VADE RETRO, BAGARINO - DOPO LA LEGGE DI OBAMA ORA TOCCA ALLA GRAN BRETAGNA: PER AGGIRARE GLI ACCAPARRATORI ON-LINE GLI ORGANIZZATORI INGLESI DEL MUSICAL ''HAMILTON'' HANNO CREATO UN SISTEMA SENZA L’EMISSIONE DI RICEVUTE DI CARTA - E IN ITALIA? PER IL CONCERTO DEGLI U2 SUI SITI DI "SECONDARY TICKETING "SI ARRIVA A PAGARE ANCHE 1000 EURO

Condividi questo articolo


HAMILTON 2 HAMILTON 2

Massimo Gaggi per il Corriere della Sera

 

Dopo il varo della legge americana antibagarini che Obama ha controfirmato alla vigilia di Natale, ora tocca alla Gran Bretagna: reduce dai trionfi Usa, il musical «Hamilton» arriverà a novembre a Londra, ma i primi biglietti verranno messi in vendita già il 30 gennaio.

 

Con una precauzione, per evitare fenomeni di accaparramento da parte dei rivenditori: gli organizzatori di «Live Nation» hanno creato un sistema «ticketless», cioè senza l' emissione di ricevute di carta. Per accedere al teatro, lo spettatore dovrà far passare su un lettore magnetico la stessa carta di credito usata per l' acquisto via Internet.

 

BAGARINO BAGARINO

Lin-Manuel Miranda, compositore e interprete di «Hamilton», forse passerà alla storia non solo come il protagonista del musical di maggior successo di tutti i tempi a Broadway, ma anche come l' ariete di una battaglia, prima di lui condotta senza mordente, contro un fenomeno di bagarinaggio elettronico che, almeno nel mondo anglosassone, ha reso impossibile assistere a spettacoli teatrali, concerti ed eventi sportivi di grande richiamo, se non si è disposti a pagare cifre folli: anche dieci volte il prezzo base.

 

HAMILTON HAMILTON

Negli Usa assistere agli spettacoli costa sempre molto, ma, per gli eventi destinati a far registrare il «tutto esaurito», chi cerca di acquistare i biglietti online quando vengono messi in vendita, deve vedersela coi robot dei cosiddetti «scalpers»: società di rivendita secondaria come StubHub e Viagogo che, usando software potentissimi, fanno incetta, in pochi minuti, di tutti i posti disponibili per un evento, scavalcando i meccanismi di protezione che dovrebbero limitare ogni transazione a non più di 4 biglietti. Dopo pochi minuti saranno di nuovo in vendita sul mercato secondario, a prezzi moltiplicati.

 

Va avanti così da almeno dieci anni tra proteste e connivenze di chi - artisti e organizzatori - in teoria avrebbe interesse a debellare questo traffico. Oltretutto a volte i biglietti accaparrati non vengono nemmeno rivenduti tutti perché troppo costosi. Così, un cantante può esibirsi in un concerto «tutto esaurito» con qualche vuoto in platea. Succede al «Madison Square Garden» di New York coi concerti di Billy Joel, è successo con le tournée di Adele e Bruce Springsteen, oltre che a Broadway o per il basket NFL.

 

BAGARINO jpeg BAGARINO jpeg

Fenomeno macroscopico ma non facile da affrontare, perché accaparramento e rivendita dei biglietti negli Usa erano pratiche tollerate e, soprattutto, perché a volte gli organizzatori e perfino gli artisti sono conniventi: «Live Nation» che controlla il sistema di vendita «Ticketmaster» ha anche le sue società di rivendita secondaria dei biglietti, «GetMeIn» e «Seatwave», attraverso le quali, sostiene, passa solo un numero limitato di ingressi. A volte gli stessi artisti usano questi canali per rivendere qualche centinaio di biglietti o per procurarsi quelli per i loro ospiti.

 

HAMILTON 1 HAMILTON 1

Il fenomeno è diventato clamoroso e insostenibile con l' enorme successo di «Hamilton»: una straordinaria opera «rap» che racconta un momento chiave della storia americana attraverso le gesta di Alexander Hamilton, il suo primo ministro del Tesoro, vista e apprezzata anche da tutti i leader politici Usa compresi Barack e Michelle Obama. Così i pochi posti del Richard Rodgers Theatre di Broadway sono diventati ambitissimi.

 

Miranda ha cavalcato il successo facendone un caso politico: prima la sua compagnia ha istituito una lotteria per distribuire, ogni giorno, una cinquantina di posti al prezzo «politico» di 10 dollari. Poi ha denunciato la distorsione in un editoriale scritto per il New York Times nel quale, nell' estate scorsa, ha ripreso anche il lavoro investigativo dell'«attorney general» di New York, Eric Schneiderman, che ha documentato l' uso di diffuso di questi software che, pure, nello Stato sono illegali.

 

Ma le sanzioni, solo civili, non bastano ad arginare un traffico che è molto redditizio.

reut reut

Dopo questa campagna lo Stato di New York ha rafforzato le sanzioni, introducendo anche quelle penali, arresto compreso, mentre il Congresso, dopo aver ascoltato in audizioni anche i produttori di «Hamilton», ha varato un' apposita legge federale. Basterà ad arrestare il bagarinaggio? Forse, ma non è detto: l' affare è grosso e la tecnologia offre sempre nuovi, sofisticati meccanismi per aggirare i divieti. Ora ci provano anche gli inglesi.

 

2. IL CONCERTO DEGLI U2 IN ITALIA? COSTA ANCHE MILLE EURO

 

Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera

 

Da un lato si difende il libero mercato e la possibilità di rivendere biglietti a prezzi maggiorati. Dall' altro si parla di speculazione sulle emozioni dei fan. Alla loro nascita i siti di secondary ticketing sembravano il tramite fra chi voleva recuperare la spesa di un biglietto che non riusciva a utilizzare (o dei piccoli bagarini) e chi voleva assistere a un concerto esaurito.

 

U2 U2

Grazie a dei software che aggirano i limiti ai quantitativi di acquisto il bagarinaggio virtuale ha preso scala industriale. Lo scandalo è scoppiato dopo che le Iene hanno svelato l' esistenza di accordi fra i secondary e Live Nation, il più grande promoter mondiale (anche proprietario di alcuni di quei siti) e il coinvolgimento di artisti internazionali.

 

La Procura di Milano ha aperto un' indagine per truffa, altri promoter (F&P che da tempo allertava i fan, e Barley che aveva già fatto esposti penali) hanno preso le distanze, idem artisti come Tiziano Ferro, Liga, Mengoni e Vasco, contraria la Siae, Robbie Williams invece mette direttamente dei biglietti su quei siti, il governo prova a mettere un ostacolo con la legge di bilancio, c' è chi propone il biglietto nominale.

 

Occhi puntati sul tour mondiale degli U2. La prevendita parte domani, anticipata da quella per il fan club, Live Nation si affida ai revisori di PwC per vigilare sulla trasparenza. Ma sui siti di secondary ci sono già centinaia di tagliandi. Prezzi? Moltiplicati per sette, fino a mille euro.

 

COLDPLAY COLDPLAY

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...