l'accordo del Vaticano, allora vuol dire che è stata abolita la separazione tra Stato e Chiesa, quasi sul modello islamico. E' ora, dunque, di una seconda Porta Pia.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 11

SALVINI PONTIDA 8 SALVINI PONTIDA 8

Ma andiamo, dai, sono sicuro che neppure tu, preclaro, hai creduto alla messinscena di Pontida (!), con Salvini che recita il distacco totale da Bossi e dalla vecchia politica sotto il giudizio dei tribunali!

Salvini c'era, ai tempi,  eccome, solo non aveva ancora avuto il suo colpo di genio (le felpe).

Giuseppe Tubi

 

Lettera 12

Caro Dago, Di Maio dei 5S è pronto per essere il candidato premier, ma la sua designazione mi lascia molto perplesso. Penso che non abbia il fisique du role e non ci vedo la faccia da bravo ragazzo, ma quella di un anonimo senza infamia e senza lode.

Se avessi dovuto scegliere, avrei puntato su Di Battista che, almeno, non appare come una gatta morta. E’ una sensazione a pelle poiché non conosco nessuno dei due.

Mi farebbe piacere leggere quale è l’opinione dei tuoi lettori in merito. Cordiali saluti.

Annibale Antonelli

 

Lettera 13

tiziano renzi tiziano renzi

Caro Dago, come era facilmente prevedibile il gomblotto contro il Bomba, l'attacco al cuore dello stato guidato dal colonnello Ultimo - che per lo stato ha rischiato la pelle - e dal pm Woodcock, si è sgonfiato nel giro di 48 ore.

 

Se ne sono accorti tutti, compresi i quotidiani debenedettiani e Renzi stesso, meno uno: Aldo Grasso, che, in un suo articolo in lode di Chicco Mentana, scrive che nell'inchiesta Consip "alcuni carabinieri del Noe e alcuni magistrati della Procura di Napoli hanno approfittato dell' inchiesta per coinvolgere l' ex presidente Matteo Renzi e la sua famiglia" (cioè il caro, vecchio papà Tiziano) e insiste sulla "spregiudicatezza del colonnello del Noe Sergio De Caprio", dando tutto, ovviamente, per accertato e comprovato. Il critico del Corriere, purtroppo per lui, arriva ampiamente fuori tempo massimo: sembra uno di quei giapponesi che continuavano a combattere senza accorgersi che la guerra - in questo caso, una misera guerricciola - era già finit a. Con stima.

LUIGI DI MAIO BACIA LA TECA DI SAN GENNARO LUIGI DI MAIO BACIA LA TECA DI SAN GENNARO

Federico Barbarossa

 

Lettera 14

Caro Dago, finalmente, dopo tanto aspettare, la maschera rivoluzionaria del M5S è caduta. La DC è tornata. Eravamo ansiosi di capire quando, questa rivoluzione presunta ed iniziale, si fermasse per dare il via libera a quello che, probabilmente, era nei disegni iniziali.

 

Il M5S ha nel suo dna un carattere popolare; ha inizialmente scremato le sue figure di spicco e poi, saggiamente, ha deciso di non forzare violentemente una nazione stremata da anni di crisi e senza un’identità politica che unisse, ed ha seguito la strada maestra del democratico e cristiano. E chi poteva essere il miglior simbolo di questa inversione, rispetto alle origini, se non Luigino Di Maio?

 

Ieri, il futuro capo partito ha messo il sigillo sulla sua indiscussa elezione a candidato premier del movimento, è andato a pagare pegno e debiti, a Napoli ed ha baciato l’ampolla di San Gennaro. Gesto popolarissimo, meschino per certi versi, ma assolutamente deflagrante.

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

Un democristiano fatto e rifinito; con capacità che gli verranno dettate dalla base selezionata e che porterebbe il movimento ad agganciare quella parte di elettori, anziani per lo più, intimoriti da tanta violenza verbale e da tantissima veemenza politica. Meglio un viso dolce da figlio, nipote o genero per bene, che possa rassicurare i nonni ed i genitori del fatto che, in fondo, questi rivoluzionari del movimento, son bravi ragazzi.

 

LUIGI DI MAIO LUIGI DI MAIO

I giovani ed i puristi della prima ora, invece, si agganceranno a quella corrente dei Fico ed altri, che desiderano invece un movimento netto e scevro da qualsiasi giochetto politico. Come vedi siamo nel marasma della democrazia cristiana anni 60/70, fatta di correnti, ma che accalappiava la percentuale massima dei voti disponibili sul mercato.

 

Che strategia, che finezza. Mentre tutti gli altri partiti (preoccupati) danno addosso agli incompetenti, alle regole, ed alle promesse, molte, non mantenute, Casaleggio e Grillo, si son cucinati ben bene, il pollo votante, e son pronti a metterlo in tavola!

 

Adesso toccherà alla Sicilia, ma siam certi che, oltre ad avere un buonissimo riscontro numerico, potrebbero realmente, questa volta, fare centro. Dipenderà anche dai fattori ambientali; gli stessi che regalarono un filotto al centro destra all’epoca e che adesso, nel dubbio, deve capire se appoggiare il campione di razza, ma vecchio, oppure giocarsi le carte con un movimento in crescita, anche se ha nel suo programma regole e certezze. Vedremo. In attesa, incrociamo le dita.

Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e balene bianche che risorgono.

Saluti

Pegaso Nero

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…