1. SE A JOVANOTTI PIACE LO STATISTA RENZI E LO XENOFOBO SALVINI, A SAVIANO PIACE "AMICI"
2. DOPO AVERCI PER ANNI FRACASSATO LE SINAPSI CON LA VISIONE DEL MONDO IN CUI CANALE 5 ERA L’EPITOME DEL MALE BERLUSCONIANO, ORA VA OSPITE FISSO DA MARIA LA SANGUINARIA
3. DANIELA RANIERI SUL “FATTO”: “DA QUANDO RENZI NE HA VARCATO LE COLONNE D’ERCOLE COL GIUBBOTTINO DI PELLE, ‘’AMICI’’ È DIVENTATO NON DICO IL SALOTTO BUONO, ANCORA IN MANO A FAZIO-GRAMELLINI, MA LA SALA HOBBY DELLA SINISTRA SCAFATA, POST-IDEOLOGICA"
4. GIAMPIERO MUGHINI A DAGOSPIA: “OTTIMO CHE SAVIANO LAVORI PER MEDIASET. NESSUNO CHE LAVORI NELLA TELEVISIONE ITALIANA HA QUALCOSA A CHE VEDERE CON UN GUERRIGLIERO. LA TV E' SOLO INTRATTENIMENTO, LA LOTTA PER IL BENE NON C'ENTRA UN CAZZO"

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1. IDEE DANZANTI COME LE SLIDE. E LA SERA SI VA TUTTI DA MARIA

Daniela Ranieri per Il Fatto

SAVIANO - DE FILIPPI SAVIANO - DE FILIPPI

   

Qualcosa si muove negli interstizi un po’ gessosi di quella che un tempo si chiamava cultura di sinistra: il renzismo twitterino sta geneticamente modificando gli intellettuali di riferimento del canone veltroniano che o si estinguono lentamente, sparendo dagli obsoleti schermi al plasma, oppure, come le patate blu o i cocomeri quadrati, assumono comportamenti contronatura.

   

SAVIANO SAVIANO

E comunque a ogni epoca il suo intellettuale. Prendi Jovanotti, il cantore del melting pot alla cortonese, l’ex pischello festaiolo che dopo un viaggio in Brasile si scoprì guru del pensiero positivo e del bene trasversale: investito dal vento del ciclone partito da Rignano sull’Arno dismette la maglia di Che Guevara e il velo di Madre Teresa e su Twitter dichiara di rispettare le “idee e gli orizzonti” (?) di Salvini, l’altro Matteo.

 

RENZI E JOVANOTTI , APICELLA E BERLUSCONI RENZI E JOVANOTTI , APICELLA E BERLUSCONI

Sarà pure educazione, ma Salvini è il polo uguale e contrario del primo Matteo, e riconoscerlo come avversario da rispettare è proprio la strategia di Renzi, il quale sguazza nella logica amico-nemico, che gli fa gioco, come se fossimo già in un bipolarismo di fatto in cui lui e il rustico, impresentabile felpato si giocano la democrazia.

 

RENZI E JOVANOTTI RENZI E JOVANOTTI

   A Jovanotti piace lo statista Renzi (“Un premier che ha 8 anni meno di me: figata”), almeno quanto lui piace ai renziani in quanto intellettuale. “Che le idee danzino è bene”, ha dunque risposto al leghista che in un tweet si diceva contrario al “Minestrone Unico Globale”, idea peraltro evincibile dalla proposta di lasciare gli immigrati in mare aperto a boccheggiare sui gommoni per poi rimandarli indietro.

 

Idee che danzano. Par di vederle. Quasi una slide pronta per Renzi, il quale deve tenere in gran conto anche l’altra massima jovanottiana, pronunciata in occasione di un’intervista a una radio americana e che costituisce il fulcro del suo pensiero: “Qualcuno mi chiede cosa voglia comunicare e io rispondo sempre che voglio comunicare la comunicazione”. Ecco. La chiamata in abisso nel vuoto dei contenuti ci porta già nel cuore dello storytelling renzista, che racconta il racconto, e elogia l’assemblea a patto che poi si faccia come dice lui.

Matteo Renzi da Maria De Filippi ad Amici Matteo Renzi da Maria De Filippi ad Amici

   

Dentro la sinistra iper-corretta e oracolare il caso Saviano è più complesso. Dopo anni passati a indicarci con disgusto la tanto vituperata pancia degli italiani, che alimentava le brutture che poi la Tv vomitava in un ricircolo di bolo infinito, Saviano ha annunciato la sua presenza a Amici di Maria De Filippi, in qualità di giudice o chissà cosa.

 

Ih! Ma come. Saviano, che per anni ci ha fracassato le sinapsi con la sua colpevolizzante visione del mondo in cui Canale 5 era l’epitome del Male berlusconiano come la piazzetta dello spaccio dei Quartieri spagnoli lo era della camorra. Saviano che solo un anno fa criticava le fiction italiane di cui “nulla resterà” perché troppo piene di buonismo popolare, di massa, e dunque facili strumenti della propaganda filogovernativa.

RENZI FAZIO RENZI FAZIO

 

Saviano che ha segnato la strada di un buonismo invece ribelle e d’élite nei programmi di Rai 3 a cui partecipava con sermoni tecnicamente impeccabili che succhiavano lo share degli intelligenti alla monnezza generalista.

 

La sinistra Tv tricipite (Fazio-Saviano-Benigni) di Vieni via con me macinava ascolti che il giorno dopo offrivano materia per trionfali paraboloni – il defunto Europa titolava Saviano, l’Italia oltre il reality, e non era solo un commento d’Auditel ma una filosofia morale dimostrata per mezzo della Tv, un’etica serissima e leggera che aveva trovato finalmente sostanza di critica e di pubblico. Ci consolavamo con la falsa verità che è stata la Tv a rovinare gli italiani, e non il contrario.

fazio con matteo renzi fazio con matteo renzi

 

   Saviano non ha mai endorsato Renzi (semmai il contrario: alla lettera dello scrittore su Repubblica in tema di mafia Matteo rispose chiamandolo Roberto e assecondandolo su tutto), lo ha anzi accusato di “strizzare l’occhio alla più stantia rappresentazione della cialtroneria nazionale” per la pagliacciata del gelato a palazzo Chigi. Ma è a Matteo che si deve la rottura del codice che relegava Amici nell’inferno inguardabile del Videocracy, e su quella scia Saviano si pone.

SELFIE DI FABIO FAZIO E MASSIMO GRAMELLINI SELFIE DI FABIO FAZIO E MASSIMO GRAMELLINI

 

Da quando il futuro capo del Pd e di tutto ne ha varcato le colonne d’Ercole col giubbotti-no di pelle, Amici è diventato non dico il salotto buono, ancora in mano alla coppia Fazio-Gramellini, ma la sala hobby della sinistra scafata, post-ideologica, colta al punto da permettersi una défaillance sabatina che un tempo sarebbe valsa una scomunica dagli alti piani del ceto medio riflessivo.

 

Daniela Ranieri Aldo Busi e Cinzia Monteverdi Daniela Ranieri Aldo Busi e Cinzia Monteverdi

L’importante è comunicare la comunicazione. Se Saviano lo faccia per soldi o per far danzare le idee, sono fatti suoi. Forse la sinistra colta si sta accorgendo che resistere non serve a niente e che se l’Italia fa schifo non è sempre colpa degli altri, oppure che i salotti buoni sono da rottamare insieme al Senato e alla democrazia. Il merito è tutto di Renzi: quando la politica non esiste più, anche gli intellettuali “mai sfiorati dal dubbio” di Gaber cominciano a rivedere i loro dogmi. E che, quello prende il 41% e sono stronzo solo io.

 

2. MUGHINI: “SAVIANO FA BENE: LA TV E' SOLO INTRATTENIMENTO, LA LOTTA PER IL BENE NON C'ENTRA UN CAZZO"

Giampiero Mughini a Dagospia

 

SAVIANO - DE FILIPPI SAVIANO - DE FILIPPI

Caro Dago, vedo che quella genia stucchevole di commentatori assuefatti ad Ammonire e Redarguire e Scattare in Piedi a indicare le mappe di quel che il genere umano deve fare o non deve fare, punta adesso il dito contro il Roberto Saviano colpevole nientemeno che di andare a guadagnarsi qualche soldo partecipando con le sue parole alla trasmissione Mediaset dal titolo “Amici” condotta da Maria De Filippi.

 

MUGHINI MUGHINI

Scandalo scandalo scandalo. Animi turbati, moralisti esterrefatti, giornalisti del “Fatto” che si incupiscono, lettori indignati specie fra la “gente de sinistra”. Ma come, sembrano recitare queste anime perennemente dedite al Sublime, un guerrigliero quale Saviano che ha rischiato la vita con l’esporre il suo pensiero prima in un libro autoedito a spese proprie in provincia (la Mondadori di proprietà della famiglia Berlusconi, dove il dattiloscritto di Saviano lo rivoltarono come un calzino a migliorarlo) e poi in trasmissioni politically ipercorrettissime come quelle condotte da Fabio Fazio, roba che più moralmente integerrima di così si muore;

gomorra roberto saviano gomorra roberto saviano

 

ma come, uno che ha sfiorato da vicino figure leggendarie del militantismo televisivo duro e puro da terzo millennio come Luciana Littizzetto, uno che gli si leggeva in volto il dolore dello stare al mondo mentre argomentava in prima serata Rai, quante brutte cose ci siano su questa terra, un dolore nemmeno tanto attenuato dal fatto che il suo cachet fosse ottimo, e che adesso si lorda con l’andare in una prima serata Mediaset dove la posta in gioco non è attenuare il dolore del mondo e bensì conquistare comparti grossi così del pubblico popolare?

 

Scandalo scandalo scandalo. Indignazione indignazione indignazione.

Saviano e Silvio Berlusconi Benny da Libero Meno Male che silvio Ce Saviano e Silvio Berlusconi Benny da Libero Meno Male che silvio Ce

Siccome vedo pochissimo la televisione, mai nella mia vita ho visto una puntata di “Amici”, di cui non dubito che nel suo genere sia una trasmissione ottima e magnificamente condotta. Se è per questo, in vent’anni ho visto in tutto e per tutto tre o quattro puntate delle trasmissioni di Michele Santoro, e così via.

IL TWEET DI ROBERTO SAVIANO CONTRO MARINA BERLUSCONI IL TWEET DI ROBERTO SAVIANO CONTRO MARINA BERLUSCONI

 

E poi c’è che sono il primo a dire che il talento va pagato - in questo caso il talento di Saviano, un talento che va di pari passo con la banalità ma che c’è -, contrariamente alle puttanate scritte da quelli che fanno gli “egualitaristi” con i cachet altrui.

 

Lo scambio Marina Berlusconi Saviano su Repubblica e la pubblicita a Gomorra Lo scambio Marina Berlusconi Saviano su Repubblica e la pubblicita a Gomorra

Ottimo che Saviano lavori per Mediaset compensato da ottimi cachet come lo erano prima quelli di Rai3, e non c’entra nulla il fatto che nell’uno e nell’altro caso il pubblico fosse leggermente diverso, il pubblico popolare di una prima serata di Mediaset o il pubblico di Rai3 attrezzatissimo in fatto di lotta per il Bene, di antifascismo e di antiberlusconismo.

 

Tutte puttanate. La televisione è solo intrattenimento, e la lotta per il Bene non c’entra un cazzo. Nessuno che lavori nella televisione italiana ha qualcosa a che vedere con un guerrigliero. E’ solo un lavoro, pagato decentemente. Un lavoro con fattura Iva pagato a 2 o 3 mesi. Niente più o meno che questo. Si chiama “intrattenimento” e la gran parte degli spettatori ti ascolta mentre sta parlando al telefono con l’amante o mentre siede a una tavola irrorata dall’aroma dello spaghetto all’amatriciana.

 

agnese renzi tra il pubblico di amici agnese renzi tra il pubblico di amici

Tu li incontrassi all’indomani e gli chiedessi se avevi detto che sì o no credi in Dio, non saprebbero rispondere. Gente che rischia la vita? I giornalisti laici algerini e per vent’anni, i blogger cinesi, gli intellettuali indipendenti iraniani, i cristiani del Kenya, ragazzi siriani che non stanno con l’una o con l’altra delle gang delinquenziali di quel Paese. Quelli sì che l’hanno rischiata e talvolta persa.

 

Che c’entra “Amici” o “Che tempo che fa” con tutto questo? E’ lavoro, fatture, euro a fine mese. Ma possibile che alcuni di voi, cari spettatori e cari lettori, siano talmente cialtroni da non sapere distinguere tra l’intrattenimento televisivo e l’inferno su questa terra?

 

 

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