1 - LA FOX DIFESA DALLE ALTRE TV...
Federico Rampini per "La Repubblica"
Che la Fox News stia facendo un´informazione faziosa e scorretta pur di denigrare Barack Obama, è innegabile. Il suo anchorman più popolare, Glenn Beck, ha affermato ad esempio che il presidente «è animato da un odio implacabile contro i bianchi». Un´accusa assurda, che Beck non ha sentito il bisogno di motivare con prove, atti o discorsi in cui Obama rivelerebbe il suo presunto razzismo.
La lista prosegue con le bugie spudorate messe in circolazione sulla Fox per screditare la riforma sanitaria: la più celebre riguarda "i giurì della morte", feroci commissioni governative che dopo la riforma deciderebbero di interrompere le cure a tutte le nonnine d´America per sfoltire la popolazione anziana. È in seguito a queste campagne che la Casa Bianca ha cominciato ad accusare esplicitamente la Fox. Ma questo è stato interpretato dagli altri mass media - anche i più progressisti e vicini all´Amministrazione democratica - come un segno di debolezza.
Glenn Beck di Fox newsUn presidente, è la regola americana, non polemizza con la stampa. Quando poi un incauto funzionario del Tesoro ha tentato di escludere la Fox da un´intervista collettiva, la solidarietà degli altri network è stata compatta. Tutte le reti tv, anche quelle considerate più di sinistra, hanno minacciato di disertare l´evento, costringendo il Tesoro a fare dietrofront.
2 - NON CI RESTA CHE PIERFERDI CASINI...
Lettera del lettore Michele Rossi a "La Stampa"
Con l'elezione di Bersani assistiamo a un chiaro ritorno all'antico. E il largo e indiscutibile consenso popolare non muta la natura dell'evento. Il rischio insomma è che si ritorni al «centro - trattino - sinistra» che abbiamo conosciuto, con i Ds nella «nuova» veste del Pd e l'Udc a far la parte che fu della Margherita, e con accanto «Frankenstein-sinistra radicale», riesumata per l'occasione.
PIERFERDINANDO CASININell'attuale fase di riassestamento non ci resta che Casini, che magari rifiuti di fare la «signorina Margherita», cambi il simbolo per aggregare l'area laica, socialista e liberale e presenti un programma originale che dia un senso a un centro autonomo da Pdl e Pd, come in parte ha già fatto (penso al no al federalismo fiscale della Lega, supinamente accettato dal Pd), ma come ancora deve, e parecchio, fare, specie in campo economico, senza quell'ossessione di creare un asse privilegiato con Confindustria, e ciò al fine di recuperare quell'enorme area di lavoro salariato deluso dalla sinistra, e di lavoro autonomo che non si sente più rappresentato da Berlusconi, ma neppure da Montezemolo e tanto meno da Marcegaglia.
3 - VOGLIAMO SOLTANTO AVVISARE FRANCESCO DI AVER LETTO CHE GIUSTO L'ALTRO GIORNO I CARABINIERI HANNO BUTTATO NEL CESSO QUELLA ROBA BIANCA...
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"
Vorremmo avvisare Francesco Rutelli, prima che faccia sciocchezze. Capiamo perfettamente il suo disagio. Comprendiamo come e meglio di altri la sua distanza dalla politica dominata dal rancore, dalla proclamazione della diversità morale e dall'ansia di rivincita costi quel che costi. Cogliamo benissimo la sua esigenza di iniziare un tragitto differente, unendo persone diverse, con culture diverse e la capacità di mettersi al servizio del cittadino operosamente. Altroché se la cogliamo.
Vogliamo soltanto avvisare Francesco di aver letto, ultimamente, nelle cronache, che giusto l'altro giorno i carabinieri hanno buttato nel cesso quella roba bianca.