“IL SOLE” PERDE I PEZZI – IL GIORNALISTA PAOLO MADRON SI DIMETTE IN POLEMICA CON RIOTTA: “QUI NON È PIÙ POSSIBILE DARE NOTIZIE” - TRADOTTO: A RIOTTA NON INTERESSANO LE NOTIZIE CHE POSSONO CREARE PROBLEMI CON I SUOI AZIONISTI (CONFINDUSTRIA) E CON TREMONTI O LE BANCHE - ADESSO MADRON SCRIVERÀ QUELLO CHE VUOLE, MA SUL WEB…

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Stefano Feltri per "il Fatto Quotidiano"

"Il Sole 24 Ore" perde i pezzi, oltre alle copie. Una delle firme più importanti, quella di Paolo Madron, non comparirà più sul quotidiano della Confindustria. Caporedattore con mansioni da inviato (cioè addetto alla scrittura e non alla "macchina" del giornale), Madron se ne va indirizzando via mail un saluto collettivo ai colleghi: "Ho cercato finché possibile di essere coerente con l'idea di giornalismo che ho sempre perseguito: dare notizie, cercare di contestualizzarle senza preconcetti mettendole, possibilmente, in bella scrittura".

Gianni RiottaGianni Riotta

E continua: "Ma quando questa idea del mestiere non ha più cittadinanza e viene preclusa cerco altri luoghi dove poterla esprimere". Tradotto: finché si potevano scrivere le notizie sono rimasto, ma non sono disposto a prendere uno stipendio per non lavorare.

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NOTIZIE ADDIO
Anche perché, soprattutto per un giornalista economico, le fonti sono tutto: e nessuna fonte importante ha molto interesse a discutere e confrontarsi con un giornalista che non scrive. E al "Sole" di Riotta, da quello che lascia intendere Madron nella sua nota ufficiale, le notizie interessano poco.

D'altra parte è anche una questione di spazio fisico: Riotta ha scelto come cifra stilistica della sua direzione i commenti tradotti dal "Financial Times" (nomi degnissimi come Martin Wolf, Niall Ferguson o Martin Feldstein che però si occupano di questioni macroeconomiche tanto importanti quanto innocue). Poi ci sono le grandi inchieste in più puntate, tutte rigorosamente di una paginata (come quelle sulle start-up che sfuggono alla crisi).

Paolo MadronPaolo Madron

E infine la riflessione su Internet e i nuovi media, uno dei temi che stanno più a cuore al direttore (e non è un mistero la sua consistente attività su Twitter). Per tutto il resto, quindi, rimane poco spazio. Eppure i cronisti come Madron, con fonti e competenze, avrebbero l'imbarazzo della scelta: dalle fibrillazioni dentro Unicredit con le tensioni tra l'amministratore delegato Alessandro Profumo e le fondazioni azioniste allo scandalo delle truffe telefoniche sull'Iva che tanti problemi sta creando a Telecom e, soprattutto, a Fastweb.

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Poi c'è il riassetto dei poteri forti, con l'ingresso diretto dei grandi soci di Rcs nel cda della Quotidiani che edita "il Corriere della Sera", la partita per il futuro di Mediobanca e le mosse di Giulio Tremonti per assicurarsi sponde nel settore del credito. Ma il Sole di Riotta su questi temi preferisce uno stile più anglosassone (e minimalista). La notizia finanziaria più importante di queste settimane, per esempio, è andata sotto un titolo anodino come "Geronzi alla presidenza Generali".

Quando Madron, già vicedirettore di "Panorama", arriva al "Sole 24 Ore" nel gennaio 2008 chiamato dall'allora direttore Ferruccio de Bortoli, si occupa di temi delicati come il futuro di Rcs, la crisi Alitalia e la privatizzazione successiva, dei guadi delle grandi famiglie del capitalismo italiano. E soprattutto si dedica alle interviste, che sono un po' la sua specialità, da Gianluigi Gabetti a Giuseppe Ciarrapico.

Poi arriva Riotta, a marzo 2009, e Madron viene dirottato (anche fisicamente) sulle vicende americane: riforma della sanità degli Stati Uniti, l'incidente dell'elicottero sullo Hudson, e poi la Cina, l'Expo di Shangai. Ma niente che possa creare problemi a Riotta con i suoi azionisti (Confindustria) e con gli altri soggetti molto interessati a quello che scrive "il Sole", dalle banche al ministro Tremonti. Adesso Madron scriverà quello che vuole, ma sul sito web a cui sta lavorando, non sul "Sole".

Logo Logo "Telecom"

I GUAI DEL DIRETTORE
Riotta è andato in ferie giovedì sera, lasciando un po' interdetta la redazione che è rimasta priva del direttore nei giorni delle elezioni. E per ora non avrebbe ancora reagito alle dimissioni di Madron. Ma quando tornerà dovrà affrontare anche questo problema, oltre agli altri che gli stanno piovendo addosso in queste settimane.

Dall'8 marzo "il Sole" è ufficialemente in stato di crisi: sulla base dell'accordo tra azienda e sindacato dei giornalisti interno (il comitato di redazione) ci saranno incentivi al prepensionamento per i giornalisti più anziani e un piano di riorganizzazione che durerà 24 mesi, periodo nel quale non sarà possibile per l'azienda fare nuove assunzioni.

Donatella TreuDonatella Treu

E' il primo atto importante firmato dal nuovo amministratore delegato, Donatella Treu, che ha il compito di frenare un'emorragia delle copie che dura da mesi: nel 2009 "il Sole 24 Ore" ha diffuso 43 mila copie in meno (- 13 per cento) e il gruppo editoriale ha chiuso l'anno con un perdita di 52,6 milioni di euro.

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Per l'assemblea di Confindustria di fine maggio era prevista la presentazione del fomrato tabloid (modello Wall Street Journal) ma sembra che i tempi si stiano allungando. Nel frattempo dentro Confindustria è iniziata la partita per la successione alla presidente Emma Marcegaglia, la cui riconferma non è scontata (e l'uscita di Andrea Moltrasio dal direttivo è stata letta come una candidatura non ufficiale). E adesso ci si mette anche il governo, tagliando gli sconti alle tariffe postali per i giornali spediti in abbondamento. Una mazzata per il Sole che arriva tutte le mattine via posta negli studi di moltissimi professionisti italiani.

 

 

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