LO STUPRO VIENE DA LONTANO - NELLA MITOLOGIA E NELLA RELIGIONE DIO, DEI E SEMIDEI INGRAVIDANO SEMPRE DONNE SENZA CHE LORO DICANO SÌ – DALL’ISIS AI CAMPUS AMERICANI, E’ ELEVATO A ISTITUZIONE (DIO LO ORDINA)

Basti pensare ai recenti documenti pubblicati dallo Stato Islamico sulla schiavitù sessuale, considerata regola coranica da seguire. La coercizione sessuale dilaga nei campus americani, ad opera di uomini che appartengono ai ceti alti, alle confraternite, al mondo dello sport e dello spettacolo. Insomma i nostri dei odierni. E la storia si ripete...

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Dei e semidei che ingravidano donne umane è un tema comune nella storia della religione.  Zeus appare a Danae in forma di pioggia d’oro e lei rimane incinta di Perseo. Giove si trasforma in toro bianco e rapisce Europa, che gli dà tre figli. Pan copula con una pastorella e nasce Hermes. Marte ingravida la vergine Rea Silvia, da cui nascono i fondatori di Roma Romolo e Remo. Elena di Troia è frutto dell’incontro fra Zeus-cigno e Leda.

 

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La vergine Maria resta incinta dello spirito di Dio. Il dio Shiva fa sesso con la donna di nome Madhura, e Maya, la madre di Buddha, si ritrova con il pancione dopo aver sognato la luce divina. In tutti questi casi si esalta la penetrazione procreativa non sessuale e non consensuale. Ciò che accomuna cristiani e pagani è la figura della donna che riceve passivamente e non partecipa alla narrativa. Se lui è dio, lei deve volerlo per forza, no?

 

Queste supposizioni hanno forse radice nell’evoluzione biologica: maschi e femmine di ogni specie hanno l’istinto di tramandare i geni alla successiva generazione. Nella specie umana le donne cercano la qualità, i donatori di sperma migliori, gli uomini più potenti che garantiscano la sopravvivenza dei figli.

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A loro volta gli uomini massimizzano qualità e quantità, cercando femmine fertili e battendosi contro altri maschi. Ma poi gli impulsi umani sono stati istituzionalizzati dalla cultura e dalla religione. La mitologia e la religione sono piene di uomini che legittimano i desideri sessuali maschili. Non solo vogliono controllare la fertilità femminile, ma devono. E’ Dio che lo ordina.

 

E sono previste punizioni per le donne che si sottraggono al comandamento. Come i bambini, il bestiame e gli schiavi, le donne erano proprietà degli uomini, valutate in base alla garanzia di lignaggio. Gli uomini in capo avevano concubine e harem, le vergini diventavano bottino di guerra.

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La costante è l’irrilevante consenso femminile. In una società che tratta la sessualità femminile come un possedimento maschile, l’unica violazione è verso il proprietario della donna, che sia fidanzato, marito, sposo, fratello. Da nessuna parte nella Bibbia c’è scritto che il consenso femminile è desiderabile o necessario prima di fare sesso. E‘ una tragica omissione.

 

Ci troviamo nella stessa situazione, ma duemila anni dopo. La nostra lotta è più dura proprio a causa di testi antichi che sono diventati idoli moderni. Basti pensare ai recenti documenti pubblicati dallo Stato Islamico sulla schiavitù sessuale, considerata regola coranica da seguire.

 

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I cristiani insegnano che la gloria femminile sta nella procreazione e che le donne che non soddisfano i desideri dei propri mariti si rifiutano di servire Dio. La coercizione sessuale dilaga nei campus americani, ad opera di uomini che sembrano moralmente integri. O perlomeno, uomini che appartengono ai ceti alti, alle confraternite, al mondo dello sport e dello spettacolo. Insomma i nostri dei odierni. E la storia si ripete. 

 

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